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Visualizzazione post con etichetta Racconti del grottesco. Mostra tutti i post
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sabato 25 gennaio 2020

IL DIAVOLO NELLA TORRE di Edgar Allan Poe

Che ore sono?
Vecchio detto.

Tutti sanno che il più bel posto del mondo è - o, per essere esatti, era - la borgata olandese di Vondervotteimittis. Ma siccome si trova alquanto fuori da tutte le strade maestre, in una posizione un pochino eccezionale, devono essere ben pochi quelli dei miei lettori che hanno avuto occasione di visitarla. A beneficio, perciò di coloro che non hanno avuto codesta occasione, ne darò qui qualche informazione particolare. Trama

da RACCONTI GROTTESCHI di Edgar Allan Poe


sabato 28 dicembre 2019

LA FALCE DEL TEMPO di Edgar Allan Poe

Articolo "da Blackwood" di Miss Zenobia

Quale disgrazia, mia buona signora,
vi ha privato così della vita?
Comus

Era un calmo, tranquillo pomeriggio, e mi aggiravo per le liete strade della città di Edina. La confusione, il baccano erano terribili. Gli uomini discorrevano. Le donne strillavano. I bambini si sgolavano. I maiali grugnivano. I carri strepitavano. I tori mugghiavano. Le vacche pure. I cavalli nitrivano. I gatti miagolavano. I cani ballavano. Ballavano? E' mai possibile? Si ballavano! Ahimé, pensai allora, il mio tempo di ballare è passato! Non è più! Una Recensione

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe


mercoledì 4 dicembre 2019

COME SI SCRIVE UN ARTICOLO "DA BLACKWOOD" di Edgar Allan Poe


«Nel nome del profeta - eccovi i fichi!»
Grido di un venditore ambulante turco.

Suppongo che tutti abbiate sentito parlare di me. Io sono la signora Psyche Zenobia. Non ci può essere dubbio su questo punto. Soltanto i maligni mi chiamano Suky Snobbs. Mi sono accertata, però, che Suky è una volgare corruzione di Psyche, una parola del più puro e autentico greco che sta per anima - e difatti io son tutt'anima - e talvolta anche per farfalla, il quale ultimo significato non c'è dubbio che alluda all'aspetto ch'io assumo nel mio nuovo abito di satin cremisino con la sua mantelletta di foggia araba color del cielo, e le fibbie verdi e i sette falpalà arancione. Quanto poi allo Snobbs, sarà sufficiente guardarmi in faccia per capire che Snobbs non sono io. È stata la signorina Tabitha Rapa a mettere in giro una roba simile. Pura e semplice invidia, dico! Tabitha Rapa! La sgualdrina! Ma, a pensarci bene, che cosa ci si può aspettare da una rapa? Dovrebbe ricordarsi dell'adagio dove si dice che dalle rape non si cava il sangue... (a proposito, sarà meglio prendere un appunto: ricordarglielo alla prima occasione) dunque... (altro appunto: tirarle il naso)... dunque... a che punto ero? Ah, ecco! Mi sono accertata che Snobbs è soltanto una corruzione di Zenobia. Non sapete chi era Zenobia? Dunque Zenobia era una regina (non è forse vero che il dottor Moneypenny mi chiama sempre Regina di Cuori?) e il suo, come quell'altro di Psyche, è un autentico nome greco. E infatti mio padre era un vero greco, come diciamo noi per dir mattacchione, così che io ho tutto il diritto di farmi chiamare Zenobia, il mio glorioso patronimico, e non già Snobbs. E tant'è vero che soltanto Tabitha Rapa mi chiama Suky Snobbs. Io? ... ma io sono la signora Psyche Zenobia. Continua


mercoledì 13 novembre 2019

MISTIFICAZIONE di Edgar Allan Poe

Il barone Ritzner von Jung apparteneva ad una nobile famiglia magiara, i membri della quale (almeno fino da quando si hanno notizie sicure), furono più o meno notevoli per talenti non indifferenti; i più per quella specie di grotesquerie nell'ideazione della quale Tieck, rampollo della casa, diede ragguardevole sebbene non sovrano esempio. Conobbi Ritzner al magnifico castello dei Jung, dove mi condusse una serie di comiche avventure che non posso divulgare, durante i mesi estivi del 18... Continua

