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lunedì 31 dicembre 2012

DUNE

All'inizio, è indispensabile porre ogni cura nello stabilire i più esatti equilibri. Ciò è ben noto ad ogni sorella Bene Gesserit. Così, nell'intraprendere lo studio della vita di Muad' Dib, conviene per prima cosa collocarlo esattamente nel suo tempo: egli nacque nel cinquasettesimo anno dell'imperatore Padiscià Shaddam IV. Cura ancora maggiore va usata nel collocare Muad' Dib nel suo giusto luogo; il pianeta Arrakis. Non ci si deve lasciare ingannare dal fatto che egli sia nato su Caladan e vi abbia trascorso i primi quindici anni. Arrakis, il pianeta noto come Dune, è la sua patria, per sempre.  Tutti i Dune di Frank Herbert

da DUNE di Frank Herbert  Wikia di Dune


venerdì 28 dicembre 2012

SCIOPERO MONDIALE DEI DROGATI

Alle mie orecchie giunge nitida la voce di uno speaker: "Lo sciopero dei tossicodipendenti è totale, una decisione drastica che ha letteralmente messo in ginocchio l'economia mondiale. Clamorosa la notizia del suicidio dell'industriale farmaceutico Kranz, il maggior produttore delle cosiddette spade, le siringhe da insulina. Licenziamenti a catena nelle fabbriche di autoradio: non le ciula più nessuno.

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi Leggilo Tutto


giovedì 27 dicembre 2012

RITRATTO DI ME STESSO DA CUCCIOLO

Allora Benigni, di che cosa vogliamo parlare?
Non voglio parlare di botanica. la cosa che mi interessa in questo momento è più il teatro che l'agricoltura in genere.,,  Biagi intervista Benigni

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni -


mercoledì 26 dicembre 2012

IL SORCETTO CON LA CODA CHE PUZZA

Si racconta che una volta c'era un Re, e questo Re aveva una figlia, bella da non dirsi. Le venivano proposte di matrimonio da Regnanti e Imperatori, ma solo suo padre non la voleva dare a nessuno perché ogni notte lo svegliava una voce che diceva:- Non maritare tua figlia! Non maritare tua figlia!-  Un Libro

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 25 dicembre 2012

MA CHI L'HA FATTO IL MONDO?

Wojtyla Papa Wojtyla, secondo me, è il più grande papa vivente che c'è oggi in Italia! Wojtyla! Il Vaticano! Ora, a parte Wojtyla, che è il globe-trotter... Con tutta la fame che c'è nel mondo c'hanno soldi in banca, lo IOR: Istituto Opere Religiose. Come si chiama il croupier del Vativano? Marcinkus. Che, si mette soldi in banca con la fame che c'è nel mondo?! Come se Gesù avesse messo i pesci in frigorifero:"Guarda, mettili nel frigorifero..."  Leggilo Tutto

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni


lunedì 24 dicembre 2012

TITANIC: IDEA PER UN FILM

Sfila la pellicola, titoli di testa: "il reale affondamento del Titanic". Ripreso da due cineoperatori, regia di Peter e John. Nella sceneggiatura leggo la prima inquadratura: la prua della nave taglia il mare come un coltello taglia il burro. Nella sala comando: il capitano, un gentiluomo; una persona per bene; l'ufficiale in seconda; il nostromo e un marinaio, tutti fissano l'orizzonte. Continua

da SI FA PRESTO A DIRE PIRLA di Paolo Rossi


sabato 22 dicembre 2012

L'UOMO PUNTUALE (Secondo racconto del viaggiatore)

Giunsi a sera nella piccola stazione di T., una costruzione triste e appartata che ospitava un unico binario, in uno spiazzo ingombro di fossili metallici, tra cui una locomotiva preistorica abitata da randagi bipedi e quadrupedi.
All'interno della stazione c'erano quattro lunghe panche, un tabellone degli orari, una biglietteria chiusa.
Ero l'unico viaggiatore. La Fanpage Ufficiale di Benni su Facebook

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


mercoledì 19 dicembre 2012

ADOLF H. IL PIU' GRANDE COMICO DEL SECOLO

Io grande comico del secolo. Come cominciato? Trovavo Brema 1927. Più grande agenzia teatrale germanica, la Mein Kampf. C'erano due agenti tedeschi che discutevano fra di loro di pericolo perché il Kaiser, grande comico passato tedesco, era uscito fuori di cotenna e loro avevano solo quarantott'ore per trovare dittatore. Io facevo l'imbianchino, stavo verniciando quando arrivano due tizi che volevano fare provino per dittatore. Leggilo Tutto (Proprio Tutto)

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


lunedì 17 dicembre 2012

LA VECCHIA NELL'ORTO

C'era una volta un orto di cavoli. Ea un anno di carestia, e due donne andarono in cerca di qualcosa da mangiare. -Comare,- disse una, -andiamo in quest'orto a cogliere cavoli.
E l'altra: -Ma ci sarà qualcuno!-
La prima andò a vedere. -Non c'è nessuno! Andiamo!-
Entrarono nell'orto e colsero due bei fasci di cavoli.  Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


domenica 16 dicembre 2012

FRIGIDAIRE

Cap.1 L'Illuminazione

Dove si racconta di come la storia sia in gran parte frutto del caso.

Prologo

La rivista Frigidaire è stata concepita sin dal principio come un romanzo unico nel quale intrecciare racconti diversi, l'Universale e il Particolare, il Falso e il Vero, il Presente e il Passato, la Satira, la Parodia e la Tragedia. Non una pubblicazione di genere, ma un viaggio stupefacente alla ricerca dell'illuminazione. In questo viaggio, come accadeva in quelle settecentesche traversate d'europa in carrozza, si sono cambiati spesso i cavalli nelle stazioni di posta, alcuni viaggiatori sono scesi, altri sono saliti, troppi sono morti.

da FRIGIDAIRE di Vincenzo Sparagna Il Sito Ufficiale

sabato 15 dicembre 2012

L'INFATICABILE RANOCCHIO

-Zenone è stato il primo grande scienziato- asserì il professor Hardy, fissando con sguardo severo i suoi studenti.- Ad esempio, prendiamo il suo paradosso del ranocchio e del pozzo. Come ha dimostrato Zenone, il ranocchio non raggiungerà mai il bordo del pozzo. Ogni salto è la metà del salto precedente. Gli resterà sempre sa percorrere un margine piccolo ma molto reale.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick Una recensione


venerdì 14 dicembre 2012

LO SQUADRONE

Sta sfilando una squadra di calcio... E' l'Invincibile Armata... lo squadrone di calcio che tremare il mondo fa! Il primo è il portiere: Rolling Mountain, Montagna Rollante. Un portiere grosso e intelligente come un container. Ha due mani così due spalle così due schiene così...una volta ha stretto la palla al petto e l'ha persa tra i peli del torace.  Leggila Tutta

