tag:blogger.com,1999:blog-58911921630631128632024-03-08T08:34:44.663+01:00IncipitediaGli incipit letterari dei libri che ho letto ed i libri che mi hanno appassionato. Perchè ogni libro ha il suo inizio.Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.comBlogger1699125tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-78153005208881386852020-04-08T08:18:00.001+02:002020-04-08T08:18:33.854+02:00LA PAGANA di Dino ColtroLa partoriente la ga sempre <i>la busa verta, ha sempre la fossa aperta</i>, afferma l'opinione contadina popolare, anche se è vero che il parto <i>l'è un male desmentegon</i>, che si dimentica presto.<div>Una delle abitudini dei vecchi tempi, era quella di chiudere bene la camera dove sarebbe avvenuto il parto, con la paglia, tanto che chiamavano la partoriente <i>paiarola</i>. Questo per evitare il freddo e i colpi d'aria, considerato che le case erano spesso dei tuguri, ma vi era anche un motivo recondito che non si diceva, ma che tutti pensavano e temevano: impediva alla Pagana di entrare.</div><div>Bernoni lo definisce uno <i>Spirito che non si vede</i> e che <i>viene a soffocare mare e bambino</i>.</div><div><br /></div><div>da GNOMI ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro</div><div><br /></div><div><br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as1&asins=888314323X&ref=tf_til&fc1=000000&IS2=1&lt1=_blank&m=amazon&lc1=101FCB&bc1=000000&bg1=FBF3C6&f=ifr" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
<div style="text-align: center;"><iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/IZq6ZJeH0u4" width="560"></iframe></div>Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-64286781528208436832020-03-29T08:18:00.001+02:002020-03-29T08:26:06.718+02:00IL CAVALLINO di DIno BuzzatiErano giovani facinorosi, prepotenti, forti, sicuri di sé. Mi trovavo come all'estero. Si parlava di cavalli.<br />
-E tu?- disse uno con un sorriso perfino benevolo, tanto mi considerava con disdegno.<br />
-E tu?- disse un altro pressapoco della stessa risma. - Tu cosa fai? Ce l'hai anche tu un cavallino?-<br />
L'uscita parve molto forte e spiritosa. Tutti risero di gusto e mi guardarono benevoli, quasi per farsi perdonare.<br />
Io dissi: -Si!-<br />
-Si che cosa?-<br />
-Anch'io ho un cavallo.-<br />
-Un cavallo sul serio? E chi lo monta?-<br />
-Io lo monto, qualche volta.-<br />
<a href="http://www.marcozangari.it/siamo-spiacenti-di-dino-buzzati/" rel="nofollow" target="_blank">Una Recensione</a><br />
<br />
da SIAMO SPIACENTI DI di Dino Buzzati<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B00PA1PGD0&linkId=e1dfe7a9b6a5856e179cfab4b0cec327" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-4109582673986600162020-03-18T07:56:00.001+01:002020-03-18T07:56:27.459+01:00IL MONDO IN QUARANTENA di Murray LeinsterNon avrebbe saputo dire esattamente di cosa si trattava, ma fin dall'inizio Calhoum non si era sentito tranquillo sulla situazione sanitaria di Lanke. Non c'era niente che non andasse, di preciso. Calhoun aveva semplicemente la sensazione che fosse un po' troppo bello per essere vero. Lui e Murgatroyd il tormal erano arrivati a bordo della piccola Astronave Medica Aesclipus Venti. Erano stati accolti con effusioni di cordialità. I funzionari del Dipartimento di Sanità avevano mostrato tutto a Calhoum con una prontezza e una disponibilità tali da dar quasi l'impressione che le autorità planetarie non vedessero l'ora che lui finisse il suo lavoro e se ne andasse. <a href="https://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13138/murray-leinster/" rel="nofollow" target="_blank">Bibliografia</a><br />
<br />
da SOS DA TRE MONDI di Murray Leinster<br />
<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B00B28VQIE&linkId=42e389a656e6c45bce31059eb7d7f083" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe><br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/afcDoZJfyVs" width="560"></iframe></div>
<br />
