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lunedì 29 agosto 2011

IL DIMEZZATO di Italo Calvino

Una donna aspettava un bambino, e aveva voglia di prezzemolo. Vicino a lei stava una strega, una strega famosa, e aveva l'orto tutto di prezzemolo. La porta dell' orto era sempre aperta perchè di prezzemolo ce n'era tanto, che chi voleva poteva anche prenderselo. La donna che aveva voglia di prezzemolo entrò, si mise a mangiare prezzemolo foglia a foglia, e mangia che ti mangia, finì per far piazzapulita di mezzo orto. Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino.




venerdì 26 agosto 2011

BERLUSCONI di Paolo Rossi

Un comico non dovrebbe mai parlare male di Berlusconi.
Oggi fare il comico è come fare il calciatore o il boxer negli anni Cinquanta, si possono fare i soldi, e Berlusconi un po' ce li ha...
Berlusconi non è un terrestre.
E' un uomo che si è fatto tutto da solo, è nato adirittura all'insaputa dei suoi genitori.
Citazioni sul Silvio

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi



venerdì 19 agosto 2011

IL CINGHIALE di Paolo Rossi

Dedico questo pezzo ai cinghiali delle valli di Comacchio.
-Non ci sono cinghiali nelle valli di Comacchio...-
Lo so: questo si era perso.
Era un cinghiale extraparlamentare del collettivo Maremma Maiala e si è perso. L'han trovato, povera bestia, prima a un festival dell'Unità che chiedeva informazioni a delle salsicce, poi sulle Dolomiti che chiedeva delle informazioni a Gustavo Thoeni, ma Gustavo Thoeni non capiva cosa gli diceva il cinghiale. Allora ha chiesto aiuto a una guida alpina. Ma la guida alpina non capiva cosa gli diceva Gustavo Thoeni. E ha detto:- Mi faccia parlare con il cinghiale che faccio prima.- Altre battute di Paolo Rossi

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi



giovedì 18 agosto 2011

POMO E SCORZO di Italo Calvino

Una volta c'era marito e moglie, gran signori. Avrebbero voluto un figliolo, e non ne avevano. Un giorno, quel signore era per via e incontra un Mago.
- Signor Mago, mi insegni un po',- gli dice, - come posso fare ad avere un figlio?-
Il Mago gli da una mela e dice: - La faccia mangiare a sua moglie e in capo a nove mesi le nascerà un bel bambino. Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino




lunedì 15 agosto 2011

LODE A EVARISTO BECCALOSSI di Paolo Rossi

Questo pezzo è dedicato a due grandi talenti della cultura mondiale, che han fatto sì che alcuni di noi, se pur perdenti, si ritenessero destinati ad una vittoria futura e possibile.
Questi due talenti nel campo della cultura, della musica, dell'arte, dell'evoluzione in genere, sono per me Charlie Parker ed Evaristo Beccalossi.
Forse mi rendo conto che molti di voi non sanno chi era Charlie Parker, allora spiego chi era Beccalossi. Beccalossi è stato uno dei più grandi talenti inespressi del calcio italiano, stiamo parlando di gente che io ho visto, che molti han visto. Leggilo Tutto

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi



sabato 13 agosto 2011

IL PALAZZO DELL'OMO MORTO di Italo Calvino

Una volta c'era un Re e  questo Re aveva una figlia. Un giorno questa figlia era al balcone con le sue damigelle, quando passò una vecchia.
-Padroncina- disse la vecchia, -Mi faccia la carità, mi dia qualcosa.-
-Si , benedetta,- le disse la giovane, e le buttò giù un cartoccio di quattrini-
-Padroncina, sono pochi...- disse la vecchia, -me ne dia degli altri.
La figlia del Re buttò giù un altro certoccetto. La vecchia disse ancora:- Padroncina, me ne da un'altro po'?-
Allora la figlia del Re perse la pazienza. -Sapete cosa vi dico? Che siete una seccatrice. Ve n'ho dato due volte e non ve ne darò più altri!-
La vecchia allorà si rivoltò e disse:- Ah, è così? Ed io prego il cielo che tu non ti possa maritare se non trovi l'Omo morto!.- Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino.



