- Ruug! - disse il cane. Si fermò presso il cancello e si guardò intorno. Il Ruug s'infilò correndo nel cortile. Era mattina presto, e il sole non era ancora sorto completamente. L'aria era fredda e grigia, e le mura della casa erano bagnate dall'umidità della notte. Il cane socchiuse le mascelle mentre guardava, guardando il legno del recinto con le grosse zampe nere.
Un racconto inedito
da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick
Nessun commento:
Posta un commento