Oppure erano posti in angoli di remote piazzette di periferia, in vicoletti seminascosti su cui si affacciavano piccole modeste case dai colori tenui, pastello, come fossero immaginati da un poeta crepuscolare o da un pittore amante di tristi meriggi provinciali italiani. Continua
da NUOVO DIZIONARIO DELLE COSE PERDUTE di Francesco Guccini
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