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lunedì 29 febbraio 2016

UNO STRANO EVENTO A CLERKENWELL

Il signor Dyson abitava da alcuni anni in un paio di stanze, in una via abbastanza tranquilla di Bloomsbury, dove, come affermava un po' pomposamente, teneva il dito sul polso della vita senza venire assordato dai mille rumori delle principali arterie di Londra. Era per lui motivo di soddisfazione bizzarra e un po' esoterica il fatto che dal vicino angolo di Tottenham Court Road cento linee di omnibus partissero per i quattro angoli della città; si diffondeva in elogi per comodi servizi che permettevano di visitare Dalston, e lodava l'ammirevole linea che collegava la parte più estrema di Ealing e le strade oltre Whitechapel. Continua

da  I TRE IMPOSTORI di Arthur Machen





domenica 28 febbraio 2016

L'ASSALTO AL GRANDE CONVOGLIO di Dino Buzzati

Arrestato in una via del paese e condannato soltanto per contrabbando - poiché non lo avevano riconosciuto - Gaspare Planetta, il capo brigante, rimase tre anni in prigione.
Ne venne fuori cambiato. La malattia lo aveva consunto, gli era cresciuta la barba, sembrava piuttosto un vecchietto che non il famoso capo brigante, il miglior schioppo conosciuto, che non sapeva sbagliare un colpo.
Allora, con le sue robe in un sacco, si mise in cammino per Monte Fumo, che era stato il suo regno, dove erano rimasti i compagni. Continua

da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati




sabato 27 febbraio 2016

LE ANIME MORTE

CAPITOLO PRIMO

Nel portone di un albergo della città di NN, capoluogo di governatorato, entrò una piccola bricka a molle, piuttosto bella, di quelle in cui di solito viaggiano gli scapoli: tenenti colonnelli a riposo, capitani in seconda, proprietari con circa un centinaio d'anime contadine, in una parola, tutti quelli che s'è soliti definire signori di medio calibro. Nella bricka sedeva un signore, non bello, ma nemmeno sgradevole d'aspetto, né troppo grasso, né troppo sottile: non si poteva certo dire che fosse vecchio, ma, d'altronde, nemmeno che fosse troppo giovane. Una interessante recensione

da LE ANIME MORTE di Nikolaj Gogol




giovedì 25 febbraio 2016

L'ULTIMA ESTATE DI KLINGSOR

Premessa

L'ultima estate della sua vita il pittore Klingsor la trascorse, all'età di quarantadue anni, in quelle contrade meridionali vicino a Pampambio, Kareno e Laguno che già anni prima aveva amato e frequentato. Lì nacquero i suoi ultimi quadri, quelle libere parafrasi dell forme del mondo fenomenico, quelle strane immagini, scintillanti eppure silenziose, di un silenzio da sogno, con alberi contorti e case simili a piante, che gli intenditori preferiscono a quelli del suo periodo "classico". Un Borghese Psichedelico

da L'ULTIMA ESTATE DI KLINGSOR di Hermann Hesse



domenica 21 febbraio 2016

THX 1138

1
-Devo prendere qualcosa di forte.-
L'osservatore corrugò la fronte davanti all'immagine sullo schermo, che risultava alquanto deformata. Riusciva a stento a distinguere la faccia dell'uomo.
-Cosa c'è che non va?- chiese.
-Niente. Niente di preciso. E' che sento... sento il bisogno di prendere qualcosa di forte.-
Sul pannello dell'osservatore c'erano cinquanta schermi che richiedevano tutti attenzione. La testa pulsava.
-Se avete problemi, non esitate a chiedere aiuto. Chiamate il tre quattro otto otto cinque tre... E toglietevi dai piedi!- Continua

da THX 1138 di Ben Bova




sabato 20 febbraio 2016

SUL CAZZEGGIO

Nel febbraio 1991 avevo scritto una Bustina in cui, parlando della guerra del Golfo, m'intrattenevo sulla nuovissima espressione "fuoco amico", spiegando "che è poi la bomba che ti tira addosso per sbaglio uno stronzo che porta la tua stessa divisa." Continua




CHI ASSOMIGLIA A GERARD PHILIPE?

