da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
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lunedì 27 febbraio 2017
IL VANGELO SECONDO MARCO di Jorge Luis Borges
Il fatto accadde nella tenuta di Los Alamos, nella provincia di Junin, giù a Sud, gli ultimi giorni di marzo del 1928. Ne fu protagonista uno studente di medicina, Baltasar Espinosa. Per il momento possiamo definirlo come uno dei tenti ragazzi di Buenos Aires, senza altre caratteristiche degne di nota se non quella capacità oratoria che gli aveva fatto meritare più di un premio nel liceo inglese di Ramos Mejia e una quasi illimitata bontà. Non gli piaceva discutere; preferiva che fosse l'interlocutore ad avere ragione e non lui. Riflessioni sul Vangelo Di Borges
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
domenica 26 febbraio 2017
MELA AL CIANURO di Raffaele Scelsi
Che cos'è il cyberpunk? E' questa una domanda a cui è difficile dare una risposta univoca, giacché il termine oramai denota sia un aspetto letterario che un ambito più propriamente politico. All'inizio questa definizione è stata coniata per indicare un variegato movimento di fantascienza, essenzialmente ma non solo americano. Composto da persone per lo più giovani di età, la media di ognuno di essi è sui trent'anni, esso ha attraversato in maniera partecipe gli anni ottanta, vivendone completamente le intime contraddizioni. Continua
di Raffaele Scelsi da CYBERPUNK ANTOLOGIA di Autori Vari
mercoledì 22 febbraio 2017
GUAYAQUIL di Jorge Luis Borges
Non vedrò la vetta dell'Higuerota duplicarsi nelle acque del Golfo Placido, non andrò nello Stato Occidentale, vnon decifrerò in quella biblioteca, che da Buenos Aires immagino in tanti modi e che certo deve avere la sua forma precisa e le sue ombre crescenti, la scrittura di Bolivar.
Rileggo il paragrafo precedente per redigere quello successivo e mi sorprende il suo stile, malinconico e pomposo a un tempo. Continua
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
Rileggo il paragrafo precedente per redigere quello successivo e mi sorprende il suo stile, malinconico e pomposo a un tempo. Continua
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
lunedì 20 febbraio 2017
IL CORRIDOIO DEL GRANDE ALBERGO di Dino Buzzati
Rientrato nella mia camera d’albergo a tarda ora, mi ero già mezzo spogliato quando ebbi bisogno di andare alla toilette.
La mia camera era quasi in fondo a un corridoio interminabile e poco illuminato; circa ogni venti metri tenui lampade violacee proiettavano fasci di luce sul tappeto rosso. Giusto a metà, in corrispondenza di una di queste lampadine, c’erano da una parte la scala, dall’altra la doppia porta a vetri del locale.
Indossata una vestaglia, uscii nel corridoio ch’era deserto. Ed ero quasi giunto alla toilette quando mi trovai di fronte a un uomo pure in vestaglia che, sbucato dall’ombra, veniva dalla parte opposta. Continua
La mia camera era quasi in fondo a un corridoio interminabile e poco illuminato; circa ogni venti metri tenui lampade violacee proiettavano fasci di luce sul tappeto rosso. Giusto a metà, in corrispondenza di una di queste lampadine, c’erano da una parte la scala, dall’altra la doppia porta a vetri del locale.
Indossata una vestaglia, uscii nel corridoio ch’era deserto. Ed ero quasi giunto alla toilette quando mi trovai di fronte a un uomo pure in vestaglia che, sbucato dall’ombra, veniva dalla parte opposta. Continua
da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati
domenica 19 febbraio 2017
LA CITTA' di Howard Phillips Lovecraft
Era dorata e splendida,
La città di luce;
Una visione sospesa
Nelle profondità della notte;
Un luogo di meraviglia e di gloria, i cui templi erano di marmo bianco.
Poesie Scelte
da L'IDOLO SENZA NOME di Howard Phillips Lovecraft
La città di luce;
Una visione sospesa
Nelle profondità della notte;
Un luogo di meraviglia e di gloria, i cui templi erano di marmo bianco.
Poesie Scelte
da L'IDOLO SENZA NOME di Howard Phillips Lovecraft
giovedì 16 febbraio 2017
E-MAIL, L'INCONSCIO E IL SUPEREGO di Umberto Eco
L'e-mail è una diavoleria telematica con cui voi potete mandare pagine e pagine, anche in Australia, al costo di una telefonata urbana, in pochi secondi. Non solo, ma chi ha ricevuto un messaggio può subito rispondervi rinviandolo con una nota in calce, talora basta un "d'accordo" e non c' bisogno di formule come "egregio signore ho ricevuto la sua pregiata eccetera"; si fa un clic, mittente e destinatario s'invertono, e in pochi secondi la risposta arriva in Australia. Continua
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco
lunedì 13 febbraio 2017
IL ROMANZO DEL SIGILLO NERO di Arthur Machen
Prologo
"Vedo che lei è un razionalista convinto" disse la signora. "Non ha udito che dicevo di aver vissuto esperienze ben più terribili? Anch'io ero scettica, ma dopo ciò che ho toccato con mano non posso più fingere di dubitare".
