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mercoledì 30 gennaio 2013

CHE TEMPO FA?

L'uomo nel letto a baldacchino si svegliò. L'aroma del caffè, portato come ogni mattina dal maggiordomo, l'aveva guidato fuori dai sogni. Si stirò, guardò le tende delle finestre ermeticamente chiuse e disse:
- Giuseppe, che tempo fa oggi?

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


martedì 29 gennaio 2013

IL PALAZZO DELLE NOVE MERAVIGLIE

L'uomo passò a prenderlo alle nove precise, al volante di una limousine nera lunga come un U-Boat. Balzò fuori, simulando agilità. Era sul quintale, rapato a zero e con un crocefisso d'oro tremolante all'orecchio. Portava il blazer azzurro degli Intrattenitori Governativi e occhialini viola da Barbie.
-Il signor Baccini, il re delle tette?- esordì.
-Si, sono io, ma... -Stefano Benni su Amazon

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


domenica 27 gennaio 2013

LA REGINOTTA CON LE CORNA

Si dice che una volta c'era un padre con tre figli che non possedeva altro che una casa. Sivendette la casa, col patto che tre mattoni in mezzo a un muro restassero suoi. Quando fu li per morire, voleva far testamento; e i vicini gli dicevano:- Ma che eredità volete lasciare, se non possedete più niente? - E i figli non volevano neppure chiamare un notaio. Ma il notaio venne lo stesso e il moribondo gli dettò il testamento. - A mio figlio grande il primo mattone, al mezzano il secondo, al piccolo il terzo. Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


DA FUCECCHIO A NEW ORLEANS. IL MIO CINEMA

In occasione dell'uscita in Svezia del Mostro Benigni rilascia l'intervista che segue,

BENIGNI There is a very swedish atmosphere in The Monster, with the melancholy and the joie, l'allegria, comment on dit? What is the name of your program?

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni


venerdì 25 gennaio 2013

HO MANGIATO IL PESCE

Io lavoro al bar si un albergo a ore
porto su il caffé achi fa l'amore.
"Porta su anca il sucher, pirla!"
Ho mangiato il pesce!
Ho mangia' 'l pess!
Due chili di pesce persico
affettato misto a volontà
due chili di Bologna
Dom Perignon del '64, ghiacciato
zuccotto, meringa e meneghina
perché mi sun milanes.

Leggilo Tutto

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


mercoledì 23 gennaio 2013

IL RE VANESIO

C'era un Re; si credeva d'esser bello. Aveva uno specchio e sempre gli diceva:

Specchio mio bello giocondo
Dimmi chi c'è
Più bello di me al mondo.

Sua moglie per un po' lo lasciò dire, poi non sopportando più d'avere un marito tanto vanesio, sentendolo ripetere quei versi, disse:

Ma zittisciti un po', Re,
Che pur ci sarà
Chi è più bello di te.

Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


REX E TYRA

Quando si è giovani e innamorati, si ha fretta. Rex percorreva a grandi balzi la valle pietrosa in fondo alla quale c'era la casa di Tyra. Voltandosi indietro vide le sua grandi orme perdersi in lontananza. Oh si, ne aveva fatta di strada! perché ti sei scelto una fidnzata in montagna, glia aveva detto il padre, non c'é n'erano abbastanza quaggiù? Ma Tyra aveva qualcosa che le altre non avevano. Leggilo Tutto

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


martedì 22 gennaio 2013

IL RE DEGLI ELFI

Pioveva, ed era sempre più buio. La pioggig sferzava la fila di pompe della stazione di servizio, l'albero dall'altra parte della strada era piegato dal vento.
Shadrach Jones era in piedi sulla soglia della piccola costruzione, appoggiato a un bidone. La porta era aperta e la pioggia ogni tanto bagnava il pavimento in legno. La Sinossi

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick


lunedì 21 gennaio 2013

MASSARO VERITA'

C'era una volta un Re, che aveva una capra, un agnello, un montone e un manzo. Siccome a questo bestiame ci teneva molto, sopratutto al manzo, voleva darli in mano soltanto a persone di fiducia. E la persona più di fiducia che conoscesse era un contadino, che tutti chiamavano Massaro Verità, perchè in vita sua non aveva mai detto una bugia. La Trovi Qui

