-A mezzanotte il re morirà!-
Colui che aveva parlato era alto, magro, di colorito scuro. Una cicatrice ricurva che partiva dalle labbra gli dava un aspetto insolitamente sinistro. Gli ascoltatori annuirono, con gli occhi scintillanti. Erano quattro: un grassone basso dagli occhi timidi, la mascella debole, gli occhi sporgenti in un'aria di perenne curiosità; un gigante cupo, peloso e primitivo; uno spilungone nervoso vestito da giullare, con negli occhi azzurri un lampo di luce che rasentava la follia; e un nano robusto, dalle spalle anormalmente larghe e dalle braccia lunghe. Una Recensione
da IL CICLO DI KULL DI VALUSIA di Robert Ervin Howard
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