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martedì 30 aprile 2013

AMORI DE NOTTE

Atto Unico

La scena rappresenta una delle vecchie tipiche piazzette romane. A sinistra caffè con tavoli e sedie. A destra casa del sor Gregorio con finestrella a lato della quale è appesa una gabbietta. Sotto la finestrella la porta d'ingresso alla casa.

Scena Prima

Felicietta, Sor Gregorio, Sora Cleofe, Giulietto e Demetrio

FELICIETTA (pulisce itavoli e mette in ordine le sedie)
GREGORIO (d.d.): Basta! Tu hai da fa quello che dico io, er capo de casa!
FELICIETTA Mo vengheno de fora 'sti quattro gargantoni: avemo fatto li quatrini.

da IL TEATRO di Ettore Petrolini Una Biografia

lunedì 29 aprile 2013

I SETTE PECCATI CAPITALI

Dio! Dio! Dio! Dio buono io vorrei parlare con te, ma non per comprendere il caos che mi circonda, io vorrei parlare per comprendere il caos che mi circonda, io vorrei parlare con te per farti ridere un po' perché ti han sempre dipinto che sbucavi da due nuvole con l'indice puntato, che la prima cosa che ho pensato è stata:-Che cazzo ho fatto io?-... Leggilo tutto

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


domenica 28 aprile 2013

LA RUOTA COSMICA

-Culti- disse pensieroso il Bardo Chai. Esaminò il rapporto sul nastro che usciva cigolando dal ricevitore. L'apparecchio era arrugginito e aveva bisogno di lubrificazione; emise uno stridio assordante e un filo di fumo acre. Chai chiuse l'interruttore nel momento in cui la superficie corrosa del ricevitore cominciava a surriscaldarsi, divenendo di un orribile color rosso. Rassegna Dickiana

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 2 di Philip K. Dick


LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

Come andò che Maestro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, che piangeva e rideva come un bambino.

C'era una volta...
-Un re!- diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti par accedere il fuoco e per riscaldare le stanze.

da PINOCCHIO di Carlo Collodi Leggilo Tutto


sabato 27 aprile 2013

UN REGALO PER PAT

-Che cos'è?- domandò Patricia Blake con aria impaziente.
-Cos'è cosa?- tibattè Erik Blake.
-Che mi hai portato? Lo so che mi hai portato qualcosa!- Il suo seno si alzava e s'abbassava rapidamente per l'eccitazione sotto la maglietta lavorata. - Mi hai portato un regalo. Ne sono certa!
-Tesoro, sono stato su Ganimede per conto della Terra Metals, non per cercare ricordini per te. Adesso lasciami disfare le valigie. Bradshaw dice che devo presentarmi in ufficio per fare rapporto domani mattina presto. Dice che sarà meglio per me, se ho trovato qualche giacimento nuovo.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 2 di Philip Kindred Dick (su Amazon)


giovedì 25 aprile 2013

IL SOGNO ALL'INCONTRARIO (VERSIONE CELENTANO)

Ho fatto un sogno all'incontrario
ho fatto un sogno
un sogno poco serio...

Questa notte ho fatto un sogno all'incontrario.
C'era un sole blu mare e un mare giallo sole, nel mio sogno all'incontrario. E c'era una città coloratissima e una campagna grigia e malata. Ho sognato una città piena di verde dove la gente stava bene. E nella città piena di verde c'era una via Gluck dove al posto delle case cresceva l'erba. Leggilo tutto

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi



NERONE

La sena rappresenta il triclinio imperiale.

SCENA PRIMA

TUTTI:
Viva il vino spumeggiante
di Frascati e di Marino,
viva ognor l'Asti spumante,
lo Champagne ed il Bordeaux.
E fra il bere ed il mangiare
con le donne a noi vicino
ci faremo sollazzare
sulle molle del sofà
Leggilo tutto

da IL TEATRO di Ettore Petrolini



LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

Dunque ascoltiamo senza batter ciglia
la famosa invasione degli orsi in Sicilia.

La quale fu nel tempo dei tempi
quando le bestie eran buone e gli uomini empi.
In quegli anni la Sicilia non era
come adesso ma in un'altra maniera:
alte montagne si levavano in cielo
con la cima coperta di gelo
e in mezzo alle montagne i vulcani
che avevano la orma di pani.
Specialmente uno ce n'era
con un fumo che pareva una bandiera
e di notte ululava come ossesso
(non ha finito di ulular neppure adesso).