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI? di Paolo Rossi


giovedì 13 dicembre 2012

LA PENNA DI HU

Un Re divenne cieco. I dottori non sapevano farlo guarire. Finalmente, uno disse che l'unico rimedio per ridare la vista agli occhi ciechi era la penna di hu.
Il Re aveva tre figli, li chiamò e disse:- Figli miei, mi volete bene? -
- Come alla nostra stessa vita, padre. -  dissero i figli.
- Allora dovete procurarmi una penna di hu perché io riabbia la vista. Chi di voi me la porterà, avrà il mio Regno.- Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 11 dicembre 2012

LO SVENTRAPAPERE

Sesso Ma cosa avete voi donne che attira così l'omo? Me lo avete a dire, oramai son giunto all'età. Devo sapere cosa c'avete in quella zona là, giusto per saperlo. C'hai un trattore? Un treno? La Firenze Mare? La galleria del Monte Bianco? Fammi vedere un secondo, giusto per vedere un attimo quell'affare là. Mai visto? Sì, qualche volta sì, a dir la verità. Ma come mai attira tanto l'omo quell'azienda là? Piero Angela dov'è? Angela, ma lei che ha fatto il viaggio dentro il corpo umano me lo vuol dire che cosa c'è là nella donna?

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni Leggilo Tutto


lunedì 10 dicembre 2012

OMAGGIO A LENNY BRUCE

Bene, questa sera credo che non posso esimermi, signore e signori, dal parlare dei miei argomenti preferiti. Parlerò quindi di sesso, di droga, di politica.
Be', questi sono tempi particolari. Mi è venuta in mente una cosa: sapete perché, a proposito di sesso, sapete perché alle otto di sera in televisione fanno vedere sempre, in continuazione, proprio quando sono svegli i bambini, gli squartamenti in Bonia o le fucilazioni in Somalia, i telefilm dove i poliziotti si sbudellano il cervello, si tagliano la gola con i narcotrafficanti colombiani, film tipo Sterminator dove ne fanno di tutti i colori e poi ci si ricollega di nuovo con la Bosnia... Un pizzico di Bruce

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI di Paolo Rossi


L'UOMO VARIABILE

Il commissario della Sicurezza Reinhart salì rapidamente gli scalini ed entrò nel Palazzo del Consiglio. Le guardie su scostarono per lasciarlo passare, e lui fece il suo ingresso nel familiare ambiente dove le grandi macchine ronzavano in continuazione. Sul volto magro gli occhi s'illuminarono per la tensione e si misero a fuoco sul calcolatore centrale SRB per leggere gli ultimi dati.  Il Racconto a Fumetti

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick


L'OSPITE D'ONORE

Più di duemila gabbiani furono abbattuti a mitragliate mentre, attirati dall'odor di buffet, tentavano di avvicinarsi all'Indomito in quella storica notte. Il capitano Calcante era stato perentorio:
-Nessun maledetto spione pennuto sorvolerà la mia nave durante la festa della Nuova Destra.- Continua

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


domenica 9 dicembre 2012

QUANDO PENSO A BERLUSCONI

Politicamente corretto Fermiamoci al concetto politico corretto: Berlusconi è un bischero. Fa schifo, no?

Berlusconi L'uomo che possiede tutto, che se compra "La Repubblica" non va in edicola, ma passa direttamente alla direzione e si porta via anche "L'Espresso" e l'intera Mondadori. Sempre con quel doppiopetto anni '30, sembra la parodia di un gangster: Al Cafone. Leggine Altre

da E L'ALLUCE FU di Roberto Benigni


IL LADRO

La serata in villa si prospettava piacevole. Dopo un breve dibattito si decise di mangiare in terrazzo. Qualcuno si era lamentato delle zanzare, da cui una discussione sull'uso degli zampironi. L'editore E. si era dichiarato contrario a ogni forma di manipolazione dell'equilibrio naturale. Il filosofo G. aveva invece tessuto un elogio dello zampirone, inteso come risposta razionale non-violenta alla sterilità sanguinaria e irrazionale, poiché le zanzare pungono e non sono utili a nulla. Leggilo Tutto

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


UN UOMO A RISCHIO

L'uomo uscì sulla veranda e studiò la giornata. Luminosa e fredda, con la rugiada sui prati. Abbottonò il cappotto e mise le mani in tasca. Quando si incamminò giù per i gradini, i due bruchi che aspettavano sotto la cassetta della posta si contorsero, pieni di interesse.
-Se ne va- disse il primo. -Trasmetti il rapporto.
Mentre il secondo bruco cominciava a fare le sue segnalazioni, l'uomo si fermò e si girò di scatto.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick Un Saggio


IL CAPITANO E IL GENERALE

C'era una volta un Re che aveva un figlio. Questo figlio sposò la Principessa Teresina. Finita la festa, il Reuzzo si sedette nella sua stanza tutto malinconico e impensierito. -Cos'hai?- chiese la sposa.
-Ho, Teresina mia, che dobbiamo fare un giuramento quando il primo di noi morrà, l'altro deve stare a vegliarlo per tre giorni e tre notti chiuso nella tomba.
-Se non è che questo!- disse la sposa. Prese la spada, e baciarono la croce che c'era sull'elsa, in segno di giuramento.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggi


IL CLOWN

Questo spettacolo è dedicato a un clown.

Allora c'era questo clown
e questo clown era un tipo felice
giuro che era un clown felice per davvero.

da ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI? di Paolo Rossi

venerdì 7 dicembre 2012

IL VITELLINO CON LE CORNA D'ORO

Si racconta che c'era un marito e una moglie, e avevano due figli, maschio e femmina. Morì la moglie, e il marito passò a seconde nozze; e la nuova moglie aveva una figlia orba da un occhio.
Il marito era contadino e andò in un feudo a lavorare. La moglie, quei due bambini di cui era matrigna, non li poteva vedere; fece il pane e li mandò a portarlo al marito; ma per farli perdere li mandò in un altro feudo, dalla parte opposta. Leggilo tutto (PDF)

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


giovedì 6 dicembre 2012

LOMBRITTICOETICA (storie morali)

Un lombrico stava attaccato all'amo. Un pesce lo vide.
-Adesso ti mangio - disse.
-Se mi mangi- disse il lombrico- verrai mangiato a tua volta.
Il pesce se ne fregò, lo mangiò e fu mangiato.

