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giovedì 21 gennaio 2016

I FIGLI DELLA NOTTE

Eravamo - ricordo - in sei, nel bizzarro studio di Conrad, pieno di strane vestigia proveniente da tutto il mondo. Vi erano lunghi scaffali colmi di libri che andavano dall'edizione Mandrake Press di Boccaccio fino a un Missale Romanum, rilegato in quercia e stampato a Venezia nel 1740.
Clemants e il Professor Kirowan si erano appena lasciati in una polemica antropologica alquanto stizzosa. Clemants sosteneva la teoria di una razza alpina distinta e separata, mentre il Professore affermava che questa  cosiddetta razza era solo una deviazione di un originale ceppo ariano, forse una mescolanza tra le razze meridionali o mediterranee e quella nordica.

da IL CICLO DI JAMES ALLISON di Robert Ervin Howard


sabato 16 gennaio 2016

L'INCONTRO NEL BAR PRIVATO

Il signor Dyson meditava spesso, nei momenti più impensati, sul singolare racconto che aveva ascoltato al Café de la Touraine. Innanzi tutto, nutriva la profonda convinzione che la verità fosse sparsa con mano troppo avara nell'interessante storia del signor Smith; in secondo luogo, era innegabile la profonda agitazione del narratore, e i gesti che lo aveva visto compiere sul marciapiedi erano troppo violenti per essere simulati. Machen Su Facebook

da I TRE IMPOSTORI di Arthur Machen


mercoledì 13 gennaio 2016

IL SOLE DI MEZZANOTTE

"Per diventare un  artista di successo non basta mettere un po' di colore su una tela" era solito ripetere uno dei suoi maestri, anni prima. "Occorre trasferire nel quadro emozioni e sentimenti, servendosi del pennello come se fosse un'estensione del nostro sistema nervoso."
Norma Smith guardò fuori della finestra il sole gigantesco, poi tornò a studiare il quadro in lavorazione, posato sul cavalletto che aveva sistemato vicino ai vetri. Tentando di dipingere quel sole, ne aveva catturato in parte l'essenza fisica, questo sì. Gli Episodi della Serie TV

da AI CONFINI DELLA REALTA' di Rod Serling


giovedì 7 gennaio 2016

I VECCHI CLANDESTINI

Da oltre quindici anni ero amico di Yamashita, il pittore giapponese trasmigrato ancora giovanissimo a Parigi.
Persona estremamente sensibile, di reazioni quasi femminili, educato alla europea e cattolico, Yamashita, sopratutto nei primi tempi della sua esperienza parigina sembrava più un viziato play-boy che un autentico artista quale era. Certo le sue costose dissipazioni, consentitegli dalla ricchezza familiare, lo tenevano per lunghi periodi lontano dalla tavolozza dei colori. E soltanto più tardi, passata ormai la quarantina, si impegnò seriamente. La Signora Buzzati

da LE NOTTI DIFFICILI di Dino Buzzati


mercoledì 6 gennaio 2016

CARMILLA

Prologo

Su un foglio allegato a questo racconto, il dottor Hesselius ha scritto una nota piuttosto elaborata, in cui fa riferimento a questo saggio che tratta appunto dello strano argomento del manoscritto.
Nel suo saggio parla di questo misterioso soggetto con il solito acume e la sua profonda cultura, in modo diretto e succinto. Questo sarà solo uno dei tanti volumi che costituiranno la collezione di studi di quell'uomo straordinario. Continua

da CARMILLA di Joseph Sheridan Le Fanu


domenica 3 gennaio 2016

EDUCARE ALLA PRIVACY

Oggi si parla molto di privacy -che poi vorrebbe dire riservatezza, ma ormai il termine viene assunto come se significasse "diritto alla riservatezza" e dunque benché sia un barbarismo, va usato in questo senso tecnico. Il problema è diventato urgente perché nell'epoca dell'informatica è possibile registrare ogni mossa di ogni cittadino, da quando compera l'insalata o la rivista pornografica con la carta di credito a quando esce dall'autostrada pagando col Bancomat. Continua


venerdì 1 gennaio 2016

IO SONO LEGGENDA

PARTE PRIMA
Gennaio 1976
1

Nei giorni come quello, in cui il cielo era coperto di nuvole, Robert Neville non era mai sicuro di quanto mancava al tramonto e a volte li trovava già nelle strade, prima di riuscire a rientrare in casa.
Se non avesse avuto tanta avversione per la matematica, avrebbe potuto calcolare l'ora approssimativa del loro arrivo; invece, si atteneva ancora all'antica abitudine di regolarsi sul colore del cielo per stabilire la fine del giorno, e, nei pomeriggi senza sole, quel sistema non funzionava.  Perciò, quando il cielo era grigio, non osava allontanarsi troppo dalla sua abitazione. Una recensione

da IO SONO LEGGENDA di Richard Matheson



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