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martedì 31 luglio 2012

SFORTUNA

Una volta si racconta che c'era sette figlie tutte femmine, figlie d'un Re e d'una Regina. Venne una guerra al padre; perdette, gli levarono il trono e fu preso prigioniero. Prigioniero il Re, la famiglia traversò tempi brutti: la Regina per risparmiare lasciò il palazzo; si ridussero in una casupola; tutto andava a rovescio; trovavano da mangiare per miracolo.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Calvino e la botanica

lunedì 30 luglio 2012

CITTA' CON COMODO DI FIUME

Le città con un fiume, per chi vuol farla finita, sono una gran tentazione. Questa morte che passa di continuo lungo le strade, e sembra dire:-Venite, vi porto io al riposo- traversa i quartieri signorili e quelli popolari. Offre a tutti i suoi servigi. Passa nei rioni affollati, vede il disperato e, di nascosto a tutti dice:
-Ti aspetto lontano, dove non ci sarà nessuno che ci veda. Vieni a raggiungermi.-

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile. Un viaggio a Belgrado



martedì 24 luglio 2012

GRATTULA-BEDDATTULA

Una volta c'era un mercante con tre figlie grandicelle: la prima Rosa, la seconda Giovannina, e la terza Ninetta, la più bella delle tre.
Un giorno al mercante capitò un gran commercio e tornò a casa in pensieri. -Che avete, papà?- chiesero le ragazze.
-Niente, figlie mie: mi càpita una gran mercanzia, e non posso andarci per non lasciarvi sole.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Favola e mito

lunedì 23 luglio 2012

LETTERE OMONIME E ALTRI NANETTI

Malattie e cultura

Io sin della età di 3 anni e mezzo avevo pensato di fare il medico. Prima per un fatto che sentivo i discorsi dei miei genitori -Ha la faccia da medico-, - bello Ninuccio nostro medichino nostrooo!!-, poi anche per un rispetto al mio amico Giacomo (abbiamo la stessa età, anche se lui ha due anni più di me) che stava spesso male e alla età di tre anni e mezzo aveva già avuto tutte le malattie.

di Nino Frassica da  QUELLI DELLA NOTTE Il sito ufficiale di Nino Frassica



sabato 21 luglio 2012

COLA PESCE

Una volta a Messina c'era una madre che aveva un figlio a nome Cola, che se ne stava a bagno nel mare mattina e sera. La madre a chiamarlo dalla riva:- Cola! Cola! Vieni a terra, che fai? Non sei mica un pesce?-
E lui, a nuotare sempre più lontano. Alla povera madre veniva il torcibudella, a furia digridare. Un giorno, la fece gridare tanto che la poveretta, quando non ne poté più di gridare, gli mandò una maledizione:-Cola! Che tu possa diventare un pesce!- 

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino Leggila Tutta

venerdì 20 luglio 2012

LA STRADA DEGLI INNAMORATI E DEI SUICIDI

Quella strada si divideva in due parti: la parte alta, fiancheggiata da prati e da alberi, era la strada degli innamorati; la bassa era la strada dei suicidi.
Questa, per i suicidi, era una cuccagna. Un muro altissimo vi calava a picco. Bastava buttarsi giù.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Itinerari romantici



giovedì 19 luglio 2012

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEGLI SCHERZI

"Quelli della notte" è il mio ultimo scherzo, ma molti altri lo hanno preceduto. Vorrei ringraziare qui gli amici che ne sono stati i complici o le vittime. Senza di loro, la voglia di scherzare mi sarebbe passata da un pezzo.
...quindi grazie a te, amico carissimo, Franco Tolomei, che tanti anni fa hai scambiato il tuo clarino con la mia tromba storta e mi hai introdotto nel bar biliardo Cavour Bis di Foggia, luogo della mia iniziazione alla musica e allo spettacolo.

di Renzo Arbore da QUELLI DELLA NOTTE di AA VV Un articolo



mercoledì 18 luglio 2012

CARNEVALE

Certe sere di Carnevale vi accorgete che è Carnevale perché, nel rincasare, pensando ai casi vostri, incontrate ad ogni passo sparati bianchi, code di vestiti dorati su scarpini metallici, gibus, capellature scoperte. Voi vi sentite più solo e più povero che mai e andate a casa dove anche vostra moglie, che ha intravisti gli abiti da sera, si sente più sola e più disgraziata che mai. Un colpo di genio. Non occorre che la portiate al Veglione. Ditele soltanto: -Cara, vestiamoci da sera!-

