da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick Dick e il cinema
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giovedì 30 agosto 2012
STABILITA'
Robert Benton aprì lentamente le ali, le battè diverse volte, e decollò maestosamente dal tetto verso le tenebre. Venne immediatamente inghiottito dalla sera. Sotto di lui, centinaia di minuscoli puntini di luce si accesero su altri tetti, dai quali altre persone si stavano levando in volo. Un baliore viola lo sfiorò, poi svanì nel nero. Ma Benton era in preda a uno stato d'animo diverso, e l'idea delle corse notturne non lo attraeva.
da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick Dick e il cinema
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mercoledì 29 agosto 2012
ERBABIANCA
Si conta e si racconta a lorsignori che c'era una volta e c'era un Re e una Regina. La Regina ogni figlio che faceva era femmina. Il Re, che desiderava un maschio, s'arrabbio e disse:-Se fai un'altra femmina, te l'ammazzo.
La povera moglie, angustiata, finì per mettere al mondo proprio un'altra femmina, ma così bella come non se n'erano mai viste. Per timore che il marito gliel'ammazzasse, disse alla comare:-Se la prenda vossignoria, questa creatura, e ne faccia quel che meglio crede.-
Fiabe Palermitane in PDF
La povera moglie, angustiata, finì per mettere al mondo proprio un'altra femmina, ma così bella come non se n'erano mai viste. Per timore che il marito gliel'ammazzasse, disse alla comare:-Se la prenda vossignoria, questa creatura, e ne faccia quel che meglio crede.-
Fiabe Palermitane in PDF
martedì 28 agosto 2012
L'EROE
Nella mia vita avventurosa, signori m'è capitato anche di vivere per due giorni clandestinamente nel forte di Alcantares. Non al tempo del famoso assedio, ché sarebbe stato abbastanza normale anche se tutt'altro che comodo. Dal quale assedio, peraltro, e delle vicende ad esso connesse, io, che ho l'imperdonabile torto di vivere sempre fra le nuvole, non sapevo addirittura niente. Leggine ancora
da L'EROE di Achille Campanile Una recensione
da L'EROE di Achille Campanile Una recensione
lunedì 27 agosto 2012
LA CITTA' DELLE VETRINE
Le signore custodiscono, nel segreto del cuore, il sogno d'una loro città. E' una città fatta tutta di piccole strade tortuose e strette, fiancheggiate da vetrine scintillanti. In questa città non si sente che il rumore di passi; i tram, le automobili e le carrozze vi sono sconosciuti; vi si può circolare, tranquillamente, attraversare le strade senza pericolo d'essere investiti e fermarsi quando piaccia... Le Vetrine Luogo della Città
da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile
da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile
domenica 26 agosto 2012
MA CHE COS'E' QUESTO OCEANO DI LUCE
Ma che cos'è quest'oceano di luce che empie il cielo e d'ogni parte i nostri corpi circonda? Ci accorgiamo che esiste per i piccoli pallini, che ci fanno conoscere la luce, più piccoli del naso, degli orecchi, del palato, che ci fanno conoscere gli odori, i suoni, i sapori. Altri universi
da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile
LA SPOSA CHE VIVEVA DI VENTO
C'era a Messina un Principe ricco quanto avaro, che faceva apparecchiare due volte al giorno con una fetta di pane, una fetta di soppressa sottile come un'ostia e un bicchiere d'acqua. Teneva solo un cameriere, e gli dava due tarì al giorno, un uovo e tanto pane quanto bastava per inzupparlo nell'uovo.
Così succedeva che nessun cameriere resisteva con lui più di una settimana; dopo pochi giorni si licenziavano tutti. Leggila tutta
da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
Così succedeva che nessun cameriere resisteva con lui più di una settimana; dopo pochi giorni si licenziavano tutti. Leggila tutta
da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
sabato 25 agosto 2012
IL BALALICCHI CON LA ROGNA
Un pescatore aveva un figlio bambino, che quando lo vedeva entrare in barca diceva:- Padre, prendimi con te. E il pescatore:- No, ché uò venire la tempesta.
E se c'era bonaccia:- No, ché può venire il pescecane.
E se non era stagione di pescecani:- No, ché la barca può affondare.
Così lo tenne buono fino a nove anni, ma a quell'età non ci fu verso. Dovette portarlo con sé a pescare in mezzo al mare. Leggila tutta
da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
E se c'era bonaccia:- No, ché può venire il pescecane.
E se non era stagione di pescecani:- No, ché la barca può affondare.
Così lo tenne buono fino a nove anni, ma a quell'età non ci fu verso. Dovette portarlo con sé a pescare in mezzo al mare. Leggila tutta
da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
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