<br />Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-35106664174241790712020-02-15T08:00:00.000+01:002020-02-15T08:00:01.322+01:00A PRESCINDERE DA TOTO' E' MEGLIO CHAPLIN di Umberto EcoSul Corriere della Sera di lunedì scorso Tullio Kezich risponde a Renzo Arbore il quale avrebbe affermato che Totò è più grande di Cherlie Chaplin. Kezich osserva che Chaplin è un artista a tutto tondo perché ha concepito e diretto, oltre che interpretato i suoi film, mentre Totò è stato variamente sfruttato, direi, come "materiale" comico e in modo spesso occasionale. Premetto che sono un fanatico di Totò e non mi stanco mai di rivedere i suoi film, anche se li conosco a memoria, mentre rivedo Chaplin con moderazione, oserei dire con rispettoso distacco. Eppure ritengo che Chaplin sia un grande artista, come Balzac o Vivaldi, mentre Totò resta un insuperabile fenomeno di comicità istintiva, un fatto di natura, come un uragano o un tramonto. <a href="http://www.tototruffa2002.it/pillole-di-toto/umberto-eco-toto-e-charlot.html" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
<br />
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe border="0" frameborder="0" height="60" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?t=incipitediabl-21&o=29&p=42&l=ur1&category=kindlestore&banner=0XWVC3MC2JS1W5WEG5G2&f=ifr" style="border-style: none; font-family: times; max-height: 600px; max-width: 800px;" width="234"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/1VCeXKeGBEs" width="560"></iframe></div>
Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-79560289994936884252020-02-09T08:09:00.000+01:002020-02-09T08:09:09.198+01:00DI NOTTE IN NOTTE di Dino BuzzatiMe n'andavo in ferrovia dalla grande città sul far della sera. Partivo per un lido lontano dove mi attendeva la guerra, partivo e tornavo insieme. Ma sui sipari violetti delle case - che si erano fatte immense e misteriose a causa della notte - splendevano centinaia di lumi, finestre e verande accese. Perché ancora non era cominciata la vera notte regolamentare di guerra, la quale adesso d'agosto ha inizio notoriamente alle ore ventuno. Così io guardavo con tristezza quei lumi, considerando ciò che essi dicevano al mio cuore. <a href="https://stefanofiorucci.altervista.org/dino-buzzati-i-sette-messaggeri-riassunto-sintesi-trama-citazioni/" rel="nofollow" target="_blank">Trame</a><br />
<div>
<br /></div>
<div>
da I SETTE MESSAGGERI di Dino Buzzati</div>
<div>
<br /></div>
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804480971&linkId=cf89b2b626f8527a774f8698cab614d8" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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<br /></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-37640878012158981042020-01-25T08:11:00.000+01:002020-01-25T08:11:00.221+01:00IL DIAVOLO NELLA TORRE di Edgar Allan Poe<div style="text-align: right;">
<i>Che ore sono?</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Vecchio detto.</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
Tutti sanno che il più bel posto del mondo è - o, per essere esatti, <i>era </i>- la borgata olandese di Vondervotteimittis. Ma siccome si trova alquanto fuori da tutte le strade maestre, in una posizione un pochino eccezionale, devono essere ben pochi quelli dei miei lettori che hanno avuto occasione di visitarla. A beneficio, perciò di coloro che non hanno avuto codesta occasione, ne darò qui qualche informazione particolare. <a href="https://lunaticosorprendente.wordpress.com/2017/01/20/edgar-allan-poe-il-diavolo-nella-torre/" rel="nofollow" target="_blank">Trama</a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
da RACCONTI GROTTESCHI di Edgar Allan Poe</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804273895&linkId=b9c42b9f10d1362ad765704e8927da1f" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-46117609577351999812020-01-18T08:01:00.002+01:002020-01-18T08:01:14.416+01:00IL RAGNO di Hanns Heinz EwersQuando Richard Braquemont, studente in medicina, decise di affittare la stanza al numero sei di Rue Alfred Stevens, tre persone si erano già impiccate alla finestra di quella stanza nei tre venerdì precedenti.<br />
