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mercoledì 29 febbraio 2012

NERONE E BERTA

Questa Berta era una povera donna che non faceva altro che filare, perchè era una brava filatrice. Una volta, strada facendo, incontrò Nerone, imperatore romano, e gli disse:- Che Dio possa darti tanta salute da farti campare mille anni!-
Nerone, che nessuno lo poteva vedere tan'era boia, restò di stucco a sentire che c'era qualcuno che gli augurava di campare mille anni, e rispose:- E perchè mi dici così, buona donna?-
_Perchè dopo uno cattivo ne viene sempre uno peggiore.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino   Leggila Tutta


martedì 28 febbraio 2012

UN LADRO

Stamattina presto ho visto arrestare un ladro. Lì per lì non ho capito di che si trattava. Nella strada, poco affollata, ho visto correre qualche passante e due gendarmi che, con alcuni pugni, avevano fatto cadere per terra uno straccione. Ho capito ch'era un ladro, quando, rialzandosi, con qualche altro diretto i gendarmi gli hanno tirato fuori una mano che teneva in tasca; attraverso le dita, tenacemente serrate, pendevano - come viscere strappate di suo pugno - alcune catene d'oro e qualche orologio.     Leggi questo

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile



lunedì 27 febbraio 2012

QUEL CHE DICONO I MORTI

1.
Il corpo di Louis Sarapis, in una cassa di plastica trasparente e infrangibile, era rimasto esposto per una settimana e aveva sollecitato una continua risposta del pubblico. Lunghe file di persone si susseguivano con i soliti singhiozzi trattenuti, i volti tesi, le anziane signore distrutte vestite a lutto.
In un angolo del grande auditorio che ospitava la bara, Johnny Barefoot attendeva impaziente di prendere contatto col corpo di Sarapis.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick      Leggi S.Agostino

OH, ESSERE UN BLOBEL!

Infilò una moneta di platino da venti dollari nella fessura e l'analista, dopo una pausa, si accese. Con occhi che brillavano di cordialità, ruotò sulla poltroncina, prese dalla scrivania una penna e un blocco di lunghi fogli di carta gialla e disse:- Buongiorno, signore. Può cominciare.
- Buongiorno, dottor Jones. Suppongo lei non sia lo stesso dottor Jones che ha scritto la biografia definita di Freud. E' stato un secolo fa.- L'uomo sorrise nervoso. Essendo piuttosto povero, non era abituato ad avere a che fare coi nuovi psicanalisti completamente omeostatici.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol.4 di Philip K. Dick    Leggi un saggio

domenica 26 febbraio 2012

LA FOLLA CHE CIRCOLA PER LA STRADA

La folla che circola per la strada si divide in tre turni. Il primo turno (dalle sette alle nove del mattino) è riservato agl'impiegati, agli studenti, alle dattilogafe, ai commessi, alle sartine.  Ad essi si permette di occupare la strada per lo spazio di un paio d'ore; alle dieci, al massimo, non ci dev'essere nessuno di loro in giro. Fanno un altra apparizione tra le sette e le otto di sera. Camminano co nrapidità eccessiva; spesso si fermano in gruppi numerosi e, appena vedono arrivare untram, lo prendono d'assalto, lo gremiscono e molti si attaccano ai predellini e agli staffoni.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile

sabato 25 febbraio 2012

CICCO PETRILLO

C'era una volta moglie e marito che avevano una figlia femmina, e avevano trovato a maritarla. Il giorno delle nozze avevano invitato tutti i parenti e dopo lo sposalizio si misero a tavola. Sul più bello del pranzo, venne a mancare il vino. Il padre disse alla figlia sposa:- Va' giù in cantina a prendere del vino.        Leggilo tutto