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni Leggilo tutto


sabato 1 dicembre 2012

IL LINGUAGGIO DEGLI ANIMALI E LA MOGLIE CURIOSA

Una volta c'era un giovane maritato, che non potendo più trovar da campare dalle sue parti emigrò in un altro paese e si mise a servizio da un prete. Un giorno, lavorando in campagna, trovò un grosso fungo, e lo portò al suo padrone. E il prete gli disse:- Torna in quello stesso posto domani, e scava dov'era il fungo, e quel che trovi portamelo. Il contadino scavò e trovò due vipere. le ammazzò e le portò al padrone.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggilo tutto


IL NUOVO LIBRAIO

Un mazzo di chiave logore e rossastre, di cui una colpiva per l'anacronistica mole e vetustà. Una chiave coperta di calcare ferrigno, come recuperata del fondo dell'oceano, con un'impugnatura ovale attraversata da arabeschi metallici, minuscolo cancello di un guardino di fate. Il collo della chiave è esageratamente lungo e termina in un profilo di mostro dentato, scanalato, in una merlatura tormentatissima come suo compito non fosse aprire una serratura, ma confrontarsi con lei in una partita di astuzie, mosse e contromosse, dente contro anfratto, pieno contro vuoto, artiglio contro fauce. Continua

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


venerdì 30 novembre 2012

PIRATI COSMICI

-Che tipo di nave è?- Chiese il Capitano Shure, senza staccare gli occhi dallo schermo visore. Le sue mani si muovevano sui comandi della messa a fuoco.
Il navigatore Nelson scrutò da dietro le spalle del capitano. -Aspetta un minuto.- Ruotò la fotocamera e scattò un'istantanea allo schermo. La fotografia scivolò immediatamente nel tubo dei messaggi, diretta in sala nautica, -Stai calmo, Barnes la identificherà.- Bibliografia ragionata

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick


mercoledì 28 novembre 2012

IL GRAN NARBONE

Si racconta a Vossignori che c'era un Regnante e aveva un figlio. Questo figlio, volendosi sposare, mandò pittori per tutti i Regni a dipingere le meglio facce di ragazze d'ogni ceto di persone. Il primo pittore che tornò portò il rittratto d'una figlia di lavandaia che era ragazza di bellezze rare. Come la vide, il figlio del Regnante disse - Questa la voglio! - e partì cin scorta di servi e di soldati per la città dov'era la ragazza. Altre Fiabe

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


lunedì 26 novembre 2012

COINCIDENZE

C'erano nell'ordine una città, un ponte bianco e una sera piovosa. Da un lato del ponte avanzava un uomo con ombrello e cappotto. Dall'altro una donna con cappotto e ombrello. Esattamente al centro del ponte, là dove due leoni di pietra si guardavano in faccia da centocinquant'anni, l'uomo e la donna si fermarono guardandosi a loro volta. Poi l'uomo parlò. Leggilo tutto

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


sabato 24 novembre 2012

IL COMPUTER

Mi chiamo Bestia e sono un personal computer della terza generazione. Certo, sono stati gli uomini a crearmi. Ne sono cosciente. Pienamente cosciente. Creature davvero incredibili questi uomini. Hanno preso delle materie inerti che stavano lì in forma di sasso senza che nessuno le considerasse né meglio né peggio di tutti gli altri sassi che stavano sulla terra.

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio


martedì 20 novembre 2012

COLONIA

Il maggiore Lawrence Hall si chinò sul microscopio binoculare e lo regolò con cura.
-Interessante-mormorò.
-Non è vero? Siamo da tre settimane su questo pianeta e dobbiamo ancora trovare una forma di vita pericolosa.- Il tenente Friendly sedette sull'orlo del tavolo, stando ben attento a non urtare le bacinelle di coltura.
-Che razza di posto è questo? Niente germi di malattie, niente pidocchi, niente mosche, niente ratti, niente...

da LE PRESENZE INVISIBILI  di Philip Kindred Dick Wikiquote


lunedì 19 novembre 2012

LA REGINOTTA SMORFIOSA

Si conta e si racconta che c'era una volta un Re e che questo Re aveva una figlia in età da marito, bella di bellezza estrema. La chiamò, un giorno, e:- Figlia mia, - le disse, - sei in età che bisogna maritarti: avviserò tutti i Regnanti amici miei che il giorno tale terrò una gran festa. Verranno tutti e tu vedrai chi ti piacerà.
Venne il giorno e vennero i Regnanti, ciascuno con tutta la famiglia. Tra tutti, la Reginotta si innamorò del figlio di Re Granato. Lo disse a suo padre.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Altre Favole


domenica 18 novembre 2012

VEDIAMO DI SPIEGARCI MEGLIO

Una volta ho commesso l'errore di andare con una che non mi interessava tanto, solo perché era amica di una che mi interessava tanto. Però io non interessavo tanto a lei. Almeno non tanto quanto le interessava un altro. C'era stato in effetti un momento in cui avrei potuto combinare qualcosa. Mi avevano detto che lei adorava la Jacuzzi, sapete quelle vasche con le bollicine, gli idromassaggi...

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio Leggilo in ebook


giovedì 15 novembre 2012

PREVIDENZA

Tutto a un tratto fu in movimento. Intorno a lui ronzavano dolcemente i motori a reazione. Si trovava su un piccolo incrociatore privato che solcava placidamente il cielo pomeridiano, tra una città e l'altra.
-Uh!- Esclamò, drizzandosi sul suo sedile e strofinandosi la fronte. Accanto a lui, Earl Rethrick lo stava osservando intensamente, con gli occhi scintillanti.

da LE PRESENZE INVIBILI di Philip Kindred Dick Tutto su Paycheck


domenica 11 novembre 2012

LA FIDANZATA E LA PALLA

Io ho una fidanzata. No, io ho una palla. Io ho una fidanzata e una palla. A una do dei calci. Con l'altra faccio dell'amore. Io non so se la palla è contenta di fare dell'amore con me. Anche la fidanzata non so se è contenta che le dia dei calci. Ma del resto non è contenta neanche quando faccio dell'amore con lei.  Così io le do degli altri calci. No, le do dei buffetti. Io le do dei calci e dei buffetti. Però forti. Così lei grida.