Il primo era stato un piazzista svizzero. Il corpo era stato scoperto solamente sabato sera, ma la perizia medica aveva stabilito che la morte era avvenuta tra le cinque e le sei di venerdì pomeriggio. Il cadavere era appeso a un robusto gancio infisso nella finestra e che di solito serviva come attaccapanni. <a href="https://letturepericolose.blogspot.com/2017/03/scrittori-dimenticati-hanns-heins-ewers.html" rel="nofollow" target="_blank">Note Biografiche</a><br />
<br />
di Hanns Heinz Ewers da HORRORIANA di Autori Vari.<br />
<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B01E9N4UAE&linkId=404520de4d0b021dd1de522f9d56afcf" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-21617445607419042252020-01-13T19:04:00.000+01:002020-01-13T19:04:01.500+01:00IL SACRILEGIO di Dino BuzzatiDomenico Molo, di 12 anni, figlio del ricco industriale, sedeva nella chiesa, di fianco a un confessionale, preparandosi a dire i suoi peccati.<br />
Era un tepido pomeriggio di primavera e il tempio appariva quasi deserto. L'indomani, per Domenico, sarebbe stato un grande giorno: la Prima Comunione. Oltre alla poetica letizia del rito, che lui, così piccolo, solo confusamente avvertiva, ci sarebbero stati molti regali, una piccola festa in casa.<br /><a href="https://www.paolofabbri.it/dante_orfeo/" rel="nofollow" target="_blank">L'Aldilà di Buzzati</a><br />
<br />
da I SETTE MESSAGGERI di Dino Buzzati<br />
<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804480971&linkId=cf89b2b626f8527a774f8698cab614d8" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe><br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/iclf1CPRzXo" width="560"></iframe><br />
<br />
<br /></div>
Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-77180718683393482952020-01-08T07:30:00.001+01:002020-01-08T07:30:15.656+01:00IL NASTRO DEL CIELO di Murray LeinsterUn errrore è una negazione della realtà, ma gli sbagli sono semplici disfunzioni mentali. In una situazione d'emergenza, si può commettere uno sbaglio a causa della necessità di agire precipitosamente. Non c'è tempo di scegliere la strada migliore; è necessario fare qualcosa subito. Molti sbagli, tuttavia, vengono commessi senza tale pressione esterna. Si accetta la prima soluzione immaginata senza esaminarla, per l'urgente desiderio di evitare la fatica di pensare, oppure per l'appassionata riluttanza a pensare al problema quando ci sono altre cose più piacevoli da contemplare...<br />
<div style="text-align: right;">
<i>Esercizio del Pensiero, Fitzgerald</i><br />
<i><br /></i>
<div style="text-align: left;">
<a href="https://books.google.it/books?id=Lx-73OWmCCUC&pg=PA50&lpg=PA50&dq=sos+da+tre+mondi+recensione&source=bl&ots=UTvmwm7Gex&sig=ACfU3U0E4QMf8c3TRSrYoy0t3Gaa9cFRNg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwivyMz9r_PmAhVBDewKHfAfCsg4ChDoATAKegQIChAB#v=onepage&q=sos%20da%20tre%20mondi%20recensione&f=false" rel="nofollow" target="_blank">Dizionario dei Personaggi Fantastici</a></div>
</div>
<div style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
da S.O.S. DA TRE MONDI di Murray Leinster</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B00B28VQIE&linkId=a60bdd7422a79a45e4facce0ea73e0a8" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/RmirfViPV9A" width="560"></iframe></div>
Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-5172957286601722282020-01-06T09:40:00.000+01:002020-01-06T09:40:59.086+01:00IL BASILISCO di Dino Coltro-Una bestia malefica e di pessimo augurio è il <i>Basilisco</i>, specie di animale infernale che ogni contadino bellunese ha visto almeno una volta in vita sua: ha le ali d'uccello, la testa di Serpente con una cresta, e la coda di pesce biforcuta-.<br />
Il <i>Basilisco</i> è citato più volte nella Bibbia (Is, 24,29 e 11,8) sotto la voce <i>Tsepho</i> che alcuni biblisti identificavano con il ceraste o vipera cornuta. <a href="https://iris.uniroma1.it/retrieve/handle/11573/918575/324355/Repertorio.pdf" rel="nofollow" target="_blank">La Tradizione Popolare</a><br />