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA  di Achille Campanile. Un racconto



martedì 17 luglio 2012

LA BEFANA

Nel cielo azzurro e gelido apparirà stanotte, fra le stelle, una vecchia a cavallo di una scopa.
Ora che ci penso, è da parecchio tempo che la Befana non mi porta regali. Debbo dire di più: che non si fa addirittura viva. Come mai? Che la cara vecchina sia morta? Mi dispiacerebbe. Non la conoscevo di persona, anzi, non l'ho mai vista. Ma ella è stata un tempo gentile con me. Mi ha spesso fatto trovare dei cavallucci di legno, non mi ha mai lesinato le trombe e una volta mi portò un elmo con la coda.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile  Una sintesi



lunedì 16 luglio 2012

PENSIERINO NATALIZIO

E' veramente organizzata bene, questa storia delle feste. Natale sarebbe un'altra cosa, se cadesse in primavera, o in estate. Invece, si passa tutto l'anno in mezzo ai pensieri, s'arriva agli ultimi mesi. Avanti ancora, coraggio, Resistete! In fondo splende il Natale: casa calda, lumi, tavola in festa.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile - Ewriters



domenica 15 luglio 2012

SE FOSSI RICCO

Se fossi un gran signore mi pagherei ogni notte il lusso di un temporale alle porte di casa. Ché poche musiche sono piacevoli come il rumore di quelle interminabili piogge che si sentono in certe notti d'autunno, standosene a letto a leggere.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile Un altro



sabato 14 luglio 2012

IL BAR SOTTO IL MARE

Prologo

Non so se mi crederete. Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.
Camminavo di notte in riva al mare di Brigantes, dove le case, sembrano affondate, immerse nella nebbia e nei vapori marini, e il vento dà ai rami degli oleandri lente movenze di alga.
Non so dire se cercassi qualcosa, o se fossi inseguito: ricordo che erano tempi difficili ma io ero, per qualche strana ragione, felice.

da IL BAR SOTTO IL MARE di Stefano Benni  Ascolta la sintesi in Mp3






venerdì 13 luglio 2012

IL GRANCHIO DALLE UOVA D'ORO

Una volta c'era un muratore, ammogliato e con due figli maschi. Cadde malato e non poté più lavorare. Spese tutti i risparmi, cominciò a vendersi tutto quel che aveva, perfino le tegole del tetto. Un giorno che la famiglia ere rimasta senza nulla da mangiare, disse:- Vado a caccia, a vedere se prendo qualche uccello.
Uccelli non ne vide volare neanche uno, ma sulla via del ritorno, vide un granchio fermo su uno scoglio. Lo prese vivo e lo mise nel carniere. -Lo porterò ai miei figli per giocare- si disse.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino La favola delle favole


giovedì 12 luglio 2012

LA VEDOVA E IL BRIGANTE

Una volta c'era una povera vedova che aveva un figlio maschio, e andavano in cerca di lavoro. Per strada, il figlio tirava pietre agli uccelli, e ne prendeva. Alla sera, si fece scuro vicino a una montagna. Il figlio accese il fuoco e disse alla madre:- State qui e cuocete questi uccelli, che io vado a vedere se ne prendo qualcun altro. S'allontanò per la campagna ed arrivò in un posto dove c'era una statua. Issa Faloro

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

martedì 10 luglio 2012

IL RE SERPENTE

Un Re e una Regina non avevano figli. La Regina faceva voti e penitenze, ma i figli non venivano. Andava per la campagna, e vedeva ogni sorta d'animali: lucertole, uccelli, serpi, tutti coi loro figli, e diceva:- Fanno figli tutti gli animali: chi fa i lucertoloni, chi i serpiccioli, chi gli uccellini, e solo io non ne devo fare!
Passò un serpente, con la sua nidiata che gli strisciava dietro. -Anche d'un figlio serpente mi contenterei!- disse la Regina.  Leggila tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

lunedì 9 luglio 2012

LA BELLA DEI SETT'ABITI

Una volta c'era un padre di due figli. Sentendo che 'avvicinava l'ora sua, chiamò il figlio grande e disse:- Figlio, sto per morire, per me non c'è più speranza; dimmi che cosa preferisci, la santa benedizione o una somma di danari?
E il figlio, senza tante cerimonie:- Datemi i danaro, ché con la benedizione non ci mangio.