Nelle buie caverne di queste montagne
vivevano gli orsi mangiando castagne,
funghi, licheni, bacche di ginepro, tartufi
e se ne cibavano finché erano stufi.

da LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Dino Buzzati

domenica 21 aprile 2013

LA LATTERIA

La latteria! Ma come ho fatto a non pensarci prima! C'è la latteria! E' a duecento metri, ci sono gli amici. Ah, la latteria col calcetto, il ping-pong, il flipper... La latteria è la compagnia, il collettivo, è il piacere di stare assieme a gente come te, nessuno ti chiede niente di importante, nessuno ti fa menate... Tutti insieme: il doppio al ping-pong, il torneo di calcetto:-Tu dove giochi?- - Io all'attacco.- -Bene, io in difesa.- -Quanto siete? Sei a tre? Allora è l'ultima pallina! Appena finita questa sfidiamo i vincenti!- -Tutto al volo...non vale rullare...- Leggila Tutta

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi

 

sabato 20 aprile 2013

SALTA NEL MIO SACCO

Nelle montagne del Niolo, pelate e grame, tanto tanto tempo fa viveva un padre con dodici figli. C'era carestia, e il padre disse:- Figli, pane da darvi non ne ho più, andatevene per il mondo, da vivere meglio che a casa troverete certo.
Gi undici figli maggiori già si disponevano ad andare, quando il dodicesimo, il più piccino, che era zoppo, si mise a piangere. Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


venerdì 19 aprile 2013

DIETRO LO SPORTELLO

Quella sera, a cena, lui lo tirò fuori e lo mise sul tavolo, vicino al piatto di Doris. Lei lo fissò, portò una mano alla bocca. - Mio Dio, cos'è? - Guardò il marito con gli occhi che brillavano.
-Aprilo, no?
Doris strappò nastro e carta dal pacco quadrato con le unghie taglienti. Nel respiro, il suo petto si alzava e si abbassava. larry la guardò sollevare il coperchio. Accese una sigaretta e si appoggiò alla parete.

da LE PRESENZA INVISIBILI vol 2 di Philip Kindrend Dick Un racconto inedito


giovedì 18 aprile 2013

IL MAESTRO E MARGHERITA

Non attaccate mai discorso con degli sconosciuti

Nell'ora di un caldo tramonto di primavera agli stagni Patriarŝie fecero la loro comparsa due cittadini. Il primo. sui quarant'anni, indossava un completo estivo tendente al grigio, era basso di statura, scuro di capelli, ben pasciuto, stempiato, teneva in mano una dignitosa lobbietta e aveva il volto accuratamente rasato e sormontato da un paio d'occhiali dalle dimensioni addirittura sovrannaturali, con una montatura di corno nero. Il secondo, un giovinotto dalle spalle larghe, fulvastro, tutto arruffatto e con un berretto a quadretti spinto all'indietro sulla nuca, indossava una camicia da cowboy, pantaloni bianchi tutti spiegazzati e un paio di scarpette leggere, nere. Ascoltalo in Podcast

da IL MAESTRO E MARGHERITA di Michail Bulgakov

martedì 16 aprile 2013

VENITE A SENTIRE

ATTO UNICO

Introduzione
(Musica La Censura)

1.
Iersera, nel giornale ch'ho comprato
Ho visto un bell'articolo di fondo
Non c'era niente, ma non vi nascondo
Che l'affare m'ha molto interessato
Ché, quando leggo dei pensieri in bianco,
Trovo che son d'accordo e non mi stanco.

In due colonne c'era il solo titolo
Quattro puntini e il nome dell'autore:
Teopompo Paccadura, senatore...
-Ah! Finalmente ha scritto un bell'articolo!
-Disse un'amico mio- Cogli nel segno!
Teopompo Paccadura è un bell'ingegno!

da IL TEATRO di Ettore Petrolini

Chi è Petrolini?


lunedì 15 aprile 2013

BREVE VITA FELICE DI UNA SCARPA MARRONE

-Ho qualcosa da farti vedere- disse Doc Labyinth. Con aria grave, estrasse dal taschino della giacca una scatola di fiammiferi. La tenne stretta, continuando a fissarla. àStai per osservare il fatto più importante di tutta la scienza moderna. Il mondo sarà scosso da fremiti e brividi. Continua

da PRESENZE INVISIBILI vol 2 di Philip Kindrend Dick


domenica 14 aprile 2013

PRAGA

Praga. Vuoi vedere la Praga d'oro? Vuoi vedere la Praga Mahagonny? Vuoi vedere la Praga Sodoma e Gonococco? Praga! Kafka, Malà Strana, Ponte Carlo... Praga, purgatorio delle ideologie... Vuoi vedere Praga così come è adesso? Praga, Paese dei Balocchi? Leggila Tutta

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


sabato 13 aprile 2013

MILANO E' COME UNA DONNA

Milano è come una donna che ti pare bella, ma bella non è.
Come spiegarlo agli amici...è un tipo...Oddio è rumorosa, grigia ma non grigia di un grigio perla, grigia di un grigio pallido tipo strass, ma pallida! Sarà che fuma, fuma dappertutto, fuma su tutto, fuma di tutto, quando dorme meno, però due tiri... Altre cose su Milano

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


LA CRIPTA DI CRISTALLO

-Attenzione nave intersstema! Attenzione! Vi ordiniamo di atterrare alla stazione di controllo di Deimos per un ispezione! Attenzione! Dovete atterrare immediatamente!
Il gracchiare metallico dell'altoparlante echeggiò nei corridoi della grande nave. I passeggeri si guardarono nervosamente, mormorarono, scrutarono dagli oblò il puntolino sotto, il grumo di roccia che era il punto di controllo marziano, Deimos. Il film?