<br />
da GNOMI ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as1&asins=888314323X&ref=tf_til&fc1=000000&IS2=1&lt1=_blank&m=amazon&lc1=101FCB&bc1=000000&bg1=FBF3C6&f=ifr" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/N5nSN0JJ4pE" width="560"></iframe></div>
Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-92021195964997302792020-01-06T09:34:00.002+01:002020-01-06T09:34:24.602+01:00CHITRAKARMA di Gustav Meirink-Di grazia, che cos'è propriamente questo <i>Bushido</i>?- domando la Pantera, e giocò l'asso di fiori.<br />
-<i>Il Bushido</i>? Uhm...-, disse il Leone, didstratto. -Ma già, il <i>Bushido</i>-, intervenne la Volpe stizzita, tirando giù un fante di briscola, -che cos'è il <i>Bushido</i>?-<br />
Il Corvo raccolse le carte e le mescolò.<br />
-Il <i>Bushido</i>? E' l'ultima trovata isterica dell'eleganza! Il <i>Bushido</i>, è una specie di "bellimbusto": un modo speciale di comportarsi con finezza... E' d'origine giapponese. <a href="http://www.bietti.it/riviste/modernita-occulta-le-radici-simboliche-delle-arti-contemporanee/limmaginazione-vera-di-gustav-meyrink/" rel="nofollow" target="_blank">L'Immaginazione di Meyrink</a><br />
<br />
di Gustav Meyrink da FANTASMI TEDESCHI di Autori Vari<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8879834622&linkId=39442fb797dbbab268e308b12030ae70" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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<br /></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-19896855231370422562019-12-28T07:35:00.001+01:002019-12-28T07:35:40.826+01:00LA FALCE DEL TEMPO di Edgar Allan PoeArticolo "da Blackwood" di Miss Zenobia<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
<i>Quale disgrazia, mia buona signora,</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>vi ha privato così della vita?</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Comus</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
Era un calmo, tranquillo pomeriggio, e mi aggiravo per le liete strade della città di Edina. La confusione, il baccano erano terribili. Gli uomini discorrevano. Le donne strillavano. I bambini si sgolavano. I maiali grugnivano. I carri strepitavano. I tori mugghiavano. Le vacche pure. I cavalli nitrivano. I gatti miagolavano. I cani ballavano. Ballavano? E' mai possibile? Si ballavano! Ahimé, pensai allora, il mio tempo di ballare è passato! Non è più! <a href="http://amongtheashes2.blogspot.com/2013/06/racconti-del-grottesco-edgar-allan-poe.html" rel="nofollow" target="_blank">Una Recensione</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: left;">
da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe</div>
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<br /></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-7167419919254031292019-12-21T09:01:00.002+01:002019-12-21T09:01:29.253+01:00GRUPPO FOTOGRAFICO di Dino Buzzati<div>
Rappresenta le allieve della seconda classe del Collegio Cesarini riunite nel cortile. La vecchia l'ha trovato per caso in fondo ad un cassetto. E si diverte a esaminarlo. C'è anche lei, naturalmente, in prima fila con le trecce.</div>
<div>
Le sue compagne! Credeva di averle perdute per sempre e invece eccole là tra le sue mani, disposte in tre file, scalarmente, e non possono fuggire.</div>
« Sentiamo tu, lassù a destra, la prima, in piedi sulla sedia. Ah, sei tu, Ada, sì tu, dimmi: perché sorridi? »<br />« Non saprei, signora. Perché sorrido? Ma tutte sorridiamo, tutti sorridono quando ci si fa la fotografia” » <a href="https://books.google.it/books?id=-TrQAQAAQBAJ&pg=PT109&lpg=PT109&dq=Rappresenta+le+allieve+della+seconda+classe+del+Collegio+Cesarini+riunite+nel+cortile.&source=bl&ots=MkSSUjDfqC&sig=ACfU3U2hbnAPdLP8q0pvDdG2Ew9v8Br6tQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi0uaLSosbmAhVEqaQKHcrtCkoQ6AEwAHoECAoQAQ#v=onepage&q=Rappresenta%20le%20allieve%20della%20seconda%20classe%20del%20Collegio%20Cesarini%20riunite%20nel%20cortile.&f=false" rel="nofollow" target="_blank">CONTINUA</a><div>