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio Altre fidanzate



sabato 10 novembre 2012

IL FIGLIO DEL RE NEL POLLAIO

Si racconta che c'era un ciabattino con tre figlie femmine: Peppa, Nina e Nunzia. Erano poveri in canna, e il ciabattino girava per la campagna ad aggiustare scarpe, ma non poteva buscare un  quattrino. La moglie a vederlo tornare a mani vuote:- Sciagurato! - gli diceva, - cosa metterò in pentola oggi? - E lui, stanco, disse alla figlia Nunzia, che era la più piccina: - Senti, vuoi venire con me per minestra?
E se ne andarono per i campi, a cogliere erbe per la minestra. Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


lunedì 5 novembre 2012

UN CATTIVO SCOLARO

Affluiva alla scuola media De Bono il futuro del paese. Bei ragazzini dai crani rasati e dalle vastissime orecchie, tutti nella divisa s'ordinanza, blazerino blu, cravattina righettata, jeansino e mocassino. E le belle fanciulline, col minitailleur azzurro e il foularino da assistente di volo, un filo di trucco lolitico. Entravano seri seri e li avreste creduti nani adulti se non fosse stato per gli zainetti sulle spalle.

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni  Le analisi dei racconti


domenica 4 novembre 2012

FRATELLO BANCOMAT

BANCO DI SAN FRANCESCO
LO SPORTELLO E' IN FUNZIONE.
BUONGIORNO SIGNOR PIERO.

Buongiorno.

OPERAZIONI CONSENTITE: SALDO, PRELIEVO, LISTA, MOVIMENTI.

Vorrei fare un prelievo

DIGITARE IL NUMERO DI CODICE.

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni Leggilo tutto.

venerdì 2 novembre 2012

PAPA' VA IN TV

E' tutto pronto in casa Minardi. La signora Lea ha pulito lo schermo del televisore con l'alcol, c'ha messo sopra la foto del matrimonio, ha tolto la fodera al divano che ora splende in un vortice di girasoli. Ha preparato un vassoio di salatini, un panettone fuori stagione, un wisky albionico e l'aranciata per i bambini. Ha lustrato le foglie del ficus, ha messo sul tavolino di vetro la pansé più bella. Leggilo Tutto

da L'ULTIMA LACRIMA di Stefano Benni


giovedì 1 novembre 2012

LA LINEA D'OMBRA di Joseph Conrad

Solo i giovani hanno di questi momenti. Non parlo dei giovanissimi. No. I giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. E' il privilegio della prima gioventù di vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta una bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezioni.
Uno chiude dietro a sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato. Là persino le ombre splendono di promesse.  Leggilo Tutto

da LA LINEA D'OMBRA di Joseph Conrad




mercoledì 31 ottobre 2012

E DOMANI

Tempo, tempo, massa grigia e informe, che occupa tutto l'orizzonte e s'avanza con le sue mille braccia tese e tutto ci sospinge contro. Non si vede uno spiraglio. Quante volte si dice: bisognerebbe fermare la tal cosa, arrestare questo evento, allontanare la scadenza, ottenere una proroga, rinviare una data, procrastinare una rata. Ma tutto è inutile.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Una Tesi


lunedì 29 ottobre 2012

IN CIELO

Sulle ali della fantasia, andiamo lontano, lontano, lontano, e ora facciamo il viaggio di ritorno.
Rallentare. Siamo al buio qui. CHe è questa enorme ombra che si erge a poca distanza da noi e che sta per investirci?

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Italian Joke


domenica 28 ottobre 2012

IMPOSTORE

-Uno di questi giorni mi prenderò una vacanza- disse Spence Olham a colazione, guardando sua moglie. -Penso di essermi meritato un po' di riposo. Dieci anni sono tanti.
- E il Progetto?
-La guerra sarà vinta anche senza di me. Questa palla d'argilla su cui viviamo non è poi così in pericolo.- Olham sedette al tavolo e si accese una sigaretta.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick Ascoltalo


sabato 27 ottobre 2012

CI DOBBIAMO CREDERE?

Scossa, a quanto dicono gli astronomi, da oltre venti moti ( ma è mai possibile che i nostri gravi casi si svolgano su una piattaforma tanto instabile?), la Terra ruota, gira, oscilla, tentenna, tremola, capitombola, attraverso i sistemi stellari, che, a detta sempre degli astronomi, filano a centinaia di kilometri al minuto secondo, portandosi dietro i loro allegri mondi e la loro vita a luce di bengala, nell'universo dove tutto si muove, turbina, gira.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile  Una recensione


venerdì 26 ottobre 2012

SELF (THE MAN WHO LOVED HIMSELF EACHHOTHER)

Ma la più bella, ammesso che meriti un racconto, è la storia che ho avuto con me.
E dire che non ero un tipo facile. Mi conoscevo già da tempo, ma era quel tipo di conoscenza: ciao, come stai? - bene grazie, e io? - eh, si vivacchio... Così, tanto per parlarsi. Come quando saluti per anni qualcuno che dici chi cazzo è ma lo saluti, però quando lo incontri pensi dio fa' che non si fermi, fa' che non si fermi, poi tu ti fermi per non fare quello che non si ferma... Il Sito Ufficiale di Bisio

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di CLAUDIO BISIO


giovedì 25 ottobre 2012

UN BASTIMENTO CARICO DI...

Marito e moglie avevano un bambino, ed erano molto devoti a San Michele Arcangelo: tutti gli anni gli facevano la festa. Morì il marito, e la moglie con i pochi soldi che le rimanevano, ogni anno faceva la festa a San Michele Arcangelo. Venne un anno in cui non si sapeva più cosa vendere per fare questa festa, allora prese il bambino e andò a venderlo al Re. Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 23 ottobre 2012

LA SIGNORA DEI BISCOTTI

-Dove vai Bubber?- urlà Ernie Mill dall'altro lato della strada, continuando a preparare i giornali per il suo giro di distribuzione. -In nessun posto - rispose Bubber Surle.
-Vai a trovare la tua amica?- Ernie rise e rise. -Perché diavolo vai a fare visita a quella vecchia? Lasciaci capire! Bubber proseguì. Girò l'angolo e si avviò in Elm Street.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick  Leggi Questo


sabato 20 ottobre 2012

SPERSO PER IL MONDO

C'era una madre vedova con due figlie femmine e un maschio che si chiamava Peppi e non sapeva come buscarsi un pezzo di pane. La madre e le sorelle filavano e Peppi disse:- Madre, sapete cosa vi dico? Vi domando bella licenza e me ne vado sperso per il mondo.
Andando, vide una masseria, chiese:- Avete bisogno di un picciotto? - Gli risposero:- Eh, eh! Cane, cane! -
e gli abbaiarono i cani dietro.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Il catalogo dei destini


venerdì 19 ottobre 2012

IDI DI MARZO

Romae, Nonis Martiis, hora prima
Roma, 7 marzo, le sei di mattina

Un'alba grigia, un cielo invernale, plumbeo e compatto, lasciava filtrare un velo di chiarore da nubi meno spesse distese sull'orizzonte. Anche i rumori erano diffusi, torpidi e opachi come la nuvolaglia che schermava la luce. Il vento giungeva a intervalli dal vico lugario come l'ansito di un fuggitivo.
Un magistrato apparve nella piazza dall'estremità meridionale del foro. Era solo ma riconoscibile dalle insegne e camminava di buon passo verso il tempio di Saturno.

