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domenica 9 dicembre 2012

UN UOMO A RISCHIO

L'uomo uscì sulla veranda e studiò la giornata. Luminosa e fredda, con la rugiada sui prati. Abbottonò il cappotto e mise le mani in tasca. Quando si incamminò giù per i gradini, i due bruchi che aspettavano sotto la cassetta della posta si contorsero, pieni di interesse.
-Se ne va- disse il primo. -Trasmetti il rapporto.
Mentre il secondo bruco cominciava a fare le sue segnalazioni, l'uomo si fermò e si girò di scatto.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick Un Saggio


IL CAPITANO E IL GENERALE

C'era una volta un Re che aveva un figlio. Questo figlio sposò la Principessa Teresina. Finita la festa, il Reuzzo si sedette nella sua stanza tutto malinconico e impensierito. -Cos'hai?- chiese la sposa.
-Ho, Teresina mia, che dobbiamo fare un giuramento quando il primo di noi morrà, l'altro deve stare a vegliarlo per tre giorni e tre notti chiuso nella tomba.
-Se non è che questo!- disse la sposa. Prese la spada, e baciarono la croce che c'era sull'elsa, in segno di giuramento.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggi


IL CLOWN

Questo spettacolo è dedicato a un clown.

Allora c'era questo clown
e questo clown era un tipo felice
giuro che era un clown felice per davvero.

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI? di Paolo Rossi

venerdì 7 dicembre 2012

IL VITELLINO CON LE CORNA D'ORO

Si racconta che c'era un marito e una moglie, e avevano due figli, maschio e femmina. Morì la moglie, e il marito passò a seconde nozze; e la nuova moglie aveva una figlia orba da un occhio.
Il marito era contadino e andò in un feudo a lavorare. La moglie, quei due bambini di cui era matrigna, non li poteva vedere; fece il pane e li mandò a portarlo al marito; ma per farli perdere li mandò in un altro feudo, dalla parte opposta. Leggilo tutto (PDF)

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


giovedì 6 dicembre 2012

LOMBRITTICOETICA (storie morali)

Un lombrico stava attaccato all'amo. Un pesce lo vide.
-Adesso ti mangio - disse.
-Se mi mangi- disse il lombrico- verrai mangiato a tua volta.
Il pesce se ne fregò, lo mangiò e fu mangiato.

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni Leggilo tutto


sabato 1 dicembre 2012

IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI E LA MOGLIE CURIOSA

Una volta c'era un giovane maritato, che non potendo più trovar da campare dalle sue parti emigrò in un altro paese e si mise a servizio da un prete. Un giorno, lavorando in campagna, trovò un grosso fungo, e lo portò al suo padrone. E il prete gli disse:- Torna in quello stesso posto domani, e scava dov'era il fungo, e quel che trovi portamelo. Il contadino scavò e trovò due vipere. le ammazzò e le portò al padrone.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggilo tutto


IL NUOVO LIBRAIO

Un mazzo di chiave logore e rossastre, di cui una colpiva per l'anacronistica mole e vetustà. Una chiave coperta di calcare ferrigno, come recuperata del fondo dell'oceano, con un'impugnatura ovale attraversata da arabeschi metallici, minuscolo cancello di un guardino di fate. Il collo della chiave è esageratamente lungo e termina in un profilo di mostro dentato, scanalato, in una merlatura tormentatissima come suo compito non fosse aprire una serratura, ma confrontarsi con lei in una partita di astuzie, mosse e contromosse, dente contro anfratto, pieno contro vuoto, artiglio contro fauce. Continua

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


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