Come entrai nella clinica Ophelia - all'indomani mi avrebbero portato via la cistifellea - il portiere mi accompagnò allo studio del medico di turno. Era costui un uomo sui quaranta, magro e pallido. Si levò dalla poltrona togliendosi di bocca un termometro. "Mi scusi, sa? Ma ho quasi trentanove di febbre." "Influenza?" "Eh, chi lo sa..." Continua
da LE NOTTI DIFFICILI di Dino Buzzati