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe






venerdì 1 novembre 2019

QUATTRO BESTIE IN UNA (L'uomo camaleopardo) di Edgar Allan Poe

Chacun a ses vertus
Créillon, Xeraès

Antioco Epifane è generalmente considerato come il Gog del profeta Ezechiele. Tuttavia questo onore è piuttosto da attribuirsi a Cambise, il figlio di Ciro. E d'altra parte il carattere del monarca siriaco non ha davvero nessun bisogno di abbellimenti supplementari. Il suo avvento al trono, o per dir meglio la sua usurpazione di sovranità, cento e ottantun anni prima della venuta di Cristo; il suo tentativo di saccheggiare il tempio di Diana in Efeso; l'implacabile avversione per gli ebrei; la violazione del Santo dei Santi e la sua miserabile morte a Taba dopo un regno tumultuoso di undici anni, sono circostanze notevoli che hanno certo richiamato l'attenzione di tutti gli storici, in genere, di quell'epoca più delle empie,vili, crudeli, assurde e bizzarre imprese che restano da aggiungere per fare il totale della sua vita privata e della sua reputazione. Continua

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe



giovedì 25 aprile 2019

RE PESTE Storia Che Contiene Un'Allegoria di Edgar Allan Poe

Poteva essere la mezzanotte, all'incirca, d'una sera del mese d'ottobre, durante il cavalleresco regno di Edoardo III, allorché due marinai della Free and Easy - una goletta che commerciava tra Sluys ed il Tamigi e che in quel momento era all'àncora nel suddetto fiume - ebbero non poco a meravigliarsi d'esser seduti in una birreria della parrocchia di St. Andrews, a Londra, la quale recava nell'insegna un ritratto di Jolly Tar, come a dire dell'Allegro Marinaio. Per quanto fosse mal costrutta, avesse il soffitto basso e fosse completamente annerita dal fumo - come del resto qualsiasi altra bettola in quell'epoca - la sala, a giudicare almeno dalle opinioni che correvano frammezzo ai gruppi di bevitori, grottescamente distribuiti qua e là, sembrava sufficientemente adatta al suo scopo. Continua

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe


domenica 24 febbraio 2019

LIONIZING di Edgar Allan Poe

...tutta la gente andava
In incomposto stupore sulle dieci dita.
Vescovo Hall, satire

Io sono - voglio dire, ero - un grand'uomo, non però l'autore fi Junius; o l' "Uomo dalla maschera di ferro"; giacché, se non sbaglio, mi chiamo Robert Jones, e sono nato in qualche punto della città di Fum-Fudge. Il primo atto della mia vita fu quello di afferrarmi il naso con tutte e due le mani. Mia madre se ne accorse e decretò che ero un genio; e mio padre, piangendo dalla gioia, mi regalò un trattato di nasologia, che io riuscii a conoscere da cima a fondo prima ancora di cominciare a portare i pantaloni. L'imitazione in EA Poe

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe








sabato 5 gennaio 2019

BON BON di Edgar Allan Poe

Quand un bon vin meuble mon estomac
Je suis plus savant que Balzac
Plus sage que Pibrac;
Mon bras seul faisant l'attaque
De la nation Cosaque,
La mettroit au sac;
De Charon je passerais le lac
En dorment dans son bac;
J'irois au fier Eac,
Sans que mon coeur fit tic ni tac,
Présenter du tabac.
Vaudeville francese

