I sogni popolavano il mondo del Fiume.
Il sonno, Pandora della notte, era ancor più generoso che sulla Terra. Là c'era questo per voi e quello per il vostro vicino; e l'indomani, quello per voi e questo per il prossimo. Invece nella valle sconfinata lungo le interminabili rive del Fiume il sonno svuotava lo scrigno del tesoro dispensando a ciascuno tutti i doni: terrore e piacere, ricordo e anticipazione, mistero e rivelazione.
Miliardi di individui si agitavano, ridevano, gridavano, si tendevano verso la veglia e sprofondavano di nuovo.
da IL CICLO DI RIVERWORLD di Philip José Farmer
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