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Visualizzazione post con etichetta Mostri del cielo e della Terra. Mostra tutti i post
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martedì 17 gennaio 2017

UNO SCONOSCIUTO ALLA PORTA di Wayne Wightman

E così, eccomi di nuovo alla prese con i freak. Il mondo non smette mai di stupirmi quando arriva a mettermi davanti alla porta di casa qualche scarto umano; costui, in particolare, con una faccia simile a un bersaglio per freccette parecchio usato, indossava un cappotto enorme e sudicio e guanti bianchi da giardiniere. Era estate, al primo imbrunire, poche tracce di un tramonto arancione ancora sulle cime degli alberi, e un tordo che cantava dal folto di una siepe di ligustro. Vivo in una zona graziosa, un cambiamento di cui avevo bisogno dal mio precedente affitto in un bilocale dalle finestre sbarrate con ubriachi decorativi sdraiati sui prati. Continua

di Wayne Wightman da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aa vv



giovedì 1 dicembre 2016

PERDERE LA FACCIA di Lafcadio Hearn

Sulla via Akasaka, a Tokyo, c'è un pendio chiamato Kii-no-kunizaka che vuol dire pendio della Provincia di Kii. Non so perché abbia questo nome. Da un lato il pendio dà su un vecchio fossato, assai largo e profondo, le cui sponde fanno da spalla ai giardini di un edificio. L'altro lato della strada accompagna le mura lunghissime e superbe di un palazzo imperiale. Al tempo in cui non esistevano i lampioni a gas, la sera diventava un luogo diverso. Continua

di Lafcadio Hearn da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aa vv






sabato 22 ottobre 2016

IL DOTTOR ZOMBIE E I SUOI PICCOLI AMICI PELOSI di Robert Sheckley

Penso di essere quasi al sicuro, qui. Al momento, abito in un appartamento a nord-est dello Zocalo, in una delle zone più vecchie di Città del Messico.
Come straniero la mia prima e inevitabile impressione è questa: che questo paese assomiglia tanto alla Spagna ma, in realtà, è tanto diverso. A Madrid, le strade sono un dedalo che ti porta continuamente verso l'interno, verso i centri nascosti, con tediosi, ben custoditi segreti. Continua

di Robert Sheckley da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aavv



lunedì 17 ottobre 2016

LA SIRENA di Ray Bradbury

Là fuori, nell'acqua fredda, lontano dalla terra, aspettavamo tutte le sere l'arrivo della nebbia, e la nebbia arrivava, e noi alimentavamo il meccanismo d'ottone accendendo il faro antinebbia nella torre di pietra. Sentendoci come due uccelli nel cielo grigio, il signor McDunn e io mandavamo la luce a scrutare il buio esterno, rossa, poi bianca, poi di nuovo rossa, alla ricerca delle navi.
E se le navi non vedevano la nostra luce, c'era sempre la nostra voce, il grande urlo profondo della nostra sirena per la nebbia che vibrava fra gli stracci di foschia, facendo fuggire spaventati i gabbiani, simili a un mazzo di carte sparpagliate, e ribollire le onde alte e schiumose.  Continua

di Ray Bradbury da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Autori Vari




domenica 21 agosto 2016

AL LARGO DI PHILLIPSPORT

La prima scossa fu registrata verso le nove e mezzo, durante l'intervallo del concerto della domenica sera, che Martha non perde mai. Stavano parlando, e io ero in piedi su una sedia, intento a caricare la pendola come faccio sempre a quell'ora. Mi sembrò ad un tratto che la sedia sotto di me cominciasse ad ondeggiare, e poi la pendola uscì dalla nicchia e mi cadde addosso facendomi ruzzolare rovinosamente a terra.

