Giunsi a sera nella piccola stazione di T., una costruzione triste e appartata che ospitava un unico binario, in uno spiazzo ingombro di fossili metallici, tra cui una locomotiva preistorica abitata da randagi bipedi e quadrupedi.
All'interno della stazione c'erano quattro lunghe panche, un tabellone degli orari, una biglietteria chiusa.
Ero l'unico viaggiatore.
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da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni
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