da IDI DI MARZO di Valerio Massimo Manfredi Strumenti didattici


giovedì 18 ottobre 2012

LE STELLE

Che silenzio, a guardare il cielo, in queste notti, che paca, che immobilità! Calmo luce Giove; Orione occhieggia sull'orizzonte; Sirio lancia silenziosi sprazzi di luce colorata e tutto pare immobile e deserto.
Ehi, di Sirio! C'è gente lassù? Una Tesi

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile

mercoledì 17 ottobre 2012

TRAMONTO DEL SOLE

Dopo tanti anni il tramonto del sole ci trova ancora impreparati. L'improvvisa scomparsa del nostro amico e protettore, che, dopo una giornata di compagnia, ci lascia soli, di fronte al buio della notte che viene aventi, ci sgomenta. La Prefazione del Libro

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile


martedì 16 ottobre 2012

I DUE NEGOZIANTI DI MARE

Una volta c'erano due compari. Uno dei due aveva un figlio, l'altro niente; e tutti e due amavano questo figlio con tutto il cuore. Erano negozianti di mare, negozianti forti, che giravano tutti i regni. Un giorno aveva da partire il compare senza figli, per le sue mercanzie; e mentre si preparava per la partenza, il figlio dell'altro compare si mise a pregare il padrino che lo portasse con sé, a impratichirsi del mare e dei negozi e a pregare il padre che lo lasciasse andare col padrino. Antologia di Favole

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


lunedì 15 ottobre 2012

LA MACCHINA SALVAMUSICA

Doc Labyrinth si appoggiò all'indietro sulla sua poltrona di tela, socchiudendo gli occhi con aria triste. Arrotolò la coperta intorno alle ginocchia, -Allora?- dissi. Stavo in piedi accanto al fuoco sotto la graticola, guardandomi le mani. Era una giornata fredda e limpida. Il cielo luminoso di Los Angeles era quasi senza nuvole. Continua

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick


domenica 14 ottobre 2012

PERIFERIA

E un giorno quando avrò detto tutto della città, lodato le grandi strade e le belle piazze, mentovato i nobili edifici e i quieti angoli, e ricordato fin l'ultimo vicolo e l'ultimo crocicchio, canterò anche per te, periferia! Luogo ai confini, luogo dove finisce il regno della pietra e ricominciano i prati, dove i tram fanno una lunga sosta., i fattorini scendono a bere alla fontanella e accendono il sigaro...Leggilo Tutto

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile


sabato 13 ottobre 2012

OH, VOI NON LO SAPETE

Oh, voi non lo sapete, voi non lo sapete, ma quando si chiudono le porte e s'accendono i lumi dentro le case, le anime di Coloro che non sono più vanno a trovare i poveri vivi.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Leggi


venerdì 12 ottobre 2012

I PICCOLI VILLINI

Nei quartieri dei villini costruiti in cooperativa, non s'incontra mai nessuno. Non ci sono botteghe, né vetrine. Alberi, giardinetti e cielo, tutto il giorno. I villini si direbbero disabitati. Qualcuno forse lo è ancora, o lo è ormai. Leggilo Tutto

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile


giovedì 11 ottobre 2012

I CANTIERI, LA DOMENICA

I cantieri, la domenica, hanno un'aria triste e sinistra di sciopero e di sassate. Parlano d'osteria. Tutto è in abbandono e tutte le opere sono state lasciate sospese a metà. Giacciono secchi rovesciati e pale gettate là. Testi on line

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile


mercoledì 10 ottobre 2012

LE SETTE TESTE D'AGNELLO

Una vecchia aveva una nipote. La nipote stava sempre in casa a fare tutte le faccende e la vecchia usciva a far la spesa. Un giorno portò a casa sette testine d'agnello. Le diede alla nipote e disse:- Atanasia, io esco: cuocimi queste sette testine, e quando torno le mangiamo.
La ragazza si mise a cuocere le teste. C'era la gatta lì vicino e sentendo il profumo che veniva fuor dalla casseruola, diceva:

Maramao, maramio
Mezza tu e mezza io!

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggila tutta


martedì 9 ottobre 2012

CAVIE

-Non mi piace- disse il maggiore Crispin Eller. Continuò a guardare dal visore dell'oblò. -Un asteroide come questo, con abbondanza d'acqua, temperatura moderata, un'atmosfera simile al composto terrestre di ossigeno e azoto...
-E nessuna forma di vita.- Harrison Blake, comandante in seconda, si avvicino a Eller.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick Speciale PKD


lunedì 8 ottobre 2012

GUGLIELMA (che vita di melma)

Quanti siam al mondo? Cinque miliardi? Circa. Recentemente, pensando tra me e me a questo fatto che siamo circa cinque miliardi,,, un tutta coscienza, non mi sentivo di dire di conoscerli tutti tutti tutti tutti tutti, Ma senza esagerare, lasciamo stare il mondo. Saltaimo anche l'Europa che mi fa schifo per tanti motivi che non sto qui a spiegare.

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio  La canzone


domenica 7 ottobre 2012

SENZA FIATO

E quella volta, una domenica d'ottobre, già l'autunno ci moriva addosso e io fumavo sigarette amamre, e tu come uno specchio rotto riflettevi quell'immagine sbiadita del ricordo del frammento del brandello del profumo di quell'angolo d'estate e mi dicesti: "Voglio vivere la vita come un alito di vento che, inseguito dall'aurora, già racchiude le speranze di un domani tutto mio che mi appartenga, e come donna accarezzare nuovi scampoli d'assenza", io dicevo: "Si capisco, vuoi gli scampoli d'assenza" ma pensavo: "Puttana". Rapput

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio

sabato 6 ottobre 2012

INVASIONE OCULARE

E' stato del tutto casualmente che ho scoperto questa incredibile invasione della Terra da parte di forme di vita di un altro pianeta. Per il momento, non ho fatto nulla al riguardo, non mi viene in mente niente da fare. Ho scritto al governo, e per tutta risposta quelli mi hanno spedito un opuscolo sulla riparazione e manutenzione delle case con strutture in legno. Comunque, la situazione è già nota; non sono io il primo a scoprirla. Forse viene addirittura tenuta sotto controllo.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick Un saggio


venerdì 5 ottobre 2012

COME SARANNO I NUOVI QUARTIERI

I proprietari di questi appartamenti in costruzione vi verranno ad abitare appena messe le porte, senza aspettare nemmeno che l'interno si asciughi. Intanto, la domenica fanno una passeggiata fino alla periferia, per vedere a che punto è la loro futura abitazione. S'aggirano intorno ai cantieri abbandonati, badando a dove mettono i piedi. Avanzano cauti sulle tavole pericolanti. Vademecum Della Buona Convivenza in Condominio

CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile


giovedì 4 ottobre 2012

LE NOZZE D'UNA REGINA E D'UN BRIGANTE

Si racconta che una volta c'era un Re e una Regina. Avevano una figlia e volevano sposarla. Il Re fece affiggere un bando che tutti i regnanti e i titolati concorressero a palazzo reale per esser passati in rivista. Tutti concorsero, e il Re con sua figlia al braccio stava a veder passare la sfilata. Il primo che a sua figlia fosse piaciuto gliel'avrebbe dato in sposo. Lo Sposo Brigante

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


mercoledì 3 ottobre 2012

MASTRO FRANCESCO SIEDI-E-MANGIA

Una volta si conta e si racconta che c'era un ciabattino che si chiamava Mastro Francesco, e poiché era un battifiacca lo chiamavano tutti Mastro Francesco Siedi-e-mangia. Questo Mastro Francesco aveva cinque figlie una più bella dell'altra, e brave come il sole. Ma con quel padre che lavorava poco e guadagnava ancor meno, non sapevano come fare per tirare avanti. Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


martedì 2 ottobre 2012

LA SORELLA DEL CONTE

Si conta e si racconta che c'era una volta un Conte ricco quanto il mare, e questo Conte aveva una sorella bella quanto il sole e la luna, che aveva diciott'anni. Per gelosia di questa sorella, egli la teneva sempre sotto chiave in un quartiere del suo palazzo, tanto che nessuno l'aveva mai vista né conosciuta. La bella Contessina, che non ne poteva più di star li rinchiusa, di notte, adagio adagio, si mise a scavare nel muro della sua stanza, sotto un quadro. Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


lunedì 1 ottobre 2012

QUANDO SONO NATO AVEVO CIRCA QUATTORDICI ANNI

Quando sono nato avevo circa quattordici anni. Ero alto uno e settanta, pesavo ottanta chili. Un ragazzone, insomma. Ribelle. Avevo anche un ciuffo ribelle che poi mi sono tagliato perchè mi dava fastidio.
L'ostetrica si avvicinò per tagliarmi il cordone ombelicale... me l'ero già tranciato con i denti. Mi prese per farmi un bagnetto. Non volevo. - Ma lo fanno tutti appena nati! - mi disse. - E io preferisco fare la doccia. Va bene? - dissi.  Leggilo tutto

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio




domenica 30 settembre 2012

CONDOMINIO

La città s'ingrandisce. Intorno intorno, dove un anno fa erano prati, oggi son tracciate strade e s'innalzano cantieri e palazzi in costruzione. A ripassarci fra qualche mese, si vedranno folle affacciate alle finestre, portieri, botteghe affollate, servette che vanno e vengono. Queste case in costruzione sono già tutte vendute ad appartamenti.Continua

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Leggi qui


sabato 29 settembre 2012

IL MONDO CHE LEI VOLEVA

Mezzo insonnolito, Larry Brewster contemplò il cumulo di mozziconi di sigaretta, bottiglie vuote di birra e bustine spiegazzate di Minerva che aveva davanti a se, sul tavolo. Tese la mano e risistemò una bottiglia di birra, e così riuscì a ottenere l'effetto giusto.
Sul fondo del Wind-Up, l'orchestrina dixieland suonava a tutto volume. Il ritmo duro del jazz si mischiava al mormorio delle voci, alla semioscurità, al tintinnare dei bicchieri al banco. Leggilo

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick


venerdì 28 settembre 2012

L'OROLOGIO DEL BARBIERE

Si conta e si racconta a lor Signori che c'era un Barbiere; e questo Barbiere aveva un orologio che era secoli e secoli  che camminava senza nessuno gli desse la corda, e non si fermava mai, non si stancava mai, e non sgarrava mai d'un minuto. Il Barbiere gli aveva dato la corda una volta sola, e da allora in poi: tic e tac, tic e tac, tic e tac...

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggila Tutta


giovedì 27 settembre 2012

ANNI NOVANTA

Poi ho conosciuto Maurizio, Maurizio Zanchi. Forse qualcuno di voi non se lo ricorda, ma per tutti gli altri che l'hanno conosciuto e l'hanno amato - perché non c'erano mezze misure, o lo amavi o lo odiavi - Maurizio ha rappresentato una stagione all'interno della nostra vita. Anzi, una vita all'interno della nostra stagione.
Maurizio è  tutto quello che noi avremmo potuto essere senza volerlo. Leggilo Tutto

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio


mercoledì 26 settembre 2012

IL PENSIERO DELLA MORTE

Ammettiamo che esista una nave i cui passeggeri non sanno donde vengono, né dove vanno; del paese dove saranno sbarcati sanno solo che non se ne sa niente. Non vorrebbero arrivar mai, ma potrebbero essere sbarcati da un momento all'altro; una fermata:"Tocca a lei"; e giù, volere o non volere.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Proseguendo altrove

martedì 25 settembre 2012

RUUG

- Ruug! - disse il cane. Si fermò presso il cancello e si guardò intorno. Il Ruug s'infilò correndo nel cortile. Era mattina presto, e il sole non era ancora sorto completamente. L'aria era fredda e grigia, e le mura della casa erano bagnate dall'umidità della notte. Il cane socchiuse le mascelle mentre guardava, guardando il legno del recinto con le grosse zampe nere.
Un racconto inedito

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip K. Dick


lunedì 24 settembre 2012

GESU' E SAN PIETRO IN SICILIA

1. Le pietre e il pane

Quando il Maestro andava per il mondo con i tredici Apostoli, una volta si trovarono affamati in mezzo alla campagna e non avevano più pane, Disse il Maestro:- Caricate una pietra ognuno -. Gli Apostoli si caricarono una pietra ognuno, e Pietro ne scelse una piccina piccina. E ripresero il cammino, tutti piegati sotto il carico, tranne Pietro che se ne andava leggero. Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


domenica 23 settembre 2012

LA RAGAZZA ALL'AEREOPORTO

Dicevamo che la "sindrome di Quo" è avere un sacco di cose da dire, e quando toccherebbe a noi dirle e potremmo, anzi dovremmo dirle, non ci viene niente da dire. O peggio ancora diciamo delle stupidate.  Una recensione

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio

sabato 22 settembre 2012

I PIFFERAI

-Allora, caporale Westerburg- disse dolcemente il dottor Henry Harrys . perché pensa di essere una pianta?
Parlando, Haris lanciò un'altra occhiata al biglietto sul suo tavolo. Era del comandante della base in persona, scritto nella grafia involuta di Cox: "Doc, questo è il ragazzo che le dicevo. Gli parli e cerchi di capire in che modo si è costruito questa illusione. Viene dal nuovo presidio, dalla nuova stazione di controllo dell'Asteroide Y-3, e non vogliamo che lì succeda qualcosa. Spaecialmente una cosa così stupida!".

