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lunedì 30 aprile 2012

L'OCCHIO DELLA SIBILLA

Come riesce la nostra antica Repubblica Romana a salvaguardarsi da chi vorrebbe distruggerla? Noi Romani, per quanto semplici mortali tra altri mortali, ci affidiamo all'aiuto di esseri enormemente superiori a noi. Queste sagge e premurose entità, originate da mondi a noi ignoti, sono pronte ad assistere la Repubblica quando è in pericolo. Quando non è in pericolo, scompaiono alla vista, per poi tornare quando abbiamo bisogno di loro.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K Dick    Leggi un saggio


domenica 29 aprile 2012

TEMPONAUTI

Esausto, Addison Doug arrancava su per il lungo sentiero di gradini di legno sintetico, un passo alla volta, la testa china, movendosi come se provasse un'autentica sofferenza fisica. La ragazza lo osservava, desiderando di aiutarlo, soffrendo intimamente nel notare quanto apparisse logoro e infelice, ma al tempo stesso rallegrandosi  per il solo fatto di vederlo là. Avanti e avanti, verso di lei, senza mai guardare in su, procedendo come un sonnambulo...

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 4 di Philip K. Dick      Su wikiquote


sabato 28 aprile 2012

POMPIERI

Annunziate dallo strido monotono petulante e ansioso che le precede e le segue - uno strido che la notte diventa semplicemente lugubre - sono passate come saette prima una poi un'altra, quindi una terza autopompa rosse fiammanti con sopra le scale elmi stivaloni corde e pompieri.
Ecco una professione che avrei fatto volentieri. Il pompiere. Per capirlo, bisogna aver visto arrivare i pompieri durante un incendio di notte.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile   I pompieri in Belgio





venerdì 27 aprile 2012

COMARE VOLPE E COMPARE LUPO

C'era una volta una volpe e un lupo che si dicevano comare e compare, e fecero il patto di dividere tutto quello che riuscivano a prendere. Il lupo fiutando in giro, sentì una ventata d'odor di pecora, e disse alla volpe:- Comare, vado a dare un'occhiata per queste campagne, se per caso non s'incontra qualche gregge. Andò e piombò nel bel mezzo d'un gregge.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino     Leggila tutta

giovedì 26 aprile 2012

LA PRIMA SPADA E L'ULTIMA SCOPA

C'erano una volta due mercanti, che stavano dirimpetto all'altro. Uno aveva sette figli maschi e l'altro sette figlie femmine. Quello dei sette figli maschi, ogni mattino quando apriva il balcone e salutava quello delle sette figlie femmine, gli diceva:- Buongiorno, mercante dalle sette scope.- E l'altro ci restava male ogni volta; si ritirava in casa e si metteva a piangere di rabbia. La moglie a vederlo così ne aveva pena, e ogni volta gli domandava cosa avesse, ma il marito, zitto, e piangeva.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino    Leggila tutta

mercoledì 25 aprile 2012

LE PRE-PERSONE

Walter stava giocando a nascondino quando vide il furgone bianco al di là della macchia di cipressi, e capì subito cos'era. Pensò: E' il furgone dell'aborto. E' venuto a prendere qualche bambino per un aborto post-partum. E forse", pensò, "l'hanno chiamato i miei genitori per me." Corse a nascondersi tra i cespugli di more.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol.4  di Philip K. Dick   Leggilo Tutto


martedì 24 aprile 2012

CADBURY, IL CASTORO SCARSO

C'era una volta, tanto tempo fa, prima che fosse inventato il denaro, un certo castoro maschio di nome Cadbury. Viveva in una misera diga che aveva costruito con i propri denti e le proprie zampe. Si guadagnava da vivere rosicchiando cespugli , alberi e altra vegetazione che scambiava con fiches da poker di diversi colori. Le fiches azzurre erano quelle che preferiva, ma gli arrivavano di rado, in genere solo come  ricompensa per un lavoro di rosicchiatura particolarmente pesante.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 4 di Philip K. Dick   Una scheda su Dick


lunedì 23 aprile 2012

QUELLI CHE VANNO A LETTO

Si parla d'una particolare forma di magnetismo: l'attrazione che alcuni oggetti inanimati esercitano sugli esseri umani. Per me trovo che la teoria ha del vero. Uno degli oggetti che esercitano quest'attrazione-a quanto ho osservato. è il letto. Vedo infatti, ogni sera, moltissime persone che percorrono lunghi tratti di strada a piedi, in tram, in vettura, o in automobile, tutte in direzione di letti. Leggilo Tutto

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile




LE FORMICHE ELETTRICHE

Alle quattro e un quarto del pomeriggio, T.S.T. Garson Poole si svegliò, si rese conto di essere in un lettodi ospedale in una stanza a tre letti, e si accorse di altre due cose ancora: che gli mancava la mano destra e che non sentiva dolore. "Devono avermi dato un forte analgesico" si disse, fissando la parete di fronte. Dalla finestra poteva vedere il centro degli affari di New York.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol.4 di Philip K. Dick   Leggilo qui


