Nella camera matrimoniale, Teresa è seduta davanti allo specchio e sta ritoccandosi la faccia per uscire. Siamo invitati a cena in casa di amici. Io sono già pronto, col cappello in testa e il soprabito addosso, e con le dita sulla maniglia della porta, come se da un momento all'altro dovessi uscire precipitosamente; atteggiamento tanto più strano e incomprensibile, per chi sapesse che debbo uscire con mia moglie, e che Teresa è ancora in combinazione. Continua
da ASPARAGI E IMMORTALITA' DELL'ANIMA di Achille Campanile
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