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da SIAMO SPIACENTI DI di Dino Buzzati</div>
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=B00PA1PGD0&linkId=e1dfe7a9b6a5856e179cfab4b0cec327" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-78888302439913217062019-12-14T07:43:00.000+01:002019-12-14T07:43:47.395+01:00ALLEGRIA! M'ILLUMINO D'IMMENSO di Umberto EcoLa storia è ormai nota: a un concorso scolastico di poesia arriva soltanto seconda la composizione di un ragazzaccio che, per scherzare, aveva inviato (come farina del suo sacco) <i>Sereno</i> di Ungaretti (sezione "Girovago" dalla <i>Allegria</i>). Scandali e recriminazioni. La reazione più sensata mi è parsa quella di Roberto Cotroneo, su l'Espresso scorso, il quale anzitutto afferma che non è obbligatorio, neppure per un professore, conoscere quella poesia, e che l'averla fatta arrivare seconda è già segno che quella giuria un cero gusto poetico l'avesse. <a href="http://www.tecalibri.info/E/ECO_bustina.htm" rel="nofollow" target="_blank">Leggilo</a><br />
<br />
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-70491463812342199022019-12-04T09:25:00.001+01:002019-12-04T09:25:23.782+01:00COME SI SCRIVE UN ARTICOLO "DA BLACKWOOD" di Edgar Allan Poe<br />
<div style="text-align: right;">
«Nel nome del profeta - eccovi i fichi!»</div>
<div style="text-align: right;">
Grido di un venditore ambulante turco.</div>
<br />
Suppongo che tutti abbiate sentito parlare di me. Io sono la signora Psyche Zenobia. Non ci può essere dubbio su questo punto. Soltanto i maligni mi chiamano Suky Snobbs. Mi sono accertata, però, che Suky è una volgare corruzione di Psyche, una parola del più puro e autentico greco che sta per anima - e difatti io son tutt'anima - e talvolta anche per farfalla, il quale ultimo significato non c'è dubbio che alluda all'aspetto ch'io assumo nel mio nuovo abito di satin cremisino con la sua mantelletta di foggia araba color del cielo, e le fibbie verdi e i sette falpalà arancione. Quanto poi allo Snobbs, sarà sufficiente guardarmi in faccia per capire che Snobbs non sono io. È stata la signorina Tabitha Rapa a mettere in giro una roba simile. Pura e semplice invidia, dico! Tabitha Rapa! La sgualdrina! Ma, a pensarci bene, che cosa ci si può aspettare da una rapa? Dovrebbe ricordarsi dell'adagio dove si dice che dalle rape non si cava il sangue... (a proposito, sarà meglio prendere un appunto: ricordarglielo alla prima occasione) dunque... (altro appunto: tirarle il naso)... dunque... a che punto ero? Ah, ecco! Mi sono accertata che Snobbs è soltanto una corruzione di Zenobia. Non sapete chi era Zenobia? Dunque Zenobia era una regina (non è forse vero che il dottor Moneypenny mi chiama sempre Regina di Cuori?) e il suo, come quell'altro di Psyche, è un autentico nome greco. E infatti mio padre era un vero greco, come diciamo noi per dir mattacchione, così che io ho tutto il diritto di farmi chiamare Zenobia, il mio glorioso patronimico, e non già Snobbs. E tant'è vero che soltanto Tabitha Rapa mi chiama Suky Snobbs. Io? ... ma io sono la signora Psyche Zenobia. <a href="http://blog.geobasi.com/2014/08/edgar-allan-poe-come-si-scrive-un.html" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-33387083054143920402019-11-27T07:10:00.001+01:002019-11-27T07:10:50.366+01:00IL DIAVOLO di Dino Coltro<i>Colui che non si deve nominare</i> è Satana, per il semplice motivo che basta "nominarlo" per vederselo apparire davanti. <i>-Parola in boca e diavolo su la copa-</i>, dicono i veneti. Per questo si ricorre a un eufemismo oppure a uno dei tanti nomi affibiatigli dal popolo. Si può dire che ogni regione ha il suo <i>Diavolo, Martinetto, Farfarello</i> ricordato da Dante, <i>Luzziddu</i>, un buon <i>Diavolo</i> siciliano, <i>Ciapin, Zapinus</i> del Trentino, <i>Berlicche</i> che è di casa un po' in tutta l'Italia del Nord.<br /><a href="https://it.aleteia.org/2017/10/30/5-cose-su-satana-che-non-sapete/" rel="nofollow" target="_blank">5 cose su Satana</a><br />