IL RACCONTO CHE METTE FINE A TUTTI I RACCONTI

In una società devastata dal conflitto atomico le giovani donne vanno a uno zoo futuristico e hanno rapporti sessuali con svariate forme di vita deformi e non umane tenute in gabbia.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol.4 di Philip K. Dick  il Blog di Urania


giovedì 19 aprile 2012

BLOB AMBRA

"Io non sono mai stanca e mai brutta. Eh si! Sono sempre io, no? Ambra c'è!"

da BLOB AMBRA di Marco Giusti e Alberto Piccinini

Una biografia di Ambra


martedì 17 aprile 2012

LEGATURA IN PELLE

L'anziano e irritabile direttore della casa editrice Obelisk disse:- Non voglio vederlo, signorina Handy. Il tempo è già in tipografia; se c'è un errore, non possiamo farci niente, ormai.
-Ma signor Masters- disse la signorina Handy -è un errore enorme. Ammesso che abbia ragione. Il signor Brandice dice che il senso è stato completamente...

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 4 di Philip K. Dick    Scheda del libro


domenica 15 aprile 2012

CANDELE, FAVILLE E OCCHI DI GATTO

In certe case non si vedeva nemmeno il lume a gas, o a petrolio, o la lucerna a olio. Ma la fiammella d'una candela brillava appena nelle tenebre d'una stanza quasi nuda. In altre case non c'era nemmeno una candela e si vedeva una bambinella che, nella cucina buia, all'ora di preparar la cena, sventolava per accendere il fuoco. E quelle faville che dal fornello scappavano su per la cappa del camino erano tutta l'illuminazione della casa. Al massimo, a far luce, c'erano, in più, i due puntolini fosforescenti degli occhi d'un gatto.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile  Un blog!



sabato 14 aprile 2012

FANALI A GAS

I lumi a gas, in questa vecchia strada, avevano una luce soave e malinconica. Li ricordo agli angoli. Che pace! Che tempi lontani! All'Avemaria girava il lampionaio con la lunga pertica sulla spalla. Si fermava a ogni fanale e, per mezzo di quella pertica, l'accendeva. Lo vedevo apparire, passare e dileguarsi verso le tenebre, lasciando la luce dietro di sé.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile   Su Google Libri



venerdì 13 aprile 2012

LUMI A PETROLIO

L'accensione delle lampade ad arco sulle strade avviene, direi, con un tonfo silenzioso.

Quanti tipi di illuminazione ho visto succedersi in questa vecchia strada! Rammento, da ragazzo, il lume a petrolio. Si accendeva nelle case quando era già buio e i famigliari, raccolti in una stanza, continuavano a conversare, senza quasi vedersi in volto.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile   Su Google Libri




giovedì 12 aprile 2012

LE OSSA DEL MORO

Un Re vedovo con un figlio si risposò e poi morì. Il figlio restò con la matrigna, che non se ne curava né poco né tanto, perché voleva bene a un moro e non vedeva che per i suoi occhi. Il figlio del Re, fedele alla memoria di suo padre, prese ad odiare il moro. Andò a caccia con lui, l'uccise, e lo sotterrò in mezzo al bosco.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino   Leggilo su Google Libri


mercoledì 11 aprile 2012

IL SORCIO DI PALAZZO E IL SORCIO D'ORTO

Un sorcio, mentre stava rosicando una forma di cacio in dispensa, si prese un così brutto spavento dal gatto di casa che, senza saper neanche lui come, si ritrovò in mezzo all'orto.
Si nascose sotto una pianta d'insalata e cominciò a pensare. pensa e ripensa si ricordò che la buonanima di suo padre gli aveva parlato una volta d'un suo compare sorcio campagnolo, che abtava nell'orto sotto un fico.
E gira e rigira, trovò la tana ed entrò.   Leggila tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 10 aprile 2012

LA FEDE DEI NOSTRI PADRI

Per le strade di Hanoi s'imbatté in un venditore ambulante senza gambe, che viaggiava su una carrozzella di legno e chiamava con voce stridula ogni passante. Chien rallentò il passo, l'ascoltò, ma non si fermò; l'affare che l'aspettava al Ministero dei Manufatti Culturali gli riaffiorò alla mente deviandogli l'attenzione: fu come se si trovasse solo, come se intorno a lui quelle biciclette, quei motorini, quelle potenti moto a reazione fossero scomparsi. E allo stesso modo, anche il venditore senza gambe gli sembrava non esistere.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol.4 di Philip K. Dick    Dove trovarlo