Gianfranco Marrone ha riunito ed edito per Einaudi una serie di "scritti" di Roland Barthes che non erano mai apparsi in italiano. Sono tutti godibili e leggerli non è tempo perso, anche se per alcuni si capisce perché Barthes non li aveva inseriti in altre raccolte maggiori. Per esempio c'è una bellissima analisi delle Folies Bergère, che mi ricordo di aver letto su Esprit nel 1953. Probabilmente Barthes non l'ha messa in Mithologies perché è troppo lunga e un poco ripetitiva. Il Peritesto Visivo

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco


mercoledì 17 febbraio 2016

I SETTE MESSAGGERI di Dino Buzzati.

Partito per esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare.
Ho cominciato il viaggio poco più che trentenne e più di otto anni sono passati, esattamente otto anni, sei mesi e quindici giorni di ininterrotto cammino. Credevo, alla partenza, che in poche settimane avrei facilmente raggiunto i confini del regno, invece ho continuato ad incontrare sempre nuove genti e paesi; e dovunque uomini che parlavano la mia stessa lingua, che dicevano di essere sudditi miei. Continua

da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati.



martedì 16 febbraio 2016

L'ESERCITO DI AUGUSTO

INTRODUZIONE

"Cinquecentomila cittadini romani in armi sotto le mie insegne"
Augusto

Gaio Ottavio Turino, passato alla storia come primo imperatore romano con il nome di Augusto, nacque a Roma nel 63 a.C. in seno a una famiglia patrizia. Sua madre era nipote di Giulio Cesare, suo padre un ex governatore della Macedonia.
Nel 58 a.C. Giulio Cesare si impegnò nella conquista della Gallia, un'avventura aggressiva che finì per provocare il collasso della fragile costituzione della Roma repubblicana. Una volta sottomessa la Gallia, Cesare avrebbe dovuto sciogliere le proprie legione e fare ritorno a Roma, dove lo attendeva un'inchiesta del Senato riguardante le sue attività. Una Biografia

da L'ESERCITO DI AUGUSTO di Ross Cowan


lunedì 15 febbraio 2016

LA MOGLIE CON LE ALI

Una notte, il conte Giorgio Venanzi, signorotto di provincia, di 38 anni, agricoltore, accarezzando al buio la schiena della moglie Lucina, di quasi vent'anni più giovane di lui, si accorse che in corrispondenza della scapola sinistra c'era come una minuscola crosta.
"Tesoro, che cos'hai qui?" chiese Giorgio, toccando il punto.
"Non so, io non sento niente." La trasgressione fantastica

da LE NOTTI DIFFICILI di Dino Buzzati


domenica 14 febbraio 2016

IL FUOCO DI ASSURBANIPAL

Presa accuratamente la mira lungo l'azzurra canna del suo Lee-Enfield, Yar Ali invocò devotamente Allah e piantò una pallottola nel cranio di un cavaliere.
"Allah akbar!" Il grosso afghano  lanciò il suo grido di trionfo e agitò l'arma sopra la testa. "Dio è grande! Per Allah, sahib, ha mandato all'Inferno un altro di quei cani!"
Il suo compagno scrutò cauto oltre il bordo della trincea di sabbia che avevano scavato con le loro mani. Era un americano magro e robusto, si chiamava Steve Clarney. Una Recensione

da IL CICLO DI CTHULHU di Robert Ervin Howard


sabato 13 febbraio 2016

PRIVACY E ARRESTI DOMICILIARI

Se si chiede a una persona normale se sia lecito introdurre uno strumento tagliente nel ventre di un altro essere umano, la risposta dovrebbe essere negativa: è proibito dalla legge e dal quinto comandamento. Se però si specifica che chi introduce la lama è un chirurgo in una sala operatoria, allora le persone normali sarebbero disposte a riconsiderare il caso. Continua

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco


giovedì 11 febbraio 2016

LA SPIAGGIA DI FALESA'