<br />
da GNOMI ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro.<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as1&asins=888314323X&ref=tf_til&fc1=000000&IS2=1&lt1=_blank&m=amazon&lc1=101FCB&bc1=000000&bg1=FBF3C6&f=ifr" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-11524157262992319532019-11-23T10:11:00.001+01:002019-11-23T10:11:52.834+01:00L'OMBRA VENUTA DAL TEMPO di Howard Phillips LovecraftDopo ventidue anni di incubo e terrore, salvo soltanto in virtù della disperata convinzione della fonte mitica di talune impressioni, sono restio a garantire la veridicità di ciò che credetti di scoprire nell'Australia Occidentale la notte fra il 17 e il 18 luglio del 1935. Ho motivo di sperare che la mia esperienza fosse stata totalmente o in parte il frutto di un'allucinazione sono, difatti, numerosi i motivi che lo lasciano supporre.<br />
Tuttavia il suo realismo fu terribile al punto da precludermi ogni speranza.
Ma se la cosa accadde realmente, allora l'uomo deve essere pronto ad accettare una nozione del cosmo e del posto che egli occupa nel turbinoso vortice del tempo, tale che la sua semplice menzione è già di per se‚ paralizzante. E doveroso inoltre metterlo in guardia contro un particolare pericolo in agguato, in forza del quale, pur non in grado di distruggere l'intera specie, potrebbe imporre il dominio di orrori mostruosi e inimmaginabili su alcuni tra i membri più audaci di essa.<br />
Per quest'ultima ragione chiedo con tutta la forza del mio essere, che si rinunzi definitivamente a qualsiasi tentativo di dissotterrare quei frammenti di costruzioni ignote e primordiali che la mia spedizione si proponeva di investigare.
Presumendo che fossi nel pieno possesso delle mie facoltà mentali l'esperienza di quella notte fu tale che nessun uomo ebbe mai a viverne una simile. Essa fu inoltre una conferma terrificante di tutto quel che avevo tentato di rifiutare in quanto frutto dei miti o dei miei sogni. <a href="https://digilander.libero.it/lordsofterror/inferno/singoli/lovecraft/ombra.htm" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
<br />
da LA MORTE ALATA di Howard Phillips Lovecraft<br />
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<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-50440369280551750762019-11-20T14:03:00.000+01:002020-01-06T09:34:15.175+01:00IL VIOLINO DI CREMONA di Ernst Theodor Amadeus HoffmanIl consigliere Crespel è l’uomo più singolare che siasi offerto ai miei occhi, nel corso della mia vita.<br />
Quando arrivai a H... ove doveva soggiornare qualche tempo, tutta la città parlava di lui, perchè allora egli era in tutto il fuoco della sua originalità. Crespel si era reso celebre come illuminato giurista, e come diplomatico profondo. Un sovrano che non era poco potente in Alemagna si era rivolto a lui per comporre una memoria indirizzata alla corte imperiale relativa ad un territorio sul quale credeva avere delle pretensioni ben fondate. <a href="https://it.wikisource.org/wiki/Racconti_(Hoffmann)/Il_violino_di_Cremona" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
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di Ernst Theodor Amadeus Hoffman da FANTASMI TEDESCHI di Autori Vari</div>
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<br /></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-25417176807603576922019-11-16T08:46:00.001+01:002019-11-16T08:46:34.518+01:00EPIDEMIA SU KRIDER II di Murray LeinsterQuando Calhoun e Murgatroyd il <i>tormal</i> si furono installati a bordo, l'Astronave Medica <i>Asclepius Venti</i> venne sollevata dal Comando del Servizio Medico e lanciata velocemente nello spazio. La griglia d'atterraggio del Comando provvide al lancio. A una distanza di diversi diametri planetari, i campi della griglia lasciarono la presa e Calhoun cominciò a puntare l'astronave verso la destinazione che era parecchio lontana. Il risultato fu esattamente quello che ci si poteva aspettare. L'Astronave Medica, in pratica, scavò una buca, vi si infilò dentro, e poi si chiuse dietro la buca. Cioè, andrò in <i>overdrive</i>. <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Murray_Leinster" rel="nofollow" target="_blank">su Wikipedia</a><br />
