Chiamatemi Jonah. I miei genitori lo facevano, o quasi. Mi chiamavano John.
Jonah, John... Fossi stato un Sam, sarei stato lo stesso un Jonah: non perché abbia portato sfortuna ad altri, ma perché qualcuno o qualcosa mi ha costretto a trovarmi in determinati momenti, senza fallo. Mi sono stati forniti mezzi di trasporto e ragioni, a un tempo convenzionali e bizzarri. E, secondo quanto prevedeva il piano, a ogni secondo prestabilito, in ogni posto prestabilito, questo Jonah era presente. Altro di Vonnegut
da GHIACCIO-NOVE di Kurt Vonnegut
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