1- Un matrimonio nei Mari del Sud

Quando vidi l'isola per la prima volta, non era né giorno né notte. La luna stava calando a ovest, ma era ancora grande e luminosa. A est, proprio in mezzo al cielo rosa dell'alba, la stella del mattino brillava come un diamante. La brezza di terra sfiorava i nostri volti con l'odore pungente di limetta selvatica, vaniglia e altre piante, ma il profumo delle prime era predominante e il suo soffio fresco mi fece starnutire. Una Recensione

da LA SPIAGGIA DI FALESA' di Robert Louis Stevenson




mercoledì 10 febbraio 2016

IL RECLUSO DI BAYSWATER

Fra i tanti amici che godevano di tanto in tanto il piacere della compagnia del signor Dyson vi era Edgar Russel, realista e individuo oscuro, che occupava una stanzetta con vista sul retro, al primo piano d'una casa di Abingdon Grove, a Notting Hill. Lasciando la strada principale, e percorrendo pochi passi, si aveva una sensazione di calma, di pace sonnolenta, che induceva a rallentare il passo: e quella era sempre l'atmosfera di Abingdon Grove. Una Recensione

da I TRE IMPOSTORI di Arthur Machen


martedì 9 febbraio 2016

L'ELEFANTIASI

Viene perfino da ridere pensando a quanto a lungo l'umanità ha tremato per la paura di una distruzione atomica; e intanto continuava a produrre, in quantità sempre più imponenti, credendo trattarsi di cosa innocua, ciò che oggi, anno 1987, sta mostruosamente minacciando la sua stessa esistenza. Continua

da LE NOTTI DIFFICILI di  Dino Buzzati


domenica 7 febbraio 2016

LA PIETRA NERA

Si narra che antichi esseri immondi
percorrano tutt'ora questo mondo,
e le Porte si schiudan certe notti,
liberando i figli dell'inferno

JUSTIN GEOFFREY

Ne appresi l'esistenza per la prima volta dallo strano libro di Von Juntz, l'eccentrico studioso tedesco che visse in modo alquanto bizzarro e fece una fine macabra e misteriosa.
Era stato il frutto di un colpo di fortuna, per me, trovare la sua opera, gli Unaussprechlichen Kulten, nell'edizione originale: il cosiddetto Libro Nero, pubblicato a Dusseldorf nel 1839 poco prima che un tragico destino colpisse l'autore

da IL CICLO DI CTHULHU di Robert Ervin Howard

sabato 6 febbraio 2016

1984

Era una fresca limpida giornata d'aprile e gli orologi segnavano l'una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell'ingresso agli Appartamenti della Vittoria, ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entrasse con lui.
L'ingresso rimandava odore di cavoli bolliti e di vecchi tappeti sfilacciati. Continua

da 1984 di George Orwell


lunedì 1 febbraio 2016

L'ISOLA DELLE VOCI

Keola era sposato con Lehua, figlia di Kalamake, lo Stragone di Molokai, e viveva nella stessa abitazione del padre di sua moglie. Non c'era uomo più astuto di lui; leggeva le stelle, sapeva predire attraverso i corpi dei defunti e tramite le persone malvagie; poteva ascendere ai punti più alti della montagna nella regione dei folletti, dove tendeva trappole per catturare gli spiriti degli Antichi. Continua

da L'ISOLA DELLE VOCI di Robert Louis Stevenson




UN AMORE

1.
Un mattino del febbraio 1960, a Milano, l'architetto Antonio Dorigo, di 49 anni, telefonò alla signora Ermelina.
-Sono Tonino, buongiorno sign...-
-E' lei? Quanto tempo che non si fa vedere. Come sta?-
-Non c'è male, grazie. Sa in questi ultimi tempi un mucchio di lavoro e così... senta potrei venire questo pomeriggio?-
-Questo pomeriggio? Mi faccia pensare... a che ora?-
-Non so. Alle tre e mezza-
-Tre e mezza d'accordo.-
-Ah senta, signora...-
-Dica, dica.-
-L'ultima volta, si ricorda?... insomma quella stoffa per essere sincero non mi finiva di piacere, vorrei...-
-Capisco. Purtroppo alle volte io stessa...-
-Qualcosa di più moderno, mi spiego?-
-Si, si. Ma guardi ha fatto bene a telefonarmi oggi, c'è un'occasione...insomma vedrà che resterà soddisfatto. Continua

da UN AMORE di Dino Buzzati


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