I rami intrecciati dei grandi alberi si ergevano formando ampie arcate a centinaia di piedi sopra il terreno ricoperto di muschio, creando un crepuscolo gotico tra i tronchi giganteschi. Si trattava forse di stregoneria? Chi, in quella dimenticata terra pagana piena di tenebrosi misteri, aveva rotto il cupo silenzio per gridare il nome di un errabondo forestiero? Continua
da IL CICLO DI SOLOMON KANE di Robert Ervin Howard
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