<br />
da S.O.S. DA TRE MONDI di Murray Leinster<br />
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<br />Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-18127844640081197112019-11-13T08:38:00.000+01:002019-11-13T08:38:02.861+01:00MISTIFICAZIONE di Edgar Allan PoeIl barone Ritzner von Jung apparteneva ad una nobile famiglia magiara, i membri della quale (almeno fino da quando si hanno notizie sicure), furono più o meno notevoli per talenti non indifferenti; i più per quella specie di <i>grotesquerie</i> nell'ideazione della quale Tieck, rampollo della casa, diede ragguardevole sebbene non sovrano esempio. Conobbi Ritzner al magnifico castello dei Jung, dove mi condusse una serie di comiche avventure che non posso divulgare, durante i mesi estivi del 18... <a href="https://libri.freenfo.net/3/3061030.html" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
<br />
da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe<br />
<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="//rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&language=it_IT&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804273895&linkId=b9c42b9f10d1362ad765704e8927da1f" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe><br />
<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-39442875307588147542019-11-08T08:08:00.002+01:002019-11-08T08:08:50.953+01:00LA LEGGENDA DEL VENTO di Stephen KingQuand'ebbero lasciato il Palazzo Verde che dopotutto non era quello di Oz, ma che intanto era diventato la tomba di uno spiacevole individuo che il ka-tet di Roland aveva conosciuto come Tick-Tock, il giovane Jake prese a precedere Roland, Eddie e Susannah, distaccandosi da loro ogni giorno di più. -Non sei in pensiero per lui?- chiese Susannah a Roland, -E' tutto solo laggiù.-<br />
-C'è Oy con lui-, disse Eddie alludendo al bimbolo che aveva adottato Jake come suo amico speciale.<br />
<a href="https://books.google.it/books?id=s28kCQAAQBAJ&pg=PT7&lpg=PT7&dq=Quand%27ebbero+lasciato+il+palazzo+verde&source=bl&ots=E5DUJ4GW5-&sig=ACfU3U024M-GV1J-s7jxFUII2D8QN2s0kQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiixuGnp8jlAhVCyqQKHTH1DjsQ6AEwAHoECAUQAQ#v=onepage&q=Quand'ebbero%20lasciato%20il%20palazzo%20verde&f=false" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
<br />
da LA LEGGENDA DEL VENTO di Stephen King<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-45311280115057157042019-11-02T08:08:00.001+01:002019-11-02T08:08:35.268+01:00VECCHIO FACOCERO di Dino BuzzatiOccorre considerare la psicologia del vecchio facocero. Giunto a una certa età, il cinghiale africano spesso è portato a considerare con disdegno le miserie della vita. Le gioie della famiglia si appannano, i facocerini irrequieti e famelici, sempre tra i piedi, divengono un continuo fastidio; e non parliamo della invadente alterigia dei giovanotti ormai fatti, convinti che il mondo e le femmine sia tutto loro.<br />
Adesso lui crede di essersene andato a vivere da solo per impulso spontaneo, di aver raggiunto il vertice della maestà belluina, vuol convicersi di essere felice. <a href="https://www.spreaker.com/user/5642501/dino-buzzati-vecchio-facocero" rel="nofollow" target="_blank">Ascoltalo</a><br />
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da I SETTE MESSAGGERI di Dino Buzzati<br />
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<iframe frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="https://rcm-eu.amazon-adsystem.com/e/cm?lt1=_blank&bc1=000000&IS2=1&bg1=FFFFFF&fc1=000000&lc1=0000FF&t=incipitediabl-21&o=29&p=8&l=as4&m=amazon&f=ifr&ref=as_ss_li_til&asins=8804480971&linkId=cf89b2b626f8527a774f8698cab614d8" style="height: 240px; width: 120px;"></iframe></div>