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

venerdì 24 febbraio 2012

LA PELLE DI PIDOCCHIO

C'era una volta un Re che un giorno, mentre se n'andava a spasso lemme lemme, si trovò addosso un pidocchio. Pidocchio di Re, pensò, va rispettato. E invece di spidocchiarselo via, lo tenne da conto, se lo portò alla Reggia, e lo mise a ingrassare. Il pidocchio divenne grosso come un gatto e stava tutto il giorno su di una sedia. Poi divenne grasso come un porco e lo dovettero mettere su una poltrona. Poi divenne grasso come un vitello e lo dovettero mettere in una stalla. Ma continuava ad ingrassare e neanche nella stalla ci stava più, così il Re lo fece macellare.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino     Prendi appunti

giovedì 23 febbraio 2012

UNO SHOW ORIGINALE

Le luci erano ancora accese a tarda ora nel grande condominio Abraham Lincoln perchè quella era la Sera Globale: il regolamento imponeva a tutti quelli che vivevano lì, seicento persone, di partecipare, radunandosi nella sala comune del seminterrato. Uomini, donne e bambini entravano di buon passo. Alla porta Bruce Corlry, armato del nuovo e piuttosto costoso lettore di documenti d'identità, controllava ogni singolo individuo per accertarsi che non s'intrufolassero estranei provenienti da altri condomini. Nessuno creò problemi, e i controlli procedettero in fretta.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick    Trovalo nel Veggetti

mercoledì 22 febbraio 2012

PULCE D'ACQUA

Quella mattina, mentre si radeva accuratamente il cranio fino a farlo diventare lucido, Aaron Tozzo rimuginava pensieri molto penosi. Immaginava i quindici internati di Nachbaren Slager alti ognuno due centimetru, a bordo di un'astronave grossa come il pallone di un bambino. E immaginava questa  astronave, che viaggiava alla velocità della luce, mentre proseguiva la sua corsa all'infinito, con i passeggeri completamente ignari della loro sorte.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick    Altre informazioni

martedì 21 febbraio 2012

LA STORIA vol 6 Dalla crisi del '300 all'espansione europea

Tra medioevo ed età moderna: il quadro storico.

Tra il Basso Medioevo e l'età moderna nell'Europa occidentale si avviò un lento processo di accentramento e di unificazione del potere politico, al quale corrisponde la nascita di Stati più ampi che in passato, arrivando in alcuni casi alla costruzione di solide monarchie nazionali. In Francia, in Spagna e in Inghilterra le monarchie cominciarono a controllare i grandi signori feudali, a limitare i poteri della Chiesa e ridurre le autonomie cittadine, sperimentando nuovi organi amministrativi, il più possibile centralizzati, che formavano le maglie di una rete di comando stesa sulle periferie, in grado di far circolare le direttive emanate dal centro e di cotrollare i rapporti sociali in tutto il territorio (quello che è stato chiamato il tramonto del Medioevo). Tutto il Medioevo

da LA STORIA vol.5 di AA VV   Appunti storici sul periodo

lunedì 20 febbraio 2012

MARIA DI LEGNO

C'era una volta un Re e una regina, e la figlia di questo Re e questa Regina, che era una vera bellezza. Quando questa figlia, che si chiamava Maria, aveva quindici anni, sua madre cadde malata, e stava per morire. Il marito, al capezzale, le diceva piangendo che non si sarebbe riposato mai, e lei gli disse:- Marito mio, siete ancor giovane e avete una figlia da allevare. Vi lascio questo anello; la donna che le starà in dito quest'anello la dovete prendere in moglie.   Leggilo Tutto

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

domenica 19 febbraio 2012

MATTINA di Achille Campanile

La pretesa freschezza della natura all'alba è un'illusione. Tutto è così come l'avevamo lasciato al sopraggiungere della notte. Giacciono, sparsi sul lastrico della città, i rottami del giorno precedente. Senza contare che, in tutto il mondo, continuamente fa giorno. Se il telefono ce lo comunicasse, udiremmo ad ogni istante, del giorno e della notte: spunta il sole, spunta il sole, spunta il sole. Vero è che riceveremmo continuamente altrettanti annunzi: il sole tramonta, il sole tramonta, il sole tramonta.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile  Leggi un racconto




sabato 18 febbraio 2012

IL RE SUPERBO

C'era una volta un mercante che aveva una figlia  e la sera la portava in società. Una sera questa figlia, stando in società, vide un signore che tirava fuori di tasca una tabacchiera e prendeva tabacco, e sul coperchio della tabacchiera c'era un ritratto. Era il ritratto del figlio del Re di Persia  con sette veli sul viso, e la ragazza se ne innamorò.     Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

venerdì 17 febbraio 2012

LA STORIA vol.8 Il 600: l'età dell'assolutismo di Autori Vari

Il "secolo di ferro": il quadro storico.

