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domenica 30 agosto 2015

LA STORIA vol. 10 dalle Grandi Rivoluzioni alla Restaurazione

TRA RIVOLUZIONI E RESTAURAZIONE: IL QUADRO STORICO

Nell'ultimo quarto del sc. XVIII due rivolgimenti politici scuotono le fondamenta dell'antico regime: la Rivoluzione francese e quella americana. Di entrambi la storiografia contemporanea ha spesso sottolineato il valore universale, che trascenderebbe le specifiche realtà nazionali così da rendere quegli eventi fondativi del moderno mondo occidentale. Coerentemente con tale prospettiva, alcuni storici le hanno messe in relazione tra loro parlando di "Rivoluzioni Atlantiche": tappe fondamentali e correlate di un unico processo sfociato nella democratizzazione della vita politica e nell'affermazione dei valori liberali dell'Occidente. La Restaurazione

da LA STORIA vol. 10 di Autori Vari

giovedì 27 agosto 2015

DERRICK, O LA PASSIONE DELLA MEDIOCRITA'

Le storie televisive dell'ispettore Derrick sono molto seguite. A lume di buon senso critico, non ci sarebbero ragioni per cui Derrick dovrebbe piacere. Il protagonista ha lo sguardo acquoso, il sorriso triste di un vedovo sin dalla nascita, veste male con cravatte orribili, come del resto anche i suoi comprimari; gli interni avrebbero piombato lo scomparso Aiazzone in un inguaribile sconforto, e gli esterni sono quanto di peggio la Baviera può offrire (e dire che avrebbe di meglio). Continua

da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco


domenica 23 agosto 2015

BILLY BUDD IL MARINAIO

Capitolo primo

Al tempo in cui non c'erano ancora le navi a vapore, o perlomeno allora più frequentemente che ai giorni nostri, chi se ne andasse a zonzo lungo le banchine di un qualsiasi porto di mare importante si sarebbe di quando in quando trovato attratto d'improvviso da un gruppo di marinai di mercantili in abiti da festa, a terra in libera uscita. In certe occasioni affiancavano, o piuttosto a mo' di guardia del corpo davvero circondavano, qualche figura superiore della loro stessa categoria, che si muoveva insieme a loro come Aldebaran tra le luci minori della sua costellazione. Continua

da BILLY BUDD IL MARINAIO di Herman Melville



lunedì 17 agosto 2015

ANTOLOGIA DI SPOON RIVER

La Collina

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, il beone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

Uno morì con una febbre,
uno fu arso in una miniera,
uno fu ucciso in una zuffa,
uno morì in una prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per mogli e figli -
Tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.
Leggila Tutta

da ANTOLOGIA DI SPOON RIVER di Edgar Lee Masters


sabato 15 agosto 2015

QUEST'ASCIA E' IL MIO SCETTRO

1
-A mezzanotte il re morirà!-
Colui che aveva parlato era alto, magro, di colorito scuro. Una cicatrice ricurva che partiva dalle labbra gli dava un aspetto insolitamente sinistro. Gli ascoltatori annuirono, con gli occhi scintillanti. Erano quattro: un grassone basso dagli occhi timidi, la mascella debole, gli occhi sporgenti in un'aria di perenne curiosità; un gigante cupo, peloso e primitivo; uno spilungone nervoso vestito da giullare, con negli occhi azzurri un lampo di luce che rasentava la follia; e un nano robusto, dalle spalle anormalmente larghe e dalle braccia lunghe. Una Recensione

da IL CICLO DI KULL DI VALUSIA di Robert Ervin Howard


giovedì 13 agosto 2015

IL T'AO-T'IEB

I poeti e la mitologia lo ignorano; ma tutti qualche volta l'abbiamo scoperto, nello spigolo di un capitello o al centro di un fregio, e abbiamo provato un leggerissimo disgusto. Il cane che custodiva le greggi del trimorfo Gerione aveva due teste e un corpo, e felicemente Ercole lo uccise; il t'ao-t'ieh inverte questo procedimento ed è più orribile, perché la smisurata testa proietta un corpo a destra e un altro a sinistra. I Prologhi di Borges

da MANUALE DI ZOOLOGIA FANTASTICA di Jorge Luis Borges


martedì 11 agosto 2015

INVENZIONI

L'Ospedale Malato

Come entrai nella clinica Ophelia - all'indomani mi avrebbero portato via la cistifellea - il portiere mi accompagnò allo studio del medico di turno. Era costui un uomo sui quaranta, magro e pallido. Si levò dalla poltrona togliendosi di bocca un termometro. "Mi scusi, sa? Ma ho quasi trentanove di febbre." "Influenza?" "Eh, chi lo sa..." Continua

da LE NOTTI DIFFICILI di Dino Buzzati


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