"Signora" replicò il signor Phillips, "nessuno riuscirà a farmi rinnegare la mia fede, né ammettere, per nessuna ragione, l'esistenza di triangoli aventi due lati".
"Lei è un po' affrettato", riprese la signora.
I Mondi Fantastici di Arthur Machen
da PIRAMIDE DI FUOCO di Arthur Machen
"Vedo che lei è un razionalista convinto" disse la signora. "Non ha udito che dicevo di aver vissuto esperienze ben più terribili? Anch'io ero scettica, ma dopo ciò che ho toccato con mano non posso più fingere di dubitare".
"Signora" replicò il signor Phillips, "nessuno riuscirà a farmi rinnegare la mia fede, né ammettere, per nessuna ragione, l'esistenza di triangoli aventi due lati".
"Lei è un po' affrettato", riprese la signora.
I Mondi Fantastici di Arthur Machen
da PIRAMIDE DI FUOCO di Arthur Machen
domenica 12 febbraio 2017
MISTERIOSE E MERAVIGLIOSE VILLE di F. Occhi e A. Garau
LA PITTURA PARIETALE
Dipingere vuol rendere visibile, attraverso l'uso del colore, la realtà e la sua rappresentazione. Pertanto si può affermare che, in generale, l'arte si palesa con la funzione di rappresentare il reale, ma poiché la mente umana non si ferma alla nuda e cruda realtà, per il bisogno di esprimersi e di differenziarsi, l'arte diviene linguaggio comunicativo e lo fa attraverso la rappresentazione. Ville Nel Veronese
da MISTERIOSE E MERAVIGLIOSE VILLE di Francesco Occhi e Augusto Garau
Dipingere vuol rendere visibile, attraverso l'uso del colore, la realtà e la sua rappresentazione. Pertanto si può affermare che, in generale, l'arte si palesa con la funzione di rappresentare il reale, ma poiché la mente umana non si ferma alla nuda e cruda realtà, per il bisogno di esprimersi e di differenziarsi, l'arte diviene linguaggio comunicativo e lo fa attraverso la rappresentazione. Ville Nel Veronese
da MISTERIOSE E MERAVIGLIOSE VILLE di Francesco Occhi e Augusto Garau
sabato 11 febbraio 2017
LUOGHI, SASSI E PIETRE MAGICI di Dino Coltro
Ogni paese conserva il luogo del mistero, circondato dalla paura e dal rispetto dei paesani, perché lì avviene qualcosa, in bene e in male, che non sanno spiegare. Di solito, si tratta di un pezzo di terreno incolto, ai margini dell'abitato, mai coltivato a memoria d'uomo. Dicono, in genere, che vi capitino, a intervalli di anni o di stagioni, fenomeni inspiegabili, oppure, si avverte più che sentire, un fluido che colpisce la fantasia e, insieme, l'animo della gente. Luoghi Magici
da GNOMI, ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro
da GNOMI, ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro
venerdì 10 febbraio 2017
I RIMEDI CASALINGHI di Francesco Guccini
L'orzaiolo, noiosa malattia che a volte colpisce l'occhio, è un'infiammazione delle ghiandole sebacee alla base delle ciglia. Più o meno così. Si può trattare con una pomata antibiotica. Di solito passa. Ma quando gli antibiotici non esistevano, o erano cosa remota, e l'oculista era una figura lontana e misteriosa?
Niente paura. Bastava guardare dentro una bottiglia d'olio. Continua
da NUOVO DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE di Francesco Guccini
Niente paura. Bastava guardare dentro una bottiglia d'olio. Continua
da NUOVO DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE di Francesco Guccini
mercoledì 8 febbraio 2017
LA STORIA DELLA VECCHIA NUTRICE di Elisabeth C. Gaskell
Come sapete, bambini miei, vostra madre era orfana e figlia
unica. Avrete anche sentito dire che vostro nonno era un
uomo di chiesa sù nel Westmoreland, dove io sono nata. Io
ero soltanto una ragazzina, e frequentavo la scuola del villaggio,
quando un giorno vostra nonna venne a chiedere alla direttrice
se c'era qualche alunna disposta a fare la bambinaia.