1.Conseguenze della crisi economica: conflitti, rivolte e insurrezioni
Nella prima metà del seicento il sovrapporsi di sconvolgimenti politici, conflitti religiosi, depressione econimica e calo demografico in dotto da epidemie di devastante impatto parve giustificare l'opinione dei contempomporanei che ritenevano di vivere in un secolo di ferro, un periodo denso di conflitti. In tale contesto esplosero scontri civili e guerre fra Stati, quali rivolte contadine, urbane e aristocratiche in Francia: le insurrezioni Cosacche in Russia; le ribellioni autonomiste della Catalogna, del Portogallo, di Napoli, dell'Irlanda e della Scozia; le rivoluzioni politiche in Inghilterra e la sanguinosa guerra dei Trent'anni che interessò quasi tutto il continente. La crisi toccò l'apice nei decenni compresi tra il 1618, data d'inizio della guerra dei Trent'anni, e la metà del secolo. Il Seicento su Amazon

da LA STORIA vol.8 - Il seicento: l'età dell'assolutismo - AA VV     Vedi l'Atlante Storico





giovedì 16 febbraio 2012

BELMIELE E BELSOLE

C'era una volta un padre, padre di due figli, unfiglio maschio e figlia femmina, e tanto erano belli e biondi che il maschio si chiamava Belmiele e la femmina Belsole. Di mestiere quest'uomo era maestro di casa alla Corte del Re, e siccome il Re stava in un altro paese, a lui toccava star lontano dai suoi figli. Il Re, che non li aveva mai visti, sentendone tanto vantare la bellezza, disse al Maestro di casa:- Giacchè avete un figlio tanto bello, fatemelo venire qui a Corte, lo farò paggio.-

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino    Leggila Tutta

mercoledì 15 febbraio 2012

IL SOLDATO NAPOLETANO

Tre soldati avevano disertato il reggimento e s'erano dati alla campagna. Uno era romano, uno era fiorentino e il più piccolo era napoletano. Dopo aver girato la campagna in lungo e in largo, li colse il buio mentre erano in un bosco. E il romano che ra il più anziano disse:- Ragazzi, non è giro da mettersi a dormire tutti e tre; bisogna far guardia un'ora per uno.    Leggilo Tutto

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

martedì 14 febbraio 2012

LA BARCA CHE VA PER MARE E PER TERRA

Una volta un Re mandò fuori quest'editto: Chi sarà buono di fabbricare una barca che va per mare e per terra avrà mia figlia in sposa.
In quel paese ci stava un padre d itre figli, e tutto quel che possedeva era un cavallo, un asino e un porchetto. Inteso l'editto, il figlio maggiore disse al padre:-Papà, vendi il cavallo, e coi soldi del cavallo comprami i ferri per fabbricare barche, e coi ferri per fabbricare barche, fabbricherò una barca che va per mare e per terra e sposerò la figlia del Re.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino   Leggila tutta

lunedì 13 febbraio 2012

GALLO CRISTALLO

C'era una volta un gallo che andava girando per il mondo. Trovò una lettera per strada, la raccolse col becco, la lesse; diceva: Gallo cristallo, gallina cristallina, oca contessa, anatra badessa, uccellino cardellino, andiamo alle nozze di Pollicino.
Il gallo si mette in cammino per andarci, e dopo pochi passi incontra la gallina.- Dave vai, compare gallo?-
-Vado alle nozze di Pollicino.
-Ci vengo anch'io?
-Se ci sei nella lettera-. E ci guarda; legge:- Gallo cristallo, gallina cristallina... Ci sei, ci sei: allora, andiamo.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino  Leggila in marchigiano


