C'era a Messina un Principe ricco quanto avaro, che faceva apparecchiare due volte al giorno con una fetta di pane, una fetta di soppressa sottile come un'ostia e un bicchiere d'acqua. Teneva solo un cameriere, e gli dava due tarì al giorno, un uovo e tanto pane quanto bastava per inzupparlo nell'uovo.
Così succedeva che nessun cameriere resisteva con lui più di una settimana; dopo pochi giorni si licenziavano tutti.
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da FIABE ITALIANE di Italo Calvino
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