lunedì 9 aprile 2012

PARTITA DI RITORNO

Non era un normale casinò. E questo poneva un problema speciale, alla polizia di Los Angeles. Gli alieni che avevano impiantato il casinò avevano sistemato la loro gigantesca nave proprio sopra i tavoli da gioco, cosicchè, in caso di irruzione, i jet avrebbero distrutto i tavoli. Un metodo efficiente, pensò il commissario Joseph Timbane, di malumore. Con un sol colpo, gli alieni avrebbero lasciato la terra e distrutto tutte le prove della loro attività.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 4 di Philip K. Dick   Un saggio su Dick


domenica 8 aprile 2012

IL SUO APPUNTAMENTO E' FISSATO PER IERI

La luce del sole salì in cielo e una penetrante voce metallica annunciò:- D'accordo, Leher. E' ora di alzarsi e fare vedere a tutti chi sei e cosa sei pace di fare. Grande uomo, quel Nielhs Leher. Lo dicono tutti. Io sento le voci che girano. Grande uomo, grande talento, grande lavoro. Molto ammirato dal grande pubblico. Adesso sei sveglio?
Leher dal letto, rispose: Si. - Sedette, spedì nell'oblìo la sveglia sul comodino dalla voce acuta. - Buongiorno - disse all'appartamento muto. - Io ho dormito ben. Spero anche tu.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol. 4 di Philip K. Dick  Lo trovi qui


sabato 7 aprile 2012

LOCUSTE

Si uccise lanciandosi contro una sega circolare. La tv era sul posto e riprese l'avvenimento. Il filmato fu mandato in onda a spezzoni.

da LOCUSTE di Daniele Luttazzi    Su Aforismario




venerdì 6 aprile 2012

GUIDA A CRODA

CRODA
superficie: quadrata
popolazione: normale
moneta: "gianni" crodese
lingua ufficiale: crodese
capitale: Croda

CRODA-Dov'è e come la si raggiunge.

Croda è un tipico paese modello dell'Est Europeo. Confina, per una miracolosa combinazione geografica, con tutte le altre nazioni dell'Est e, per un'altrettanto miracolosa combinazione, la si raggiunge senza attraversare nessuna delle nazioni confinati. Com'è possibile? Potrete scoprirlo da soli partecipando asd una delle numerose gite a Croda, di cui viene fatta ampia descrizione e pubblicità nell'ultimo capitolo di questa guida turistica.

da GUIDA A CRODA dei Gemelli Riggeri   Guarda il video



giovedì 5 aprile 2012

CENT'ANNI DI SOLITUDINE

Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case d'argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle con un dito.

da CENT'ANNI DI SOLITUDINE di Gabriel Garcia Marquez  Ascoltalo in podcast

mercoledì 4 aprile 2012

BALLATA DEI POLTRONI

E' notte, è notte! S'accendano i fuochi, è notte! Anche oggi gliel'abbiamo fatta! Siamo salvi; ci hanno maltrattato, urtato, spinto, ma ora è notte e tutto si rimanda a domani. Fra poco si anderà a letto. Si accendano i lumi nelle case, si chiudano le porte. Raccogliamoci intorno alle candide tovaglie della cena, davanti ai bicchieri e alle posate scintillanti. E poi, fateci dormire. Oh, fateci dormire.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile    Leggilo con Kindle




martedì 3 aprile 2012

LA BOREA E IL FAVONIO

Una volta alla Borea venne voglia di prender marito. Andò dal Favonio e gli disse:- Don Favonio, vuoi essere il mio sposo?- Il Favonio era un tipo attaccato ai quattrini e le donne non gli andavano a genio. Così, senza tanti complimenti, le disse:- No, Donna Borea, perché non hai neanche un soldo di dote.
La Borea punta sul vivo, si mise a soffiare con tutte le sue forze, senza fermarsi un minuto, col rischio di farsi scoppiare i polmoni.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino   La trovi qui

lunedì 2 aprile 2012

PESCE LUCENTE

C'era un buon vecchio, cui erano morti i figli e non sapeva come campare, lui e sua moglie, anch'essa vecchia e malandata. Andava tutti i giorni a far legna nel bosco e vendeva la fascina per comprare il pane, se non non mangiava. Un giorno mentre andava pel bosco lamentandosi, gli si fece incontro un signore dalla lunga barba, e gli disse:- So tutte tue le pene, e voglio aiutarti. Ecco una borsa con cento ducati. Il vecchio prese la borsa e svenne. Quando si riebbe, quel signore era scomparso.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino  Leggila Tutta

domenica 1 aprile 2012

TEOLOGIA PER COMPUTER

Il sonno svanì. Colpito da un fiotto di luce bianca, artificiale, lui strizzò le palpebre. La luce proveniva da tre anelli che stavano in posizione fissa sopra il letto, a mezza strada dal soffitto.
-Scusi se l'abbiamo svegliata, signor Stafford - disse la voce di un uomo.
Giungeva da dietro la luce. -Lei è Joseph Stafford, esatto?- Poi, rivolgendosi a un'altra persona invisibile la voce continuò: -Sarebbe un grosso peccato svegliare qualcun'altro. Qualcuno che non c'entra.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 4 di Philip K. Dick  Una recensione


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