Che Pierre Bon-Bon fosse un restaurateur di non comuni qualità, nessuno, che durante il regno di… [qualcuno ha pensato Napoleone, ma in realtà più probabilmente – come vedremo – di Luigi XV], frequentasse il piccolo Caffè del cul-de-sac Lefèbvre a Rouen, si sentirà in grado, immagino, di confutare; che Pierre Bon-Bon fosse, in egual grado, versato nella filosofia di quell’epoca, è, a mio vedere, ancor più particolarmente innegabile. I suoi pâtés à la foie erano indubbiamente irreprensibili; ma quale penna può render giustizia ai suoi saggi sur la Nature, ai suoi pensieri sur l’Ame, alle sue osservazioni sur l’Esprit? Se le sue omelettes, se i suoi fricandeaux erano inestimabili, quale littérateur di quel tempo non avrebbe dato, per una “Idée de Bon-Bon” due volte tanto che per le immondizie di tutte le “Idées” di tutti gli altri savants? Bon-Bon aveva saccheggiato biblioteche che nessun altri uomo aveva saccheggiato, aveva letto più di quanto chiunque altro potesse nemmeno sognarsi che si potesse leggere, aveva compreso più di quanto alcun altro concepisse che si potesse comprendere; e benché, mentr’egli fioriva, non mancassero a Rouen alcuni autori, i quali asserivano “che i suoi dicta non rivelavano né la purezza dell’Accademia [di Platone] né la profondità del Liceo [di Aristotele]” – quantunque, badate, le sue dottrine non fossero affatto universalmente comprese, non ne consegue tuttavia ch’esse fossero di difficile comprensione; appunto pel fatto ch’esse erano evidenti di per sé, io penso, molte persone erano indotte a considerarle astruse.

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe




sabato 22 dicembre 2018

SENZA FIATO - Novella né dentro né fuori del "Blackwood" di Edgar Alla n Poe

Oh, non fiatare...
Moore, Melodie

Anche la più sfacciata sfortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più ostinata città alla vigilanza senza tregua di un nemico. Salmanezer, si è letto nella Sacra Scrittura, restò per tre anni dinanzi a Samaria; la quale infine gli cedette Sardanapalo. - vedi Diodoro - seppe resistere per sette anni in Ninive; ma non gli valse a nulla. Troia cadde al compiersi del secondo lustro; e Azoth, come sostiene Aristeo sul suo onore, di gentiluomo, aprì in ultimo le porte a Psammitico, dopo un quinto di secolo che le teneva sbarrate. Continua

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe





venerdì 9 novembre 2018

STORIELLA EBRAICA di Edgar Allan Poe

Intonos rigidam in frontem ascendent canos Passus erat.
Lucano

-Corriamo ai bastioni!- disse Abel Phittim a Buzi-Ben-Levi e Simeon il Fariseo, addì dieci del mese di Thammuz, l'anno del mondo tremilanovecentoquarantuno -Corriamo ai basioni del quartiere di David, là sopra il campo degli incirconcisi. E' l'ultima ora della quarta veglia, ecco che il sole s'è levato; e gli idolatri per adempiere alla promessa di Pompeo, ci aspettano con gli agnelli dei sacrifici.-

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe



domenica 16 settembre 2018

IL DUCA DE L'OMELETTE di Edgar Allan Poe

E passò ad un clima più fresco
Cowper

Keats morì per via di una critica. E chi fu quel tale che morì per via dell'Andromaca? Anime vili! De L'Omelette perì a causa di un ortolano. L'histoire en est brève. Assistimi, spirito di Apicius!
Una gabbia d'oro portò il piccolo vagabondo alato, dalla sua dimora nel lontano Perù, sino a Chaussée d'Antin, tutto languido, dolente e innamorato. Sei pari dell'Impero condussero il felice uccello dalle regali mani della sua padrona La Bellissima a quelle del duca de L'Omelette.
Quella sera il duca cenava solo. Nell'intimità del suo gabinetto particolare si era abbandonato su quell'ottomana per amore della quale mise in gioco la propria devozione offrendo di più del suo re; voglio dire la famosa ottomana di Cader. Una Biografia

da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe



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