da MANUALE DI ZOOLOGIA FANTASTICA di Jorge Luis Borges
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lunedì 2 novembre 2015
LO ZARATAN
C'è una favola che ha percorso la geografia e le epoche: quella dei naviganti che sbarcano su un'isola senza nome, che subito s'inabissa e li perde, perché è viva. Quest'invenzione figura nel primo viaggio di Sindbad, e nel canto VI dell'Orlando Furioso ("Ch'ella sia una isoletta ci credemo"); nella leggenda irlandese di san Brandano, e nel bestiario greco di Alessandria; nella Storia delle nazioni settentrionali (Roma 1555) del prelato svedese Olao Magno, e in quel passo del primo canto del Paradiso Perduto dove si paragona Satana a una gran balena che dorme sullo spumoso mare norvegese ("Him hap'ly slumbering on the Norwey foam"). Pinocchio e lo Zaratàn
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