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


domenica 20 gennaio 2013

RE CAPRICCIO

Gran Hotel cinque stelle, corridoio della suite imperiale. Due camerieri in giacca rossa spiano dal buco della serratura.
-Mangia?
-Per ora annusa soltanto...
-Che faccia ha?
-Non lo vedo, è di spalle. Continua ad annusare...
-Speriamo che lo mangi.
-Oddio!
-Che c'è?
-Qualcosa non va...


da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


sabato 19 gennaio 2013

QUANTE STRONZATE SI DICONO AL BAR

( I due camminano. Si fermano. Pausa)

Paolo- Ti interessa qualcosa a te della Scala?
Lucia- (breve pausa) Scala cosa?
P.- La Scala, quella della piazza anonima.
L.- Guarda, a dirtela tutta, per me la Scala è come la Krizia: so che esiste, mi fa piacere per lei, ma i suoi problemi non-mi-meritano.
Leggilo tutto

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


venerdì 18 gennaio 2013

IL CINEMA E' COME IL COCOMERO

Fellini Lo splendido autore di Ladri di biciclette e di La terra trema, un regista che ha portato sullo schermo la dura realtà di Ginevra, salvando i destini delle banche svizzere. Fellini & Benigni

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni


martedì 15 gennaio 2013

ABDUL

Ciao, ciao bell'Italia
son venuto col trenino
assai piano ma assai vicino
come un sogno che mi ammalia.
Io l'ho visto in televisione
voglio anch'io giocare col pallone
sono grezzo ma son campione
mezzo Baggio mezzo Manicone.  Guarda il video

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


IL RE MORO

Il Re Moro entrò nella scuderia. Sul volto d'ebano brillavano gli occhi feroci che tanto terrore incutevano ai nemici durante le battaglie. Osservò i due cavalli, uno bianco e uno nero, purosangue di incredibile bellezza.  Leggilo Tutto

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


lunedì 14 gennaio 2013

IL BAMBINO CHE DIEDE DA MANGIARE AL CROCIFISSO

Un contadino timorato di Dio trovò un giorno nel suo campo un bambinello abbandonato:- Povera creatura innocente, -disse- chi sarà l'anima snaturata che ti ha lasciato qui al tuo destino? Non aver paura: io ti prenderò con me e t'alleverò.
Da quel giorno tutto cominciò a andargli a gonfie vele. Le piante erano cariche di frutti, il grano cresceva che era un piacere, la vigna dava buone vendemmie: insomma il contadino non era mai stato così fortunato.  Una simile

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


IN GIARDINO

-E' la fuori- disse Robert Nye. -A dire il vero, sta sempre lì. Anche col cattivo tempo. Anche se piove.
-Vedo.- Il suo amico Lindquist annuì. I due uomini aprirono la porta posteriore e uscirono sul portico. L'aria era tiepida e pulita. Si fermarono tutti e due, inspirando profondamente. Lindquist si guardò attorno. -Un giardino splendido. Un giardino notevolissimo, no?- Scosse la testa. -Adesso capisco. Guarda che magnificenza! Asimov vs Dick

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1  di Philp Kindred Dick


domenica 13 gennaio 2013

LA VOLPE GIOVANNUZZA

C'era una volta un poveruomo, che aveva un solo figlio, sciocco e ignorante per giunta. Quando il padre fu lì lì per morire, disse al giovane, che si chiamava Giuseppe:-Figliolo, sto per morire, e non ho altro da lasciarti che questa casetta e l'albero di pero accanto.
Il padre morì, e Giuseppe rimase solo nella casetta; vendeva le pere del suo albero e così campava. Ma finita la stagione delle pere, pareva destinato a morir di fame, poiché non era capace di guadagnarsi il pane in alcun modo. Filastrocche

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


sabato 12 gennaio 2013

UN UOMO TRANQUILLO

Il Dottor Panunzio, direttore dell'ufficio cittadino Onoranze e Stima del Cerimoniale Patrio, andava in pensione dopo lungo e onorato servizio. Oltre alla grafica, gli fu donato un calamaio in bachelite, più una targa raffigurante un faggio con la scritta Premio di Rimboschimento, che accettò senza chiedere spiegazioni, perché non vedeva l'ora di correre a casa per dedicarsi a tempo pieno al suo hobby, l'allevamento di lumache rampicanti. Leggilo Adesso

da L?ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


venerdì 11 gennaio 2013

LEI

Esco.
Esco per strada.
Sto passeggiandomi addosso per Milano.
Io ho molti difetti, ma c'è un difetto che ci accomuna tutti quanti: la noia. Ed è molto triste passeggiare annoiati per una città invisibile.  Esco a fare due passi