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick PKD e Li Ching


venerdì 21 settembre 2012

I TRE RACCONTI DEI TRE FIGLI DEI TRE MERCANTI

C'erano una volta tre figli di tre mercanti e decisero d'andare a caccia tutti e tre. Andarono a dormire presto e a mezzanotte uno di loro si svegliò, vide il chiar di luna e lo credette chiar di sole; si vestì da caccia, prese i cani e andò a chiamare i suoi amici. Tutti e tre si misero in cammino ed era sempre notte.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Un Blog Fiabesco

giovedì 20 settembre 2012

FUNERALI DI BAMBINO

Ed ecco che il carro bianco, con gli angioletti di legno, s'avanza trotterellando tra la folla cittadina. Dalla piccolezza del carro si capisce che doveva essere un bambino molto piccolo e meraviglioso è a vedere che tutti si tolgono il cappello al  passaggio di questo bambino, per il solo fatto che è morto.
 Campanile in audio e video

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile



mercoledì 19 settembre 2012

VECCHI

Questi vecchi mi hanno sempre meravigliato. Ma come mai sono riusciti a passare in mezzo a tanti pericoli arrivando sani e salvi alla più tarda età?

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Gli equivoci di Campanile


martedì 18 settembre 2012

VECCHIO IN LUTTO

Com'è triste, quel piccolo vecchio stanco, vestito a lutto, che passa rasente al muro. Non è logico. Gli altri, caso mai, dovrebbero farsi un vestito di lutto per lui.
Campanile su Facebook

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile.


lunedì 17 settembre 2012

LA MENTE DELL'ASTRONAVE

Kramer appoggiò il corpo all'indietro. -Adesso la situazione le è chiara. Come possiamo affrontare un fattore simile? La variabile perfetta.
-Perfetta? Una predizione dovrebbe essere ancora possibile. Una cosa vivente agisce sempre in base a una necessità, come i materiali inanimati. Però la catena causa effetto è più sottile. Ci sono più fattori da prendere in considerazione. La differenza è quantitativa, penso.

da LE PRESENZE INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick Alieni


domenica 16 settembre 2012

LA SINDROME DI QUO

Qui Quo Qua. Che parlano in triade. Tipo:

QUI Ecco zio Paperino...
QUO Che...
QUA ...ci porta dei gelati!

Oppure

QUI Arriva zio paperone...
QUO E...
QUA ...ci porta tutti a Disneyland!
Continua

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio


sabato 15 settembre 2012

NON SOLO PILE

Vi dico subito che questo non è il libro che io volevo. Dovendo, o volendo scrivere un libro (anzi due: il primo e l'ultimo) avrei voluto parlare di me. Di come sembro e di come invece sono, ho dei miei problemi, delle mie ansie, delle mie paure, delle mie incertezze, delle mie malinconie, delle mie depressioni, delle mie angosce (poteva essere un libro divertente), delle mie fisime...

da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio Estratti dal libro

venerdì 14 settembre 2012

I DIFENSORI DELLA TERRA

Taylor se ne stava comodamente appoggiato allo schienale della sedia, intento a leggere il giornale del mattino. Il calore della cucina, il buon odore del caffè, si fondevano piacevolmente con l'idea di non dover recarsi al lavoro. Era il suo Periodo di Riposo, il primo da lungo tempo, e ne era veramente convinto. Ripiegò la seconda pagina sospirando di piacere.
Che cosa dice?- chiese Mary davanti ai fornelli?-Hanno bombardato di nuovo Mosca, la notte passata.-
Bibliografia Ragionata

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick

giovedì 13 settembre 2012

DIAVOLOZOPPO

Diavolozoppo stava a Casacalda. Gli uomini morivano, arrivavano a Casacalda dritti dritti e trovavano Diavolozoppo che chiedeva:-Ehi, amici, qual buon vento? Perché tutti quaggiù?-
E i morti:-Per causa delle donne.
Diavolozoppo a furia di sentir questa risposta, si mise una gran curiosità in corpo, e poi una gran voglia di levarsela: la curiosità di sapere come andava questa faccenda delle donne.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggila tutta

mercoledì 12 settembre 2012

LA FELICITA' E' DEGLI SVENTURATI?

Bisogna intendersi sulla questione della nevrastenia. Essa non è una malattia nel senso che comunemente si dà a questa parola. Al contrario. Gli ammalati sono quelli che non sono nevrastenici. Essi hanno una curiosa malattia; un difetto nella vista che fa veder loro tutto il mondo colore rosa. Ci sono poi quelli che non hanno difetti nella vista, che stanno bene, e perciò vedono le cose coi loro veri occhi. E questi sono i nevrastenici. Noi stiamo molto bene e vediamo chiaro.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile La felicità


martedì 11 settembre 2012

UNA PARABOLA

Un uomo aveva due figli. Il primo era mite, parsimonioso, rispettoso dell'autorità. L'altro iracondo, spendaccione, irriverente.
Un giorno sentendosi prossimo alla fine e non volendosene andare prima d'aver sitemato la questione dell'eredità, chiamò i figli al suo capezzale e disse loro:- Sentendomi prossimo alla fine e non volendomene andare prima di aver sistemato la questione dell'eredità, vi ho chiamati al mio capezzale.- Leggila tutta.