sabato 11 febbraio 2012

SE LA LUNA MI PORTA FORTUNA

E' un peccato che lo spettacolo della levata del sole si svolga la mattina presto. Perchè non ci va nessuno. D'altronde, come si fa ad alarsi a quell'ora? Se si svolgesse nel pomeriggio, o meglio, di sera sarebbe tutt'altro. Ma così come stanno le cose, va completamente deserto ed è sprecato. Soltanto se un geniale impresario lo facesse diventare alla moda, vedremmo la folla elegante avviarsi di buon'ora in campagna per occupare i posti migliori; in questo caso, pagheremmo persino il biglietto, per assistere alla levata del sole, e prenderemmo in affitto i binocoli. Ma per ora allo spettacolo si trova presenta qualche raro zotico che non lo degna nemmeno d'una occhiata e preferisce occuparsi di patate e pomodori.    Leggi ancora

da SE LA LUNA MI PORTA FORTUNA di Achille Campanile




QUATTORDICI

C'erano una mamma e un babbo con tredici figli tutti maschi. Ne nacque un altro e gli misero nome Quattordici. Crebbe in fretta e diventò grande; e la mamma gli  disse:- E' ora che anche tu aiuti i tuoibtredici fratelli che sono nel campo a zappare. Prendi questo cesto con la colazione per te e per loro e raggiungerli. Gli diede un cesto con quattordici pagnotte, quattordici forme di cacio e quattordici litri di vino; e Quattordici andò.    Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

venerdì 10 febbraio 2012

L'ACQUA NEL CESTELLO

C'era una madre vedova che sposò un padre vedovo, e ognuno dei due aveva una figlia. La madre voleva bene all'una e all'altra no. La sua la mandava a prender l'acqua con la brocca, quell'altra col cestello. Ma l'acqua dal cestello colava fuori e la matrigna picchiava tutti i giorni quella povera ragazza.     Leggila tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

giovedì 9 febbraio 2012

VA A SFOGARSI DA ARCHIMEDE L'AMAREGGIATO SHERLOCK HOLMES

Che cerca a quest'ora di notte nel cimitero quel tipo di gentleman inglese di cinquant'anni fa col berrettino a scacchi e la pipa? Di quando in quando un soffio leggero venendo dal mare, che lampeggia argenteo sotto la luna là dal muro di cinta, muove appena sulle lapidi corrose un fior d'oleandro o una rosa diventati come pallottoline secche. I barattoli aridi dei fiori hanno fili di ragno all'interno e in qulacuno è rimasto un mazzolino bruciacchiato senza un filo d'acqua.    Gli apocrifi su Holmes

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile


mercoledì 8 febbraio 2012

UNA LEGGENDARIA IMPRESA

Qunado si sente rievocare il colonnello Lawrence, detto il re degli arabi, con la sua famosa impresa, nota col nome di la rivolta del deserto, molti si domandano che cosa sarà mai stata questa rivolta, visto che, trattandosi di deserto, non doveva esserci nessuno.

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile  Un Campanile da leggere

martedì 7 febbraio 2012

PASTEUR di Achille Campanile

Come tutti sanno, Pasteur liberò il mondo da un flagello fino allora mortale. Scoprendo il microbo della rabbia o idrofobia, e creando il vaccino per debellarlo. Figurarsi la rabbia del microbo. Diventato idrofobo, è la parola.

Altre vite illustri

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile


lunedì 6 febbraio 2012

BAKUNIN

Fin da ragazzino, sentendone parlare e forse vedendone qualche immagine, m'ero fatto di Bakunin l'idea di un personaggio truculento, di quelli che sembrano fatti apposta per spaventare i bambini: alto, spettrale, barbuto, occhi foschi, chioma selvaggia, il classico tipo - fisicamente - del rivoluzionario russo, del cospiratore nichilista; essere tenebroso, un po' malato di petto a causa della deportazione in Siberia, della vita nel sottosuolo, in sotterranei stipati di dinamite, che serviva per far saltare un intero palazzo, un teatro splendente di luci e di gioielli, un salone da ballo rutilante di nudità incolpevoli per eliminare un granduca magari altrettanto incolpevole, ma simbolo d'una società che doveva crollare.