venerdì 12 agosto 2011

SCARTEZZINI di Paolo Rossi

Come dice Zaratustra, nella vita, che tu cammini e ti muovi, o ti siedi e lo aspetti, prima o poi uno stronzo lo incontri. Il mio si chiama Furio Scartezzini, mi perseguita da una vita. E' una spia naturale... è uno che appena gli dici:- Sarti, Burgnjch, Facchetti...-, lui:- Bedin, Guarnieri, Picchi: son stati loro!- La moralità è strana, perchè... ho conosciuto tanta gente che si è rovinata... quanti ne ha rovinati Scartezzini, quanti... eppure vedete, la moralità è un fatto strano. C'è una storiella molto chiara: ci sono due carcerati, e uno dice all'altro: - Oddio, come sei finito qua dentro?-
-Ah, niente, ho ucciso una vecchietta per sedicimila lire...-
-Come mai?-
-Sai dovevo comprare l'eroina e...-
-Come hai iniziato?-
-Ma, niente, ho iniziato con una canna, poi sono passato alla marijuana, poi alla coca, poi sono arrivato all'eroina...è stato così...e tu, come sei finito qui dentro?
-Ah, niente, ho ucciso tre persone in una bisca...-
-E come hai iniziato?-
-Giocando a tombola in parrocchia...-
Continua

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi




mercoledì 10 agosto 2011

MUTA PER SETTE ANNI di Italo Calvino

C'era una volta padre madre e due d e una ragazza. Il padre faceva il viaggiatore e un giorno che era via i due bambini dissero alla madre: - Noi andiamo incontro al papà. - Disse la mamma: - Si, si, andate.
Arrivati al bosco, i bambini si fermarono a giocare . Di lì a poco vedono il padre da lontano, gli corrono incontro e gli s'attaccano alle gambe, dicendo: - Papà, papà mio, papà mio!
Il padre era di cattivo umore quel giorno, e dice:-Non fatemi arrabbiare! Andate via!- Ma i bambini non gli danno retta e continuano ad attaccarsi alle sue gambe. Invelenito com'era, il padre grida:- Maledetti, che il Diavolo vi porti!- In quel momento esce il Diavolo e li porta via tutti e due senza che il padre se ne accorga Leggila Tutta


da FIABE ITALIANE di Italo Calvino




lunedì 8 agosto 2011

PANTA REI tutto scorre di Luciano De Crescenzo

Guardo una foto di quando avevo sedici anni e ne guardo una d'oggi. Dio, come sono cambiato! Poi mi chiedo: ma quando è successo? Di notte? Mentre dormivo? E come mai il mattino dopo non me ne sono accorto? La verità è che cambiamo al rallentatore, attimo dopo attimo, cellula dopo cellula, come lancette dell'orologio che si muovono anche se nessuno le vede muoversi. Panta rei diceva Eraclito, tutto scorre, e con il tutto anche la vita passa senza che si possa far nulla per trattenerla. Sono voci e immagini che vengono dal passato. Si accavallano, si mischiano, si confondono, si spintonano l'un l'altra per paura di sparire per sempre in un blob senza capo né coda. Un po' di pazienza, prego: una alla volta per carità, e riuscirete tutte a parlare. La Visione Alchemica

da PANTA REI di Luciano De Crescenzo




domenica 7 agosto 2011

IL PRINCIPE GRANCHIO di Italo Calvino

Una volta c'era un pescatore che non riusciva mai a pescare abbastanza da comprare la polenta per la sua famiglia. Un giorno, tirando le reti sentì un peso da non poterlo sollevare, tira e tira ed era un granchio così grosso che non bastavano due occhi per vederlo tutto.
-Oh, che pesca ho fatto, stavolta! Potessi comprarmici la polenta per i miei bambini!-
Tornò a casa col granchio in spalla, e disse alla moglie di mettere la pentola al fuoco che sarebbe tornato con la polenta. Leggila tutta

da IL PRINCIPE GRANCHIO di Italo Calvino





CAZZO di Paolo Rossi

Buio.
Ehi, Paolo! Dove siamo? Siamo già sul palco?...fammi uscire, dai!...Se fosse per me...
Sono io il tuo vero cervello! Fammi uscire!

