da E' DIFFICILE ESSERE UN DIO di Arkadi e Boris Strugatski
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domenica 11 ottobre 2015
E' DIFFICILE ESSERE UN DIO
La balestra di Anka aveva un'impugnatura di plastica nera. Un verricello silenzioso regolava la corda di acciaio cromato. Anton non apprezzava molto quelle innovazioni. Lui aveva un archibugio convenzionale modello Maresciallo Totz, epoca Re Pitz primo. Era rivestito di rame brunito, e negli ingranaggi scorreva il cavo di tendini di bue. Pashka, invece, aveva un fucile ad aria. Giudicava gli archi delle armi giocattolo, perché era pigro di natura e un po' maldestro. Continua
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