Cookies Alert



Questo Blog Contiene Cookies anche di terze parti su cui non si ha possibilità di operare. Te lo diciamo solo per romperti i coglioni, tanto l'alternativa sarebbe disdire internet e tornare al 1993.

martedì 28 giugno 2016

1-A

-Quella sì- disse il signor Green in tono definitivo -che è stata una vera guerra!-
Il signor Green, che era stato sergente nella Seconda Guerra Mondiale, appoggiò il rastrello alla parete, appena dentro la porta del garage.
-Anche questa, probabilmente, è abbastanza vera, per quanto ne so io- ribatté Bruce Berwyn, senza troppa convinzione.

da LA SIGNORA DEGLI SCARAFAGGI di Thomas Michael Dish






lunedì 27 giugno 2016

L'INTRUSA

Secondo libro dei Re, 1, 26

Dicono (il che è improbabile) che la storia sia stata riferita da Eduardo, il minore dei Nelson, durante la veglia funebre di Cristian, il maggiore, che morì di morte naturale intorno al 1890, nel distretto di Moròn. Quel che è certo è che qualcuno la sentì da qualcuno, nel corso di quella lunga notte perduta, tra un mate e l'altro, e la ripeté a Santiango Dabove, dal quale l'ho saputa. Il Secondo Libro Dei Re

da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges








domenica 26 giugno 2016

MAC Vs DOS

Non si è mai riflettuto abbastanza sulla nuova lotta di religione che sta sotterraneamente modificando il mondo contemporaneo.
Il fatto è che ormai il mondo si divide tra utenti del computer Macintosh e utenti dei computer compatibili col sistema operativo Ms-Dos. E' mia profonda persuasione che il Macintosh sia cattolico e il Dos protestante. Continua

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco




sabato 25 giugno 2016

L'ORSACCHIOTTO DEL PROFESSORE

- Dormi!- disse il mostro.
Parla al suo orecchio, con le piccole labbra stranamente contorte entro le pieghe della carne, perché la sua bocca era piena di sangue.
-Non voglio dormire ora. Sto sognando - disse Geremia. -Quando dormo tutti i miei sogni se ne vanno... oppure sono dei falsi sogni, e invece, adesso, sto vivendo un sogno reale.
-Che cosa stai sognando ora?- domandò il mostro.
-Sto sognando che sono cresciuto...
-Sì, più di due metri e molto grasso!- rispose il mostro, scettico. su Wikiquote

diTheodore Sturgeon da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aa vv






giovedì 23 giugno 2016

LA VASCA AZZURRA

Una stanza al pianterreno d'una villetta. In alto, lungo le pareti, corre un fregio raffigurante un pescatore con un mucchio di reti ai piedi e un bastimento su di un mare violaceo, un pescatore con un mucchio di reti ai piedi e così via. A un certo punto le immagini del fregio si sovrappongono: là si vede mezzo pescatore soltanto, con ai piedi mezzo mucchio di reti bagnate, ammassate contro mezzo bastimento, che solca il mare violaceo. Continua

da RACCONTI DELL'ETA' DEL JAZZ di Francis Scott Fitzgerald




mercoledì 22 giugno 2016

L'UOMO CHE VENIVA DAL FUTURO di Wilson Tucker

1
L'uomo anziano, chino su una scrivania, calò rabbiosamente il pugno su un fascio di cianografie e, spinta indietro la sedia, si mise a camminare su e giù per la stanza a gran passi. Era una notte fosca e piovosa di un martedì, e in lontananza si sentiva brontolare il tuono. L'uomo si avvicinò alla finestra e alzò lo sguardo al cielo nero, per riabbassarlo poi sulle sparse della città. Poco dopo si staccò dalla finestra e tornò a sedersi alla scrivania, lisciandosi distrattamente i lunghi baffi non più di moda che gli incorniciavano la bocca. John Titor