Rocco Tanica da QUELLA VACCA DI NONNA PAPERA di Claudio Bisio

lunedì 10 settembre 2012

RICEVIMENTO DI NOZZE IN FAMIGLIA BORGHESUCCIA

Vigilia di nozze, in casa della dfidanzata. Sebbene gl'inviti sieno per le cinque pomeridiane, qualcuno si presenta in abito da sera. Altri si scusa di non aver fatto in tempo a indossare la marsina. La fantesca, per l'occasione vestita a festa, si piglia molti rispettosi inchini dai parenti dello sposo che non la conoscono. Gl'invitati di una certa età si stringono in rumorosi capannelli, dai quali s'odono frasi di "Siamo vecchi!", e allusioni alle conseguenze della vecchiaia.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Il matrimonio in casa

domenica 9 settembre 2012

MINIBATTAGLIA

L'uomo stava seduto sul marciapiede e premeva con tutte e due le mani sul coperchio della scatola per tenerla chiusa. Il bordo del coperchio si mosse sotto la pressione delle sue dita. -E va bene- mormorò l'uomo. Il sudore gli colava sulla faccia, un sudore appiccicoso, denso. Aprì adagio la scatola, tenendo le dita sulla fessura. Dall'interno uscì un tambureggiare metallico, una vibrazione bassa e intensa, che crebbe rapidamente di tono non appena la luce del sole filtrò dentro la scatola.

da LE PRESENZA INVISIBILI vol 1 di Philip Kindred Dick 

sabato 8 settembre 2012

ROSMARINA

Una volta c'era un Re e una Regina che non avevano figli. Passeggiando nell'orto la Regina vide una pianta di rosmarino con tante pianticine figlie intorno. E disse:-Guarda un po': quella l+ che è pianta di rosmarino ha tanti filglioli, e io che sono regina non ne ho neanche uno.-
Dopo poco, la Regina diventò anche lei madre. Ma non fece un bambino, fece una pianta di rosmarino.
Continua

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


venerdì 7 settembre 2012

IL BRACCIERE DI MANO MANCA

Una volta si racconta che c'era un Re di Spagna e questo Re di Spagna aveva un Bracciere di mano manca e un Bracciere di mano dritta. Il Bracciere di mano manca aveva una moglie che era una Madonna, tanto era bella, graziosa e di vita severa e ritirata. Il Bracciere di mano dritta in tanto tempo che stava alla Corte mai aveva potuto conoscere questo bel viso e ne aveva quasi dispetto.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Una recensione


giovedì 6 settembre 2012

LO STIVALE INGIOIELLATO

Il figlio d'un mercante restò orfano in giovane età con la sorella cui voleva bene come una pupilla dei suoi occhi. Aveva fatto gli studi e si mise alla Corte del Re di Portogallo; aveva una così bella scrittura che il Re lo pigliò per Segretario. Successe che certe lettere scritte da lui capitarono sott'occhio al Re di Spagna, che disse:- Oh, che bella scrittura! Questo qui andrebbe bene per mio Segretario,- e scrisse al Re di Portogallo in questi termini...Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino


mercoledì 5 settembre 2012

IL BAMBINO NASCE PERCHE' E' COSI' PICCOLO

Il bambino nasce perché è così piccolo, altrimenti se ne guarderebbe bene. In fondo, si profitta della sua inesperienza. Tutto, o quasi, poi farà sapendo di farlo, eccettuato il primo e più importante atto della sua vita: nascere.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile

martedì 4 settembre 2012

IL CANNONE

Il capitano scrutò nell'oculare del telescopio. Regolò velocemente la messa a fuoco.
-Si, quella che abbiamo visto era una fissione nucleare, non c'è dubbio.- disse poi.
Sospirò e scostò l'oculare.-Chi ha voglia di guardare può farlo. Ma non è uno spettacolo gradevole.-
-Mi lasci guardare- disse Tance, l'archeologo. Si chinò sul telescopio, socchiudendo l'occhio. -Buon Dio!- Balzò volentemente all'indietro e andò a sbattere contro Dorle, il primo navigatore.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick Una riflessione


lunedì 3 settembre 2012

BELLO E' IL CAVALLO

Bello è il cavallo, belli sono il leone, le tigri, le pantere, i gatti, i cani di razza, i leopardi, le volpi e molti altri animali. Essi si muovono con eleganza e nelle loro forme c'è uno stile e un'armonia. Ci sono poi animali che non sono belli, ma sono simpatici, come l'elefante, l'orso e persino il cammello. E ci sono infine animali complicati, spaventevoli e sontuosi, come le aragoste, i ragni, gli scarabei (per tacere di certi graziosi microbi).

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Un bel cavallo


IL RE DI SPAGNA E IL MILORD INGLESE

Un Re, compiendo il suo unico figlio diciott'anni, gli disse:- Il tempo passa, la vecchiezza accosta. Perchè non prendi moglie? Se noi moriamo, il Reame a chi va?
Al figlio questo disocrso non suonava. E ripeteva al padre:- C'è tempo, padre mio!-
E il Re sempre a soffiargli nell'orecchio:-Sposati!- finchè il figlio, per toglierselo di torno, gli disse:-Padre mio, dovete mettervi in testa che io mi sposo solo la volta che trovo una ragazza che sia bianca come una ricotta e che sia rosa come una rosa.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino. Su GoogleBook


domenica 2 settembre 2012

LA PENULTIMA VERITA'

Una nebbia può penetrare dall'esterno e impossessarsi di te; può invaderti. Alla lunga e alta finestra della sua bibilioteca (una regale struttura costruita coi frammenti di cemento che un tempo, in un'altra epoca, formavano una rampa d'accesso della Bayshore Freeway), Joseph Adams rifletteva mentre guardava la nebbia, quella del Pacifico.

da LA PENULTIMA VERITA' di Philip Kindred Dick Una recensione


sabato 1 settembre 2012

ORA TOCCA AL WUB

Avevano quasi finito di caricare. All'esterno l'Optus se ne stava a braccia conserte, scuro in volto. Il capitano   Franco scese lentamente giù per il ponticello di sbarco con un ghigno dipinto sulle labbra.
-Che ti succede?- disse - Sei pagato per questo.-
L'Optus non disse nulla. Si girò dall'altra parte, raccogliendo i suoi abiti. Il capitano mise il piede sull'orlo del vestito. La trama


venerdì 31 agosto 2012

ADDIO CAVALLINO

Vidi un cavallino che trotterellava allegro in una strada di campagna, inconsapevole di tante cose avvenute e dell'esistenza dell'automobile. Vidi un cascame ronzino fermo al quadrivio dei giardini pubblici, sotto il peso di un metropolitano che regolava la circolazione delle macchine; e questo ronzino a gambe aperte, col testone penzoloni, pareva meditare sulla condizione quasi sedentaria a cui era ridotto. Campanile e la grammatica

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile

giovedì 30 agosto 2012

IL TESCHIO

-Quale sarebbe questa occasione?- chiese Conger. -Continui. Mi interessa.
La stanza piombò nel silenzio. Tutti gli sguardi erano puntati su Conger, che indossava ancora la scura uniforme da carcerato. Il Portavoce si protese leggermente in avanti.
-Prima che lei finisse in carcere, la sua attività le rendeva bene. Commerci rigorosamente illegali, molto lucrosi. Adesso non ha più nulla, se non la prospettiva di altri sei anni in cella.

da LE PRESENZE INVISIBILI di Philip Kindred Dick La trama


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