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Un giorno, molti anni fa, un tale era uscito senza ombrello, quando s'accorse che venive giù qualche goccia. "Quasi quasi", pensò "torno a casa a pigliar l'ombrello". Ma poi disse: "Saranno gocce passeggere"; e continuò a camminare perchè aveva fretta.
La pioggia continuò a cadere. Quel tale si rifugiò sotto un portone. "Aspetterò che spiova" disse.
Era cominciato il Diluvio Universale.
da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Una poesia
Cochi
Dunque...una bottiglia mi costa 600 lire, il bicchiere mi costa 600 lire, quindi un bicchiere e una bottiglia mi costano 600 lire...se io vendo tutta la bottiglia, facendo pagare un bicchiere 600 lire, balza chiaramente all'occhio che guadagno 600 lire. Perfetto.
Renato
Buongiorno. E' stato lei a darmi un appuntamento in piscina?
Cochi
Dato che ho iniziato questa nuova attività, ho pensato che poteva essere un ottimo trampolino di lancio. E lei di cosa si interessa?
C'era una mamma povera con tre figlie tutte femmine. Quand'era tempo di cicoria, le tre ragazze andavano per cicoria con la mamma. Un giorno, la mamma e due figlie erano avanti, e la figlia maggiore era rimasta indietro. Aveva visto una pianta di cicoria grande grande e si mise a tirare per sradicarla. Tira e tira, la pianta non veniva via. Ci si mise con tutte le sue forze e finalmente la sradicò con tanta terra attorno alle radici che s'aperse una fossa, e in fondo alla fossa c'era una botola. Un Saggio
Una volta c'era un Re e una Regina. Dando alla luce un bambino la Regina morì. Il bambino campò e rimase con una sorella un po' più grandina. Il povero padre si accorò tanto di questa sventura, che passava piangendo i suoi giorni: un anno durò così, e morì anche lui. Aveva un fratello, e prima di morire gli raccomandò quei poveri orfanelli. Un saggio su questa fiaba
Una volta c'era un Re, sua moglie era morta, gli aveva lasciato una figlia. Questa figlia era in età da marito, e la chiedevano figli di re, di marchesi, di conti, ma lei rifiutava tutti.
Il padre la chiamò e le disse:- Figlia mia, perchè non ti vuoi maritare?
-Papà, -lei rispose, - se volete che mi mariti, datemi un cantàro di farina e un cantàro di zucchero, che il fidanzato voglio farmelo io con le mie mani. Leggila Tutta
E cominciate a scendere anche voi, grassi maiali. Dagli allegri cortili di montagna, che amavate, su carretti che sembrano quelli dei monatti, irti di zampette all'aria, carichi dei vostri rosei pancioni sparati, e tremuli di pappagorge coniche e di codini a spirale, arrivate lentamente in città e prendete posto alle porte delle norcinerie. Vi aspettavamo.