Una quiete sinistra ammantava l'antica città di Valusia. Le ondate di calura danzavano da tetto a tetto e riverberavano contro i muri di marmo levigato. Nella debole caligine le torri purpuree e le cupole dorate impallidivano. Non c'era rumore di zoccoli sulle ampie strade lastricate a rompere il silenzio sonnolento, e gli scarsi passanti si affrettavano a sbrigare le loro faccende per ritirarsi subito dentro casa. La città assomigliava a un reame di fantasmi.
da IL CICLO DI KULL DI VALUSIA di Robert Ervin Howard
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