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

Una Fiaba Tutta da Leggere

domenica 8 luglio 2012

PIOVE

Un giorno, molti anni fa, un tale era uscito senza ombrello, quando s'accorse che venive giù qualche goccia. "Quasi quasi", pensò "torno a casa a pigliar l'ombrello". Ma poi disse: "Saranno gocce passeggere"; e continuò a camminare perchè aveva fretta.
La pioggia continuò a cadere. Quel tale si rifugiò sotto un portone. "Aspetterò che spiova" disse.
Era cominciato il Diluvio Universale.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA di Achille Campanile  Una poesia




sabato 7 luglio 2012

DUE BRAVE PERSONE

Un Negozio di Brindisi

(Entra Cochi con una bottiglia e un bicchiere).

Cochi
Dunque...una bottiglia mi costa 600 lire, il bicchiere mi costa 600 lire, quindi un bicchiere e una bottiglia mi costano 600 lire...se io vendo tutta la bottiglia, facendo pagare un bicchiere 600 lire, balza chiaramente all'occhio che guadagno 600 lire. Perfetto.

Renato
Buongiorno. E' stato lei a darmi un appuntamento in piscina?

Cochi
Dato che ho iniziato questa nuova attività, ho pensato che poteva essere un ottimo trampolino di lancio. E lei di cosa si interessa?

da 2 BRAVE PERSONE di Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto Prendi 2 brave persone.


venerdì 6 luglio 2012

LE TRE RACCOGLITRICI DI CICORIA

C'era una mamma povera con tre figlie tutte femmine. Quand'era tempo di cicoria, le tre ragazze andavano per cicoria con la mamma. Un giorno, la mamma e due figlie erano avanti, e la figlia maggiore era rimasta indietro. Aveva visto una pianta di cicoria grande grande e si mise a tirare per sradicarla. Tira e tira, la pianta non veniva via. Ci si mise con tutte le sue forze e finalmente la sradicò con tanta terra attorno alle radici che s'aperse una fossa, e in fondo alla fossa c'era una botola. Un Saggio

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

giovedì 5 luglio 2012

LA TACCHINA

Una volta c'era un Re e una Regina. Dando alla luce un bambino la Regina morì. Il bambino campò e rimase con una sorella un po' più grandina. Il povero padre si accorò tanto di questa sventura, che passava piangendo i suoi giorni: un anno durò così, e morì anche lui. Aveva un fratello, e prima di morire gli raccomandò quei poveri orfanelli.  Un saggio su questa fiaba

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

 

mercoledì 4 luglio 2012

IL REUCCIO FATTO A MANO

Una volta c'era un Re, sua moglie era morta, gli aveva lasciato una figlia. Questa figlia era in età da marito, e la chiedevano figli di re, di marchesi, di conti, ma lei rifiutava tutti.
Il padre la chiamò e le disse:- Figlia mia, perchè non ti vuoi maritare?
-Papà, -lei rispose, - se volete che mi mariti, datemi un cantàro di farina e un cantàro di zucchero, che il fidanzato voglio farmelo io con le mie mani.  Leggila Tutta

da FIABE ITALIANE di Italo Calvino

martedì 3 luglio 2012

LA MORTE E I MORTI

E tuo zio come sta?
Eh, è morto...
Ah già, dimenticavo che è morto! E...è sempre morto?
Totò e Franco Coop (Fermo con le mani, 1937)

La commedia all'italiana

da POI DICE CHE UNO SI BUTTA A SINISTRA di Enrico Giacovelli



lunedì 2 luglio 2012

ELEGIA DEI MAIALI

E cominciate a scendere anche voi, grassi maiali. Dagli allegri cortili di montagna, che amavate, su carretti che sembrano quelli dei monatti, irti di zampette all'aria, carichi dei vostri rosei pancioni sparati, e tremuli di pappagorge coniche e di codini a spirale, arrivate lentamente in città e prendete posto alle porte delle norcinerie. Vi aspettavamo.

da CANTILENA ALL'ANGOLO DELLA STRADA   Il Maiale



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