da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Peter Schuyler Miller




mercoledì 27 luglio 2016

DOPO LA CADUTA DI KING KONG

La prima metà del film era tetra, grigia e alquanto noiosa. Il signor Howller non ci faceva caso. Dopo tutto, era realismo. Quei tempi erano tetri e grigi. Inoltre, dietro la noia c'era la promessa di qualcosa di enorme, terrificante. L'incedere lento e i misurati movimenti ritualistici degli attori davano la sensazione dell'opera degli dèi. Senza fretta, ma con assoluta padronanza, gli dèi stavano guidando gli eventi verso la crisi ultima.

di Philip José Farmer da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Autori Vari




domenica 10 luglio 2016

MORDONO

Non c'era un sentiero, ma solo roccia frastagliata, interrotta qua e là da ciuffi di salvia che crescevano stenti sul terreno arido. Poi ancora protuberanze, sporgenze dentellate di pietra nuda, dalla quale talora sporgevano infidi cespugli spinosi, striminziti, che non offrivano alcun appiglio. Bisognava fare affidamento soltanto sui propri muscoli e sul proprio senso dell'equilibrio. Mostri e Leggende Nel Luganese

di Anthony Boucher MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aa vv






sabato 25 giugno 2016

L'ORSACCHIOTTO DEL PROFESSORE

- Dormi!- disse il mostro.
Parla al suo orecchio, con le piccole labbra stranamente contorte entro le pieghe della carne, perché la sua bocca era piena di sangue.
-Non voglio dormire ora. Sto sognando - disse Geremia. -Quando dormo tutti i miei sogni se ne vanno... oppure sono dei falsi sogni, e invece, adesso, sto vivendo un sogno reale.
-Che cosa stai sognando ora?- domandò il mostro.
-Sto sognando che sono cresciuto...
-Sì, più di due metri e molto grasso!- rispose il mostro, scettico. su Wikiquote

diTheodore Sturgeon da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aa vv






giovedì 2 giugno 2016

SACRIFICABILE

L'uomo uscì sotto il porticato di casa per vedere come si presentava la giornata. Era bella e fredda; la rugiada ricopriva il prato rasato. Si abbottonò il cappotto e si mise le mani in tasca. Mentre l'uomo scendeva i gradini, due bruchi che aspettavano vicino alla cassetta della posta, vedendolo, furono percorsi da un fremito.
-Ecco che se ne va- disse il primo.
-Scrivilo nel tuo rapporto.
La Giornata di uno Scrutatore

dI Philip Kindred Dick da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aavv




giovedì 12 maggio 2016

NON NOMINIAMO MAI ZIA NORA

Mary Lynne Edkin lo condusse a casa per presentarlo a suo fratello. Fu una cosa che mise tutti quanti in imbarazzo. Alden il fratello di Mary Lynne, seduto nella sua poltrona, alzò lo sguardo. Fece schioccare le dita e il suono dello schermo tridimensionale scese obbedientemente a un livello fastidioso ma sopportabile. Stese la mano. -Piacere di conoscerla- disse, ma era palesemente una bugia. Mary Lynne assunse la sua solita espressione corrucciata.

di Frederik Pohl da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Aa Vv


lunedì 25 aprile 2016

IL MOSTRO E LA VERGINE

C'era una grande agitazione tra la gente: il momento della decisione era nuovamente arrivato.
Gli anziani votarono e il sacrificio fu confermato nonostante le obiezioni di Ryllik, il più anziano.
-E' sbagliato arrendersi così- obbiettò.
Ma non gli risposero e la giovane vergine fu condotta alla grotta dei fumi e nutrita con le foglie della sonnolenza. Continua

di Roger Zelazny da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Autori Vari



sabato 9 aprile 2016

LA PELLE DIPINTA

Vi era a T'ai Yuan un certo Wang. Una volta, essendo uscito a passeggio di buon mattino, incontrò una damigella che, sola sola, camminava in fretta portando un involto e avanzando con difficoltà. Wang affrettò il passo, la seguì e vide che era una bella ragazza di circa sedici anni. Innamoratosi di lei, le domandò dove se ne andasse così di buon'ora senza compagnia. Continua

di P'u Sung Ling da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di Autori Vari




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