Aila Woundiver sedeva appollaiato su uno sgabello, nel capannone ai margini delle pianure salate di Sivishe. Una catena univa il collare che gli circondava il collo a un cavo sistemato in alto. In questo modo poteva spostarsi dalla tavola allo sgabuzzino dove dormiva, trascinandosi dietro la catena.
Aila Woundiver er prigioniero in casa sua: una beffa che andava ad aggiungersi al danno e che sarebbe dovuta bastare, da sola, a provocare in lui attacchi di furore incontenibili. Una Recensione
da FUGA DA TSCHAI di Jack Vance
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