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 2 di Philip Kindred Dick


venerdì 12 aprile 2013

CANZONE DELLE COSE MORTE

Signore e signori, so che molti supercritici dopo essersi divertiti a sentirmi, vanno dicendo:
-Si, ma in fondo dice un mondo di stupidaggini.-
Ebbene, signori, ora basta. Vi dirò delle cose profonde, filosofiche, scientifiche, dense di pensiero, di dottrina e di cultura. Leggila Tutta

da IL TEATRO di Ettore Petrolini


giovedì 11 aprile 2013

GLI ANNI SETTANTA

Non si sa mai, non si sa mai, quello che al mondo ci può capitar.
Non si sa mai, non si sa mai, quello che è stato non può più tornar
Non si sa mai, non si sa mai, tre o quattro sbagli al gorno tu puoi far
Ma se si tratta dopo di pagare
Io mi sento male, sai non si sa mai

In quegli anni lì, quegli anni che non si capiva bene, gli anni Settante, io c'ero. C'ero io e c'erano anche gli altri, quegli altri. Frasi Rubate

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI  di Paolo Rossi


mercoledì 10 aprile 2013

GIOVAN BALENTO

C'era una volta in un paesetto, un ciabattino povero in canna che non faceva che tirer spago e rattoppar ciabatte. Si chiamava, Giovan Balento ed era basso di statura ma grande di cervello. Un giorno, cucendo una scarpa, piff!, gli si ficca la lesina in un dito:- Ohi, ohi, povero me! - cominciò a gridare. I vicini sentirono, ma non si mossero perché di Giovan Balento a loro importava poco.
Calvino Studioso di Fiabistica

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 9 aprile 2013

GESU' ALLA STAZIONE DI BOLOGNA

Faccio l'autostop sull'autostrada in cerca di un palpito. Si ferma un taxi...un taxi che si ferma in autostrada? E' un taxi strano: è una NSU Prinz verde... e sulla targhetta invece di aver scritto TAXI c'è scritto INRI,,, Sta diventando tutto molto strano,
E il racconto che mi fece quel tassista, che era un tassista ferrarese, ve lo farò in ferrarese infiorito di termini portoricani e triestini, per farvelo capire meglio. Leggilo Tutto

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


sabato 6 aprile 2013

FORTUNELLO

RACCONTO IDIOTA
Sono un tipo: estetico,
asmatico, sintetico,
linfatico, cosmetico.
Amo la Bibbia, la Libia, la fibia
delle scarpine
delle donnine
carine, cretine.
Sono disivolto.
Raccolto
Assolto "per inesistenza di reato".
Leggilo Tutto

da IL TEATRO di Ettore Petrolini



venerdì 5 aprile 2013

AMLETO

Io sono il pallido prence danese,
che parla solo, che veste a nero.
Che si diverte nelle contese,
che per diporto va al cimitero.

Se giuoco a carte fo il solitario
suono ad orecchio tutta la Jone.
Per far qualcosa di ameno e gaio
col babbo morto fo colazione.

Gustavo Modena, Rossi, Salvini
syanchi d'amare la bionda Ofelia
forse sul serio o forse per celia
mi han detto vattene, con Petrolini, dei salamini.
Leggila Tutta

da IL TEATRO di Ettore Petrolini


giovedì 4 aprile 2013

MARZO E IL PASTORE

C'era un pastore che aveva più pecore e montoni di quanti grani di sabbia ha la riva del mare. Con tutto questo, stava sempre con l'anima in pena per la paura che gliene morisse qualcuna. L'inverno era lungo, e il pastore non faceva altro che supplicare i Mesi:-Dicembre siimi propizio! Gennaio, non mi uccidere le bestie col gelo! Febbraio, se sei buono con me ti renderò sempre onore! Il Racconto

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


mercoledì 3 aprile 2013

PULI PULI

Ci sono due inni al nord che hanno un peso e un valore: uno è Va pensiero che piace molto a Bossi, di cui non parlo perché non amo parlare di quelli che fanno il mio stesso mestiere; l'altro è quello che sto per fare, che anche quando Wagner, che non è uno stopper, l'ha sentito ha detto: e va bene ma cazzo, dai! Il Testo De L'Inquilino

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi






lunedì 1 aprile 2013

LA BARCA

-E.J. Elwood!- disse Liz, con voce ansiosa. - Tu non ascolti una parola di quello che diciamo. E non mangi niente. Ma che diavolo ti prende? A volte proprio non ti capisco.
Per molto tempo non ci fu risposta. Ernest Elwood continuò a tenere lo sguardo puntato oltre i suoi familiari, a scrutare il buio dietro la finestra, quasi sentisse qualcosa che loro non potevano udire. Alla fine sospirò e si tirò su sulla sedia. Philip K. Dick spiegato da Franco Forte, direttore di Urania

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick


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