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile  Biografie di Uomini Illustri

domenica 5 febbraio 2012

LE OCHINE

C'era una volta un branco di ochine che andavano in Maremma a far le uova. A mezza strada una si fermò.
- Sorelle mie, devo lasciarvi. Ho bisogno di far subito l'uovo, fino in Maremma non ci arrivo.-
-Aspetta!-
-Trattienilo!-
-Non ci lasciare!-
Ma l'ochina non ce la faceva più. S'abbracciarono, si salutarono, promisero di ritrovarsi al ritorno, e l'ochina s'inoltrò in un bosco. Ai piedi d'una vecchia quercia fece un nido di foglie secche e depose il primo uovo. Poi andò in cerca d'erba fresca e acqua limpida per desinare.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino    Leggilo Tutto

sabato 4 febbraio 2012

ALFREDO DE MUSSET E IL CAFFELLATTE

Uno dei binomi più singolari, universalmente noto e così fuso da prendere adirittura per l'orecchio il senso di binomio, è il caffellatte. Esso si direbbe quasi un elemento naturale. E invece si tratta dell'accoppiamento d'un prodotto animale con un prodotto del suolo (e di suolo lontanissimo da noi, come il Brasile, o l'Africa); l'uno proveniente da essicazione, torrefazione, macinatura, bollitura, l'altro da semplice mungitura.    Aforismi

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile

venerdì 3 febbraio 2012

TALLEYRAND O LA VECCHIA DIPLOMAZIA

Fu Talleyrand che disse:- La parola serve non a rivelare ma a mascherare il pensiero.-
Vattelapesca quello che intendeva dire con questa frase, visto che la parola gli serviva per mascherare il pensiero. Comunque, la massima riassume i canoni della politica di quel grande, rimasti poi tradizionali nella diplomazia, il cui studio fu sempre di dire il contrario della verità
Voi direte che, una volta scoperto il sistema, esso perde ogni efficacia poichè  basterà interpretare a rovescio le parole dei diplomatici. E'quello che penso anch'io. Non capisco perchè i diplomatici si ostinino a dire il contrario della verità, quando tutti sanno benissimo che bisogna intendere l'opposto di quello che dicono.    Leggilo tutto

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile

 

giovedì 2 febbraio 2012

VOLTA E LA PATATA

Dalla storia: "Tonando da un viaggio in Francia Alessandro Volta portò in Italia la patata".
Voi credete che la patata si sia sempre trovata in Italia? Che bastasse andare al mercato e chiederne un chilo o due per vedervene riempire la sporta? Vi sbagliate della grossa. Prima del 1777 se uno in trattoria avesse ordinato una porzione di patate -ma che dico? mezza porzione, un quarto di porzione- il cameriere gli avrebbe fatto una risata in faccia.
-La patata?- gli avrebbe detto. -Ma, signore, non è stata ancora introdotta in Italia.-
E sarebbe stata la pura e semplice verità.

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di Achille Campanile    Il fatto storico

mercoledì 1 febbraio 2012

ALESSANDRO MANZONI O DELLA POSTERITA'

E' noto che Alessandro Manzoni nello scriver lettere si preoccupava molto del fatto che esse un giorno sarebbero cadute in mano ai posteri e che a questi arrivassero allusioni a fatti troppo intimi o sue espressioni riguardanti sentimenti che egli non amava divenissero pascolo di terzi; perciò era sommariamente guardingo nello scriver lettere a famigliari e amici e si sa che più di una volta, dopo aver impostata la lettera, fece correre il servitore alla posta per farsela restituire, per sopprimere qualche allusione a cose troppo intime o per correggere la forma di qualche passo.

da VITE DEGLI UOMINI ILLUSTRI di  Achille Campanile    Manzoni Senatore
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