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-69714528149168800862019-11-02T08:00:00.000+01:002019-11-02T08:00:01.287+01:00GLI SPIRITI DEI MORTI di Dino ColtroLe ritualità collegate al culto dei Morti sono ampiamente illustrate in tutte le raccolte etnografiche. Sono pratiche che raggiungono l'espressione più alta nella <i>Notte dei Morti</i>, quando le lunghe processioni di <i>Morti</i> percorrono le strade dei paesi e i defunti tornano alle loro case, dove sono stati perparati per loro cibi e dolci nel <i>piatto dei Morti</i>. Nonostante questo, resiste l'atavica paura per gli <i>Spiriti</i>, e anche in questi anni di demitizzazione, pochi passerebbero tranquillamente vicino alle mura di un cimitero, specie di notte. <a href="https://www.media-mormoni.it/articolo/la-vera-natura-del-battesimo-per-i-morti" rel="nofollow" target="_blank">Il Battesimo Dei Morti</a><br />
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da GNOMI ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-21043231349896873032019-11-01T07:12:00.000+01:002019-11-01T07:12:43.397+01:00QUATTRO BESTIE IN UNA (L'uomo camaleopardo) di Edgar Allan PoeChacun a ses vertus<br />
<i>Créillon, Xeraès</i><br />
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Antioco Epifane è generalmente considerato come il Gog del profeta Ezechiele. Tuttavia questo onore è piuttosto da attribuirsi a Cambise, il figlio di Ciro. E d'altra parte il carattere del monarca siriaco non ha davvero nessun bisogno di abbellimenti supplementari. Il suo avvento al trono, o per dir meglio la sua usurpazione di sovranità, cento e ottantun anni prima della venuta di Cristo; il suo tentativo di saccheggiare il tempio di Diana in Efeso; l'implacabile avversione per gli ebrei; la violazione del Santo dei Santi e la sua miserabile morte a Taba dopo un regno tumultuoso di undici anni, sono circostanze notevoli che hanno certo richiamato l'attenzione di tutti gli storici, in genere, di quell'epoca più delle empie,vili, crudeli, assurde e bizzarre imprese che restano da aggiungere per fare il totale della sua vita privata e della sua reputazione. <a href="https://books.google.it/books?id=MzRTDwAAQBAJ&pg=PT157&lpg=PT157&dq=Antioco+Epifane+%C3%A8+generalmente+considerato+come+il+Gog+del+profeta+Ezechiele.&source=bl&ots=JjPM-5NGPs&sig=ACfU3U0XldJ-tvV_CNCj3VkZRNEZnCz2Dw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi3rqW-jP_jAhUJr6QKHdplDtgQ6AEwAHoECAkQAQ#v=onepage&q=Antioco%20Epifane%20%C3%A8%20generalmente%20considerato%20come%20il%20Gog%20del%20profeta%20Ezechiele.&f=false" rel="nofollow" target="_blank">Continua</a><br />
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da RACCONTI DEL GROTTESCO di Edgar Allan Poe<br />
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<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/xsxqnMyI47Y?start=285" width="560"></iframe></div>
Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5891192163063112863.post-88240208738647653042019-10-27T07:52:00.000+01:002019-11-13T08:25:59.753+01:00I VENTI di Dino ColtroNella mitologia greco-romana, i <i>Venti</i> sono figli del Cielo e della Terra e il loro re Eolo li tiene chiusi in caverne da dove li scatena secondo la sua volontà. I poeti li hanno chiamati Borea, Euro, Noto, Zefiro e l'iconografia mostra Eolo con le guance gonfie che soffia dentro due trombe d'aria, e il termine <i>tromba d'aria</i> è rimasto per indicare un vento forte e improvviso.<br />
La mitologia popolare distingue i <i>Tempestari</i>, in particolare le <i>Streghe tempestare</i>, gli <i>Stregoni</i> e le <i>Creature del Vento</i>, i <i>Folletti del Vento</i> e numerosi <i>Spiriti del Tempo</i> locali. <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Anemoi" rel="nofollow" target="_blank">Gli Anemoi</a><br />
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da GNOMI, ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro<br />
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Federico Rettondinihttp://www.blogger.com/profile/01943198553957701516noreply@blogger.com0