Mi sentii molto orgogliosa, ve lo posso garantire, quando la
direttrice fece il mio nome e mi descrisse come una ragazza
forte, onesta e brava a cucire; disse che i miei genitori erano
persone molto rispettabili, anche se erano poveri. Continua
di Elisabeth C. Gaskell da IL VELO DISSOLTO
di Elisabeth C. Gaskell da IL VELO DISSOLTO
martedì 7 febbraio 2017
L'ALTRO DUELLO di Jorge Luis Borges
Sono ormai passati tanti anni da quando Carlos
Reyles, figlio del romanziere, mi raccontò la storia
ad Adrogué, una sera d'estate. Nel mio ricordo la
lunga cronaca di un odio e il suo tragico finale si
confondono adesso con l'odore medicinale degli
eucalipti e la voce degli uccelli.
Parlammo, come sempre, della intricata storia
delle due patrie. Mi disse che dovevo sicuramente
aver sentito nominare Juan Patricio Nolan, che si era
conquistato fama di audace, di burlone e di
scapestrato. Continua
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
da IL MANOSCRITTO DI BRODIE di Jorge Luis Borges
lunedì 6 febbraio 2017
IL POZZO E IL PENDOLO di Edgar Allan Poe
Impia tortorum longos hic turba furores
Sanguinis innocui, non satiata, aluit.
Sospite nunc patria, fracto nunc funeris antro,
Mors ubi dira fuit vita salusque tenent.
(Quartina composta per l'ingresso di un mercato
destinato a essere costruito dove aveva sede
il Circolo dei Giacobini a Parigi.)
Stremato... ero stremato fino alla morte per quella lunga agonia; e quando infine mi slegarono e mi fu permesso di sedermi, mi sentii venir meno. La condanna – la terribile condanna a morte – fu l'ultima frase che mi giunse distintamente alle orecchie. Poi le voci degli inquisitori sembrarono confondersi in un brusio indefinito, come in un sogno. Quel suono mi riportava alla mente l'idea di rivoluzione ma forse solo perché, nella mia fantasia, l'associavo al ritmo di una macina da mulino. Tutto ciò non durò che un istante: subito dopo non udii più nulla. Nondimeno, ancora per qualche attimo, vidi – ma con quale orribile esagerazione! – vidi le labbra dei giudici vestiti di nero. Continua
da RACCONTI DEL TERRORE di Edgar Allan Poe
domenica 5 febbraio 2017
I DEFLETTORI di Francesco Guccini
Dove sono finiti i deflettori che erano nelle automobili? Erano comodissimi. Si aprivano parzialmente ed entrava un soffio d'aria rinfrescante, potevi fumare senza impregnare di fumo l'abitacolo (già, a proposito, dove sono finiti anche i portaceneri delle automobili?). I Deflettori
da NUOVO DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE di Francesco Guccini
da NUOVO DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE di Francesco Guccini
sabato 4 febbraio 2017
IL VELO DISSOLTO di George Eliot
Il momento della mia morte si avvicina. Negli ultimi tempi
sono andato soggetto ad attacchi di angina pectoris, e da come
vanno queste cose, stando a quel che dice il mio medico,
posso sperare che la mia vita non si prolunghi ormai più di
qualche mese. A meno che, dunque, io non sia afflitto, oltre
che da facoltà mentali fuori del comune, anche da una costituzione
fisica molto forte, non dovrò sopportare ancora per
molto il gravoso fardello di questa esistenza terrena. Se fosse
altrimenti — se dovessi vivere fino a quell'età alla quale la
maggior parte degli uomini aspira e si prepara — saprei, per
una volta, se la pena di un'attesa delusa può essere maggiore
di quella provocata da una previsione esatta. Perché io prevedo
il momento della mia morte e tutto quanto accadrà in quegli
istanti estremi. Continua
da IL VELO DISSOLTO di George Eliot
da IL VELO DISSOLTO di George Eliot
giovedì 2 febbraio 2017
GLI OMETTI di Dino Coltro
Gli Ometi sono dei piccoli nani che vivono in certe zone dell'Alto Adige. Si dice che Dio li abbia creati per popolare i monti aridi e poco abitati: per questo hanno le stesse sembianze degli uomini. Si fanno vedere solo nei luoghi ricchi di minerali che essi ricercano continuamente. Per questo, i Kanepi li incontrano volentieri perché in quel luogo "si cela arzento bono" dice un antico testo. Gli Ometti In Montagna
da GNOMI, ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro
da GNOMI, ANGUANE E BASILISCHI di Dino Coltro
mercoledì 1 febbraio 2017
DELL'IMPORTANZA DELLE LETTERE MAIUSCOLE di Umberto Eco
Ogni mattina mi arrivano sul tavolo, per posta, almeno una decina di volumi in omaggio. Non credano i lettori giovani, agitati dalle mie stesse giovanili passioni che questo sia il felice coronamento di una lunga carriera. Dieci volumi al giorno sono una disgrazia (specie se tornate da un viaggio di una settimana), minacciano le fondamenta della vostra abitazione, vi sottopongono a scelte crudeli e soprattutto vi tolgono il delizioso piacere di andar per librerie a scoprir le novità. Continua
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco
da LA BUSTINA DI MINERVA di Umberto Eco
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