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mercoledì 8 aprile 2020

LA PAGANA di Dino Coltro

La partoriente la ga sempre la busa verta, ha sempre la fossa aperta, afferma l'opinione contadina popolare, anche se è vero che il parto l'è un male desmentegon, che si dimentica presto.
Una delle abitudini dei vecchi tempi, era quella di chiudere bene la camera dove sarebbe avvenuto il parto, con la paglia, tanto che chiamavano la partoriente paiarola. Questo per evitare il freddo e i colpi d'aria, considerato che le case erano spesso dei tuguri, ma vi era anche un motivo recondito che non si diceva, ma che tutti pensavano e temevano: impediva alla Pagana di entrare.
Bernoni lo definisce uno Spirito che non si vede e che viene a soffocare mare e bambino.

da GNOMI ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro


domenica 29 marzo 2020

IL CAVALLINO di DIno Buzzati

Erano giovani facinorosi, prepotenti, forti, sicuri di sé. Mi trovavo come all'estero. Si parlava di cavalli.
-E tu?- disse uno con un sorriso perfino benevolo, tanto mi considerava con disdegno.
-E tu?- disse un altro pressapoco della stessa risma. - Tu cosa fai? Ce l'hai anche tu un cavallino?-
L'uscita parve molto forte e spiritosa. Tutti risero di gusto e mi guardarono benevoli, quasi per farsi perdonare.
Io dissi: -Si!-
-Si che cosa?-
-Anch'io ho un cavallo.-
-Un cavallo sul serio? E chi lo monta?-
-Io lo monto, qualche volta.-
Una Recensione

da SIAMO SPIACENTI DI di Dino Buzzati


mercoledì 18 marzo 2020

IL MONDO IN QUARANTENA di Murray Leinster

Non avrebbe saputo dire esattamente di cosa si trattava, ma fin dall'inizio Calhoum non si era sentito tranquillo sulla situazione sanitaria di Lanke. Non c'era niente che non andasse, di preciso. Calhoun aveva semplicemente la sensazione che fosse un po' troppo bello per essere vero. Lui e Murgatroyd il tormal erano arrivati a bordo della piccola Astronave Medica Aesclipus Venti. Erano stati accolti con effusioni di cordialità. I funzionari del Dipartimento di Sanità avevano mostrato tutto a Calhoum con una prontezza e una disponibilità tali da dar quasi l'impressione che le autorità planetarie non vedessero l'ora che lui finisse il suo lavoro e se ne andasse. Bibliografia

da SOS DA TRE MONDI di Murray Leinster





sabato 15 febbraio 2020

A PRESCINDERE DA TOTO' E' MEGLIO CHAPLIN di Umberto Eco

Sul Corriere della Sera di lunedì scorso Tullio Kezich risponde a Renzo Arbore il quale avrebbe affermato che Totò è più grande di Cherlie Chaplin. Kezich osserva che Chaplin è un artista a tutto tondo perché ha concepito e diretto, oltre che interpretato i suoi film, mentre Totò è stato variamente sfruttato, direi, come "materiale" comico e in modo spesso occasionale. Premetto che sono un fanatico di Totò e non mi stanco mai di rivedere i suoi film, anche se li conosco a memoria, mentre rivedo Chaplin con moderazione, oserei dire con rispettoso distacco. Eppure ritengo che Chaplin sia un grande artista, come Balzac o Vivaldi, mentre Totò resta un insuperabile fenomeno di comicità istintiva, un fatto di natura, come un uragano o un tramonto. Continua

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco.


domenica 9 febbraio 2020

DI NOTTE IN NOTTE di Dino Buzzati

Me n'andavo in ferrovia dalla grande città sul far della sera. Partivo per un lido lontano dove mi attendeva la guerra, partivo e tornavo insieme. Ma sui sipari violetti delle case - che si erano fatte immense e misteriose a causa della notte - splendevano centinaia di lumi, finestre e verande accese. Perché ancora non era cominciata la vera notte regolamentare di guerra, la quale adesso d'agosto ha inizio notoriamente alle ore ventuno. Così io guardavo con tristezza quei lumi, considerando ciò che essi dicevano al mio cuore. Trame

da I SETTE MESSAGGERI di Dino Buzzati


sabato 25 gennaio 2020

IL DIAVOLO NELLA TORRE di Edgar Allan Poe

Che ore sono?
Vecchio detto.

Tutti sanno che il più bel posto del mondo è - o, per essere esatti, era - la borgata olandese di Vondervotteimittis. Ma siccome si trova alquanto fuori da tutte le strade maestre, in una posizione un pochino eccezionale, devono essere ben pochi quelli dei miei lettori che hanno avuto occasione di visitarla. A beneficio, perciò di coloro che non hanno avuto codesta occasione, ne darò qui qualche informazione particolare. Trama

da RACCONTI GROTTESCHI di Edgar Allan Poe


sabato 18 gennaio 2020

IL RAGNO di Hanns Heinz Ewers

Quando Richard Braquemont, studente in medicina, decise di affittare la stanza al numero sei di Rue Alfred Stevens, tre persone si erano già impiccate alla finestra di quella stanza nei tre venerdì precedenti.
Il primo era stato un piazzista svizzero. Il corpo era stato scoperto solamente sabato sera, ma la perizia medica aveva stabilito che la morte era avvenuta tra le cinque e le sei di venerdì pomeriggio. Il cadavere era appeso a un robusto gancio infisso nella finestra e che di solito serviva come attaccapanni. Note Biografiche

di Hanns Heinz Ewers da HORRORIANA di Autori Vari.


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