Luce: una pila illumina la patta di Paolo.


Hanno già acceso i fari?...Qui dentro c'è un buio tremendo...Dai, fammi uscire che qui si soffoca! Fammi prendere una boccata d'aria che qui si soffoca!...

Paolo si slaccia un bottone della patta.

Continua


da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi





sabato 6 agosto 2011

LE TRE VECCHIE di Italo Calvino

C'era una volta tre sorelle, giovani tutte e tre: una aveva sessantasette anni, l'altra settantacinque e la terza novantaquattro. Dunque queste ragazze avevano una casa con un bel terrazzino, e questo terrazzino in mezzo aveva un buco, per vedere la gente che passava in strada. Quella di novantaquattro anni vide passare un bel giovane; subito, prese il suo fazzolettino più fino e profumato e mentre il giovane passava sotto il terrazzino lo lasciò cadere. Tutta la fiaba

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino





venerdì 5 agosto 2011

IL DEVOTO DI SAN GIUSEPPE di Italo Calvino

C'era uno che era devoto di San Giuseppe e basta. A San Giuseppe diceva tutte le orazioni, a San Giuseppe accendeva il cero, per San Giuseppe faceva le elemosine, insomma non vedeva altro che San Giuseppe. Viene il giorno che muore e si presenta a San Pietro. San Pietro non voleva riceverlo, perché tutto quello che aveva fatto di buono nella vita era stato di pregare per San Giuseppe. Di buone azioni, niente; e il Signore e la Madonna e gli altri Santi, come se per lui non esistessero. Leggila tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino






giovedì 4 agosto 2011

HO VISTO di Paolo Rossi

Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte da un piatto di pesce persico in una pizzeria di viale Palmanova.

Ho visto giovani promettenti rovinati dalle buone compagnie; li ho visti rubare droghe per comprarsi l'autoradio.

Ho visto i teorici della coppia aperta devastati dagli spifferi!

Ho visto donne manifestare in piazza contro l'aborto e poi avere dei figli a cui piace Masini.

Altri brani del libro

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi







mercoledì 3 agosto 2011

UNA NOTTE IN UNA TAVERNA dramma in un atto per uomini di Lord Dunsany

L'azione si svolge in una taverna dello Yorkshire.
Scena: una stanza in una taverna dello Yorkshire. All'alzarsi del sipario Sniggers e Bill stanno chiaccherando. Il Damerino legge il giornale. Albert si siede un poco in disparte.


SNIGGERS: Cos'hai in mente lo vorrei proprio sapere.
BILL: Non so davvero.
SNIGGERS: E per quanto tempo ancora ci vuol trattenere qui?
BILL: Sono tre giorni che aspettiamo.
SNIGGERS: E non si è vista un'anima.
BILL: E ci è costato un buon penny, quando ha affittato la taverna.
Scopri di più

da IL PAESE DELLO YANN di Lord Dunsany



IL "BUREAU D'ECHANGE DE MAUX" di Lord Dunsany

Penso spesso al Bureau d'Echange de Maux e al vecchio straordinariamente malvagio che stava li. Si trovava in una viuzza di Parigi, con la porta d'ingresso inquadrata da tre travi in legno marrone, la superiore sovrapposta alle altre due a formare una pi grca, e il resto dipinto di grigio; una casa assai più bassa e stretta di quelle accanto e infinitamente più strana; una casa che colpiva la fantasia.

da Il PAESE DELLO YANN di Lord Dunsany

Il "Bureau" in lingua originale



lunedì 1 agosto 2011

I MENDICANTI di Lord Dunsany

Scendevo per Piccadilly, non molto tempo fa, ricordando ninnenanne e rimpiangendo antiche ballate. Vedendo i bottegai andare e venire con le loro bluse e i loro berretti neri, ricordai il verso, antico negli animali della poesia infantile:
I mercanti di Londra
van vestiti di scarlatto
.
Tutte le strade erano così poco romantiche, così spaventose! Nulla si poteva fare per esse, pensai, nulla. Una Biografia

da IL PAESE DELLO YANN di Lord Dunsany





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