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI  di Paolo Rossi


giovedì 10 gennaio 2013

IL PANTHEON

Al Pantheon la sera
si vedono le attrici,
si parla con gli amici,
a tarda primavera.
Al Pantheon by night
si rompono i bicchieri
ci sono gli stranieri,
oh yes, okay, all right.
Leggila Tutta

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni


mercoledì 9 gennaio 2013

SETTO NASALE IN FIAMME

Ci prepariamo... amo... amo... amo...
per le riunioni... oni... oni... oni...
siamo bastardi... tardi... tardi... tardi...
noi non arriviamo mai.

La consiglia il calciatore, il ragioniere, il presidente.
La prende l'avvocato, il prestigiatore, il bel tenente.
Ma è del manager la disgregazione più imminente...

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi Guarda il Video


L'INFERNO (terzo racconto del viaggiatore)

Giunsi una mattina alla stazione di D. Era una stazione grande ed affollata, dove era difficile orientarsi. Tutti i tabelloni erano spenti per un guasto elettronico, l'orario murale era in via di sostituzione., l'ufficio informazioni era chiuso e i pochi ferrovieri si dileguavano non appena cercavi di avvicinarli. Leggila tutta

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


MESSIA DI DUNE di Frank Herbert

E' tale la ricchezza dei miti che ammantano le persone di Muad' Dib, l'Imperatore Mentat, e di Alia, sua sorella, che è difficile far piena luce sull'autentica natura di questi due esseri. Tuttavia, esistette davvero un uomo nato col nome di Paul Atreides, come pure una donna chiamata Alia. Le loro carni subirono l'effetto del tempo e dello spazio. Benchè disponessero del potere dei veggenti che li svincolava dalle ordinarie limitazioni di questo tempo, di questo spazio, essi erano pur sempre i discendenti d'una stirpe umana e le esperienze da essi vissute furono assolutamente reali, come, del resto, le tracce da essi lasciate nella realtà.

da IL MESSIA DI DUNE di Frank Herbert La Saga di Dune 


martedì 8 gennaio 2013

I DUE COMPARI MULATTIERI

Una volta si racconta che c'erano due compari mulattieri. Uno era con Dio e uno era col Diavolo. Un giorno, viaggiando, uno disse all'alltro: -Compare, è il Diavolo che aiuta.
-No,- gli risponde l'altro, - chi va con Dio, è Dio che l'aiuta.
E l'uno a dire si e l'altro a dire no. -Compare,- disse quello che era col Diavolo, -scomettiamoci un mulo.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Calvino e la cibernetica


sabato 5 gennaio 2013

IL SOBBORGO DIMENTICATO

L'ometto era stanco. Si fece lentamente strada fra la ressa che ingombrava l'atrio della stazione, dirigendosi verso la biglietteria, dove attese con impazienza il suo turno. Tutto, in lui, denotava la stanchezza, dalle spalle spioventi alla logora giacca marrone che gli pendeva di dosso.
-Avanti un altro - disse Ed Jacobson, il bigliettario.
L'ometto depose sul banco un biglietto da cinque dollari.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip K. Dick Bibliografia Italiana


venerdì 4 gennaio 2013

LE DUE CUGINE

Una volta si racconta che c'erano due sorelle, l'una Marchesa e l'altra caduta in bassa fortuna. La Marchesa aveva una figlia brutta., l'altra aveva tre figlie che campavano col lavoro delle loro mani. Un giorno non potendo pagare la pigione, furono messe tutte su una strada. Passò di lì un cameriere della Marchesa e andò a dirlo alla padrona, e tanto fece, poveretto, che riuscì a convincerla a ospitarle in un soppalco sopra il portone. Leggila tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


mercoledì 2 gennaio 2013

ORFEO MESCALERO

Io so che tu puoi guardarla, stregone. La mia ragazza caduta dal cielo, polvere di cometa sul mio tetto, lei che muove col pensiero le altalene dei giardini, lei che con uno sguardo dei grandi occhi bistrati gela il ghigno degli spacciatori, lei odorosa di fiori e nitrato di amile, Euridice, lei ora è spenta, bianca, immobile nella nostra casa, dove tremano di freddo anche i ragni. Continua

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


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