da L'UOMO CHE VENIVA DAL FUTURO di Wilson Tucker




IL CANE CHE HA VISTO DIO

Per pura malignità, il vecchio Spirito, ricco fornaio del paese di Tis, lasciò in eredità il suo patrimonio al nipote Defendente Sapori con una condizione: per cinque anni, ogni mattina egli doveva distribuire ai poveri, località pubblica, cinquanta chilogrammi di pane fresco. All'idea che il massiccio nipote, miscredente e bestemmiatore tra i primi in un paese di scomunicati, si dedicasse sotto gli sguardi della gente a un'opera cosiddetta di bene, a questa idea lo zio doveva essersi fatto, anche prima di morire, molte risate clandestine. Percorsi Educativi

da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati






lunedì 20 giugno 2016

SILENZIO Favola

Dormono le cime delle montagne
 E le valli, le rupi, le caverne, sono mute.
Alcmane

-Ascoltami- disse il Demonio, posandomi la mano sulla testa.
-Il luogo di cui ti parlo è una lugubre regione della Libia, sulle rive del fiume Zaira, e non conosce riposo, né silenzio.
Le acque del fiume sono d'un malato color zafferano; e non scorrono verso il mare ma in eterno si muovono sotto l'occhio rosso del sole, in un tumultuoso, convulso orgoglio. Su entrambi i lati di questo fiume, dal fondo melmoso, si estendono miglia e miglia d'un pallido deserto di gigantesche ninfee. Continua

da RACCONTI DEL TERRORE di Edgar Allan Poe




domenica 19 giugno 2016

IL GIORNO CHE L'AMERICA SI SVEGLIO' SENZA PIEDI

Un mattino, i piedi dell'America non ci furono più. Era successo di notte, all'improvviso. Uomini, donne, persino i neonati, svegliandosi, scoprirono che le loro estremità "podali", come nel XX secolo le aveva definite Fats Waller nella sua splendida registrazione di Your Feet's Too Big ( I tuoi piedi sono troppo grossi), mancavano. Erano tutti privi di piedi. Androidi A Rotelle

di Paul Darcy Boles da IL PUNTO NERO di aavv






sabato 18 giugno 2016

PROLOGO

Gli ultimi racconti di Kipling furono non meno labirintici e angosciosi di quelli di Kafka o di James, ai quali sono senz'altro superiori; ma nel 1185 a Lahore, aveva intrapreso una serie di narrazioni brevi, scritte in maniera lineare, che avrebbe riunito nel 1890. Non pochi -In the House of Suddhoo, Beyond the Pale, The Gate of the Hundred Sorrows- sono laconici capolavori: a volte ho pensato che ciò che ha concepito e realizzato un ragazzo geniale può essere imitato senza immodestia da un uomo alle soglie della vecchiaia, che conosce il mestiere. Il frutto di tale riflessione è questo volume che i miei lettori giudicheranno.

da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges




giovedì 16 giugno 2016

L'ALTRA PROVIDENCE di Howard Phillips Lovecraft

(A Frank Belknap Long, 23 aprile 1926)

Giovedì ho fatto una passeggiata crepuscolo-serale, un pellegrinaggio machenesco in quartieri poveri e periferici, alla ricerca di mistero e orrore... e ho scoperto molte cose nuove, impressionanti e terribili. E' stupefacente l'abbondanza di viuzze nascoste, intricate e oscure, e di zone sorprendenti, che possiede Providence. Continua

da L'IDOLO SENZA NOME di Howard Phillips Lovecraft





martedì 14 giugno 2016

ICARO

14 giugno 1968

Sono entrato oggi nella clinica Casa Azzurra per subire un'operazione. Nonostante tutte le ipocrisie del caso, so benissimo che sarà un'operazione molto grave, tanto grave che probabilmente è inutile.
Benché io non l'abbia mai detto a nessuno, mia moglie, i miei figli, i medici intuiscono ciò che penso e si sforzano in tutti i modi di tranquillizzarmi. Ridono, scherzano, parlano di cose piacevoli e frivole, fanno progetti a lungo termine. C'è in vista una crociera, un viaggio in Bretagna, una partita di caccia in Stiria. La mia completa guarigione è scontata in partenza. DinoBuzzati.it

da LE NOTTI DIFFICILI di Dino Buzzati


lunedì 13 giugno 2016

LINDA, DANIEL E SPIKE

-Per lo più, sai, gli uomini sono troppo stupidi- spiegò Linda al suo amico immaginario Daniel, mentre passeggiavano per Central Park. Non si poteva dire che fosse una bella ragazza. Aveva il naso decisamente troppo grosso e, parlando, aveva un modo spiacevole di sottolineare certe parole con voce stridente ed enfasi inutile. Era sera, una fresca sera d'estate, e Linda aveva permesso a Daniel di tenerla per mano.

da LA SIGNORA DEGLI SCARAFAGGI di Thomas Michael Dish





domenica 12 giugno 2016

LA CASA DI MAPUHI

Nonostante la pesantezza della sua lingua goffa, l'Aorai manovrava facilmente  nella brezza leggera, e il suo capitano la conduceva ben avanti prima di virare, appena fuori dal risucchio. L'atollo di Hikuero si stendeva basso nell'acqua, un cerchio di sabbia fine di corallo largo un centinaio di metri, con una circonferenza di venti miglia, emergente di un metro, un metro e mezzo dal limite lontano dell'alta marea.

da LE MORTI CONCENTRICHE di Jack London






giovedì 9 giugno 2016

IL CORPO E IL SANGUE DI EYMERICH

1. CONTAMINAZIONE

Il Falco Notturno si accostò alla porta dell'Antro Interno e tracciò un cerchio con l'unghia del pollice. Si aprì subito uno spioncino e apparve un occhio torvo.
-Chi sei?- chiese il Klexter con voce acuta.
Invece di rispondere, il Falco Notturno fece un breve sibilo con le labbra
-Parola d'ordine?- chiese il Klexter.
-Supremazia.-
-Potete entrare.-
Il gruppetto guidato dal Falco penetrò in fila indiana nella sala centrale della Klaverna, già affollata all'inverosimile. Continua

da IL CORPO E IL SANGUE DI EYMERICH di Valerio Evangelisti





domenica 5 giugno 2016

LA DOMENICA CHE NON ANDAMMO DA LEMON'S

Mio zio Ross conobbe Belinda durante lo svolgimento delle sue mansioni di funzionario delle Poste. Io non ero presente in quel momento (la mia presenza in questa storia è marginale, una specie di silenzioso coro greco) ma sapendo come zio Ross distribuiva la posta, posso immaginare benissimo come accadde. Lui stava dietro al suo sportello, in quel freddo antro odoroso di colla e inchiostro, e da lì distribuiva lettere e stampati ai destinatari troppo impazienti per aspettare che la posta venisse lasciata nelle loro cassette.

di Paul Darcy Boles da IL PUNTO NERO di Autori Vari








venerdì 3 giugno 2016

COME BUTTAR VIA MEZZO WINDOWS

E' rarissimo che negli Stati Uniti (salvo che non si tratti di un seminario in una istituzione estremamente specializzata) qualcuno vi parli del problema televisivo. Nessun giornalista vi domanderà mai che cosa pensate del predominio della televisione nella vita contemporanea, nessun giornale dedicherà riflessioni preoccupate all'argomento. Continua

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco




giovedì 2 giugno 2016

SACRIFICABILE

L'uomo uscì sotto il porticato di casa per vedere come si presentava la giornata. Era bella e fredda; la rugiada ricopriva il prato rasato. Si abbottonò il cappotto e si mise le mani in tasca. Mentre l'uomo scendeva i gradini, due bruchi che aspettavano vicino alla cassetta della posta, vedendolo, furono percorsi da un fremito.
-Ecco che se ne va- disse il primo.
-Scrivilo nel tuo rapporto.
La Giornata di uno Scrutatore

dI Philip Kindred Dick da MOSTRI DEL CIELO E DELLA TERRA di aavv




Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...